E’ ormai definito è già comincia a circolare in Rete il logo-manifesto della Lista civica “Unione per Vasto”, concorrente di rilievo per l’area di centrodestra alle elezioni comunali del 5 giugno prossimo.
Se pure ce ne fosse stato bisogno, Giuseppe
Tagliente, già sindaco di Vasto negli anni ‘90 e politico regionale
nel recente passato, con questa immagine iconica esprime a dovere la
chiara volontà di contribuire, con la formazione elettorale formatasi
concordemente allo scopo, a ‘battere’ democraticamente i fallimentari
protagonisti dell’uscente Amministrazione. Presenta la maturata
convinzione di voler e doversi impegnare ancora una volta, per dare di
nuovo corpo ad un governo cittadino che ripristini regole e ordine, decoro e
ben-essere, progresso e sviluppo alla città di Vasto e al suo territorio.
Il logo è palesemente
caratterizzato da essenzialità e parallela immediatezza comunicativa.
Ben leggibile nell’indicazione verbale, è impostato con i colori
cittadini, il bianco e il rosso, che dominano l’immagine come per un
quadro di pittura tonale, perché non ci sia dubbio alcuno che ci si propone,
come già nelle innovative primarie celebrate con successo in febbraio, come
fattore di ‘unione’ degli uomini e delle forze partitiche e civiche poste in campo dalla
coalizione di nuova proposta, oggi elettorale e poi di amministrazione
alternativa alle sinistre locali. Con assoluta evidenza e senza equivoci, dunque, un
autentico “… per Vasto”.
Il fulcro dell’immagine è un nodo
marinaro (un nodo “a otto”, detto anche “Savoia”,
semplice ma efficace, come sanno i velisti), anch’esso in biancorosso
per quanto sopra specificato. Vuole indicare visivamente
l’indissolubilità e la forza funzionale dell’Unione, in un luogo-città
che nel mare e nella marineria, insieme turistica, commerciale e industriale,
nell’oggi come nel passato, ha
il suo “core-bussiness” più originale, di
maggior frutto e potenzialità. Detto “nodo”, simbolo di svariati
significati e valori, nei tempi e nei luoghi, così ben in vista e
caratterizzante, sta a indicare la volontà di ri-annodare e tenere insieme, in
termini politici, il passato e il presente, il tutto finalizzato a
progettare un adeguato futuro civico alla città.
Ovviamente è presente nel logo proposta
dall’Unione, con Giuseppe Tagliente
suo imprescindibile capolista, sia pure a margine e su un lato, dei profili
di verde e bianco, che con il rosso del tondo realizza ed evidenzia una propria
e mai rinunciata cultura identitaria nazionale. Con essa la volontà di
proporsi ancora una volta ai vastesi in nome di una generale difesa, anche
localmente, di ben precisi valori politici e umani. Quelli che in Italia – con
un progressivo lassismo ed ebetismo, misto a corrompente edonismo individualistico
– certa cultura e intellettualità di sinistra, divenuta con malaugurate
compromissioni “catto-comunista”, ha progressivamente corrotto e mistificato.
Un logo, questo di “Unione per Vasto”,
che può divenire – a mio avviso – spunto e occasione per riprendere non
soltanto “un discorso diverso e nuovo” in città, in termini identitari
e vocazionali, ma non meno occasione politico-culturale per riflettere
su regole e princìpi che, se negati e adulterati, non producono
nessuna positività, ed anzi alimentano un cronicizzato decadimento sociale, una
crisi esistenziale umana, non solo economica.
Pino Pollutri
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