sabato 26 marzo 2016
TANTA GENTE ALLA PROCESSIONE DEL VENERDI' SANTO (150 FOTO)
di LINO SPADACCINI
Tanta gente lungo le strade del centro storico per assistere alla suggestiva processione del Cristo morto. In questa straordinaria giornata di fede e meditazione, un pensiero è andato anche al caro don Stellerino D'Anniballe. La sua assenza si è sentita e in molti hanno pregato per lui e per la sua pronta guarigione dal
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malanno che lo ha costretto al ricovero, ormai da diverse settimane, presso il reparto di geriatria dell'ospedale "S. Pio da Pietrelcina" di Vasto. Prima della processione, all'interno della chiesa della Madonna delle Grazie, i confratelli hanno pregato anche per Ferdinando Marchesani, priore della Confraternita del Sacro Pio Monte dei Morti, ricoverato in ospedale. Partita intorno alle ore 19 dalla chiesa di Sant'Antonio di Padova, alla lunga processione, presieduta da don Antonio Totaro, parroco della chiesa di S. Maria del Sabato Santo, oltre al Cristo morto, opera in cartapesta del vastese Manella, ed alla Madonna Addolorata, hanno sfilato i simboli della passione portati a spalla dai confratelli "coronati" di spine: l’Angelo alato con il calice della passione; la corona di spine posta sul capo di Gesù; la tunica con i dadi, la brocca e il catino usati da Pilato per lavarsi le mani; scala, chiodi, martello e tenaglie, usate per mettere Gesù in croce; la lancia usata dal soldato romano per trafiggere il costato di Gesù e la canna con la spugna imbevuta d’aceto; le lance incrociate e la scritta SPQR impressa su uno stendardo; la Croce di legno con la scritta "Gesù Nazareno Re dei Giudei"; la colonna dove venne flagellato Gesù, il gallo, in ricordo del rinnegamento di Pietro, la mano di Giuda ed il sacchetto con i trenta denari, ricevuti per aver tradito Gesù; ed ancora la Veronica che sorregge il telo con impresso il volto di Cristo. Erano presenti anche diverse associazioni cittadine, i malati accompagnati dai volontari dell’Unitalsi e tantissimi fedeli con i volti illuminati dalla luce delle candele. Hanno accompagnato la processione le struggenti note del Miserere del Perosi, intonate dalla Schola Cantorum "A. Zaccardi", diretta dal M° Luigi Di Tullio. Dinanzi la cattedrale di San Giuseppe, don Antonio Totaro, ha offerto alcuni spunti di riflessione sulla passione e morte di Gesù Cristo.
Lino Spadaccini
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