Il Sole 24 Ore di lunedì 9 novembre 2015 ha pubblicato la classifica delle città capoluogo italiane in riferimento al costo della TARI (imposta sui rifiuti) per una famiglia media di tre persone in un appartamento di 100 metri quadrati.
“La Città del Vasto, per il secondo anno consecutivo, non aumenta la tassa sui rifiuti e registra un costo medio di € 249 a famiglia contro una media nazionale passata da €287 del 2014 a € 307 nel 2015. Molti comuni capoluogo, nonostante non facciano la raccolta differenziata, hanno una TARI ben al di sopra della media nazionale e comunque più alta di quella applicata nella nostra Città. I contribuenti vastesi, quindi, pagano di meno rispetto ai residenti di tanti altri comuni potendo altresì godere di un servizio migliore di pulizia e raccolta rifiuti grazie alla differenziata. L’Abruzzo vede Teramo al 35° posto tra le città italiane con un costo medio della TARI pari a €269, Pescara al 44° con un costo medio di €288, Chieti al 58° con un costo medio di €311 e infine L’Aquila al 62° con un costo medio di €323 a famiglia. Cagliari, Siracusa e Salerno fanalini di coda con costi medi per la TARI rispettivamente di €523, €509 e €493 a famiglia. Fermo, Isernia e Belluno le città più virtuose rispettivamente con €60, €160, €171 a famiglia. Insomma, un altro dato ufficiale che respinge al mittente le accuse di aver aumentato le tasse e sbugiarda una opposizione sfascista e distruttiva capace solo di fare propaganda. La verità è certificata dai numeri ufficiali e a Vasto le imposte non solo non sono aumentate ma sono al di sotto della media nazionale. Continuiamo a lavorare nell’esclusivo interesse del cittadino aumentando i servizi senza aumentare le imposte”.
Così Luciano Lapenna, Sindaco di Vasto, commenta i dati del Sole 24 Ore circa il costo medio della TARI nei comuni italiani e che vede Vasto sotto la media nazionale e quella regionale.
“La Città del Vasto, per il secondo anno consecutivo, non aumenta la tassa sui rifiuti e registra un costo medio di € 249 a famiglia contro una media nazionale passata da €287 del 2014 a € 307 nel 2015. Molti comuni capoluogo, nonostante non facciano la raccolta differenziata, hanno una TARI ben al di sopra della media nazionale e comunque più alta di quella applicata nella nostra Città. I contribuenti vastesi, quindi, pagano di meno rispetto ai residenti di tanti altri comuni potendo altresì godere di un servizio migliore di pulizia e raccolta rifiuti grazie alla differenziata. L’Abruzzo vede Teramo al 35° posto tra le città italiane con un costo medio della TARI pari a €269, Pescara al 44° con un costo medio di €288, Chieti al 58° con un costo medio di €311 e infine L’Aquila al 62° con un costo medio di €323 a famiglia. Cagliari, Siracusa e Salerno fanalini di coda con costi medi per la TARI rispettivamente di €523, €509 e €493 a famiglia. Fermo, Isernia e Belluno le città più virtuose rispettivamente con €60, €160, €171 a famiglia. Insomma, un altro dato ufficiale che respinge al mittente le accuse di aver aumentato le tasse e sbugiarda una opposizione sfascista e distruttiva capace solo di fare propaganda. La verità è certificata dai numeri ufficiali e a Vasto le imposte non solo non sono aumentate ma sono al di sotto della media nazionale. Continuiamo a lavorare nell’esclusivo interesse del cittadino aumentando i servizi senza aumentare le imposte”.
Così Luciano Lapenna, Sindaco di Vasto, commenta i dati del Sole 24 Ore circa il costo medio della TARI nei comuni italiani e che vede Vasto sotto la media nazionale e quella regionale.
Vasto, 11 novembre 2015
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