Pina Bellano in uno dei suoi monologhi alla Torre Diomede del Moro |
Tema "Storie vere, monologhi sul femminismo" che Pina Bellano ha interpretato con una avvincente successione di brillanti battute satiriche, proprie della personalità dell'attrice, nella sua innata vocazione, impegnata a livello nazionale in spettacoli nelle maggiori città, sempre accolta con favorevoli consensi.
Presentata da Tina Cieri, Pina Bellano ha iniziato la sua performance con la recita della mitica composizione poetica di Gabriele D'Annunzio "La pioggia nel pineto", per esplodere, tra il serio ed il faceto in una avvincente declamazione de "Le Troiane", per approdare - grazie al gusto di apprendere l'arte della comunicazione nell'inventare dialoghi assurdi ma animati da irresistibile empito satirico - nel "Paradiso di Allah" frutto di una sicura
esperienza già acquisita in anni di impegno.
Pina Bellano non è nuova a ruoli cinematografici, avendo partecipato al film "Cloro" di Lamberto Sanfelice,e in Serena Soffici,che si incentra in esilaranti dialoghi.
Ma quel che maggiormente ha coinvolto i numerosi intervenuti alla "Torre Diomede del Moro" è stata, della Bellano, la brillante recitazione, con irresistibile e vertiginosa dialettica di una immaginaria assunzione di droghe da parte di una donna, ad iniziare dall'Aulin fino ai più disparati intrugli e miscugli capaci ai placare la spasmodica bramosia di altri immaginari farmaci inebrianti. Ma l'assurdo spesso è stato esaltato dalla singolare espressività narrativa dell'attrice che ha saputo sottolineare il suo caratteristico-personale recitativo con momenti esi1aranti, con quel suo brioso linguaggio serio e allo stesso divertente.
Peraltro,Pina Bellano, che vanta importanti ruoli cinematografici e televisivi, come "Il peccato e la vergogna","Incantesimo", "Non è una grave perdita" di Marco Giannini usa un linguaggio leggero e divertente, come dicono gli inglesi "to be quick on the draw", avere la battuta facile e non è cosa facile
GIUSEPPE CATANIA
Nessun commento:
Posta un commento