mercoledì 22 giugno 2016

La Vasto antica e moderna tra storia,leggenda,realtà: "IL PANZOTTO" e le delizie dal palato

La Città di Vasto, sin dalla antica romana Histonium,vanta prestigiosi tesori enogastronomici, tra cui la "mitica scapece" che veniva conservata sotto aceto per alimentare le truppe guidate dall'istoniese Gaio Hosidio Geta, alla conquista dell'Inghilterra,nel 43 d.C. L'antica tradizione si è tramandata di
generazione in generazione e i nostri marinai sono esperti nel confezionare la "scapece", mentre le nostre massaie e gli chef dei ristoranti e trattorie di Vasto sono insuperabili nel manipolare il mitico "brodetto di Vasto" (preferiamo dire così e non "alla vastese" per difenderne l'originalità esclusiva di Vasto), per deliziare il gusto ed il palato della gente. Alla "riscoperta" delle "delizie del palato" siamo andati a visitare un locale situato nel versante orientale della città, a fianco di Palazzo D'Avalos, sulla balconata da cui si scopre l'azzurro Adriatico, con le isole Tremiti, fino al promontorio del Gargano.

 Qui c'è "Il Panzotto" un ristorante alla moda dove si gustano le tradizionali pietanze legate agli ingredienti che hanno radici antiche, ma che vengono manipolati con grande maestria dal cuoco per soddisfare le aspettative della clientela.

 PERCHE' SI CHIAMA "PANZOTTO"? Possiamo azzardare alcune reminiscenze storiche ambientali. Panzotto era un antico edificio dove i vastesi affiliati alla "carboneria", si costituivano in "vendite" che erano una sorta di locali chiamati così al fine di diffondere le idee risorgimentali, assumendo la denominazione di "Filantropi Istoniesi", in un locale detto "Portone di Panzotte". Una denominazione che forse deriva dalla stirpe vastese dei "Panza" vissuta nel rione dietro Santa Maria, e di cui si ricordano Marco Aurelio che fu sindaco nel 1615 e notaio nel 1642. Fra i suoi discendenti, come ricorda lo storico patrio Luigi larchesani (Storia di Vasto pag.235)1'Arciprete Evangelista (1513); Pietro Antonio (1522) Ludovico, che nel 1544 fu Procuratore del Capitolo di Santa Maria Maggiore; Ferdinando, che nel 1570 fu tra i 60 del Parlamento; Frate Angelo Agostiniano; Francesco, Diacono nella Congregazione dellOratorio dei Gerolomini di Napoli.

 "IL PANZOTTO" RISTORANTE: è' ricavato in un antico fabbricato forse adibito a frantoio (le macine in pietra sono ben visibili sul terrazzo "adiacente). Le pareti, all'interno, recano tracce della calcina ben saldata con pietre che testimoniano la caratteristica delle costruzioni antiche disseminate, ovunque, specialmente nella parte storica della città. Qui, tra antico e moderno, tra storia, leggenda e realtà si può gustare il meglio della cucina tradizionale vastese, genuina, nella sua ricca varietà, servita da cortese personale, per rendersi conto che, effettivamente, a Vasto,"Il Panzotto" è all'apice della ricercatezza nella gastronomia. Una caratteristica è anche il sottofondo musicale, delicato quasi per accompagnare la consumazione delle pietanze, che d'estate vengono servite al'aperto al cospetto dell'incantevole golfo di Vasto.
Da provare. Per ritornarvi, all'aperto o all'interno del locale.

 GIUSEPPE CATANIA

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