Sul problema, scottante generazionale di cui le cronache
si occupano frequentemente, ospitiamo una nota inviataci
dal cav. Pino Pezzuto, in cui egli esprime la sua “personale” opinione sull’argomento.
"Matrimonio irrazionale - Il titolo riguarda 1'omosessualità, inclinazione affettiva
e attrazione
fisica per due individui dello stesso
sesso", scrive Pino Pezzuto.
"Se prima essa era latente - continua - oggi è manifesta, si diffonde
ampiamente ed il Governo, anche per adeguarsi agli altri
Stati Europei, in data 12 maggio ne ha legittimato l'unione
in matrimonio.
Questo atto, oltre a sovvertire l'ordinamento ecclesiastico,
viola precise norme del Codice Civile che testualmente
recita:"II matrimonio è un rapporto morale e giuridico
che si instaura fra un nomo e una donna al fine di creare
una famiglia; essi si impegnano davanti ad un pubblico
ufficiale o un ministro del culto ad una completa comunanza
di vita". E’ un evento storico senza precedenti, oggetto di contestazione
e di non condivisione da una buona parte dell'opinione
pubblica".
"Detto provvedimento legislativo, che fa parte di un complesso
di leggi che regolano un determinato settore della
vita sociale - aggiunge Pino Pezzuto - non è riducibile agli schemi della ragione.
Esso suscita soltanto riprovazione", esprimendo con parole forti la sua opinione.
"In conclusione,
questo avvenimento rimane memorabile perché mette
in risalto una natura sui generis che contribuisce a
rendere disagevole, meno limpida, meno lineare, meno coerente,
la sopravvivenza della specie", conclude PINO PEZZUTO.
Nessun commento:
Posta un commento