Il
Presidente del Consiglio del Comune di Vasto apre con successo il ciclo di
incontri tematici presso la
Scuola di formazione politica di San Salvo.
di Paola
Tosti
Con l’obiettivo di ridare allo scenario politico amministrativo il
ruolo principe che gli spetta è nata a San Salvo la prima Scuola di formazione
politica. La lezione introduttiva agli incontri, che proseguiranno nel corso
delle prossime settimane, si è svolta nella serata di ieri presso la sede del
Comitato Civico “San Salvo Lavora” e ha avuto come relatore Giuseppe Forte che,
nella doppia veste di Presidente del Consiglio comunale e membro del Direttivo
della Conferenza Nazionale dei Consigli comunali d’Italia, ha brillantemente
esposto al pubblico presente i ruoli e le competenze degli organi monocratici e
collegiali che compongono l’apparato politico degli enti
locali.
Con una nota introduttiva il Presidente Forte ha ricordato lo
spessore e il livello dei personaggi politici con i quali ebbe l’opportunità di
entrare in contatto quando da giovane frequentava i movimenti cattolici presenti
a Vasto e che lo portarono a seguire vari corsi di formazione politica. Aldo
Moro, Francesco Cossiga, Amintore Fanfani, Emilio Colombo, Mario Ferrari
Aggradi, questi i nomi dei luminari che hanno contribuito a formare la cultura
politica di Giuseppe Forte e i cui insegnamenti sono andati a plasmare
l’ossatura dell’uomo politico che sarebbe diventato negli anni a venire e che lo
hanno visto impegnato per ben due legislature di seguito nel ruolo di Presidente
del Consiglio.
Nel prosieguo dell’incontro il Presidente Forte ha esaustivamente
esposto i punti di forza e di debolezza del Testo Unico degli Enti Locali, il
decreto legislativo 267 del 2000, normativa che disciplina l’intera legislazione
comunale e che ha introdotto notevoli cambiamenti nella compagine amministrativa
degli enti locali, come ad esempio l’elezione diretta del Sindaco e del
Consiglio comunale. Sono stati poi analizzate dettagliatamente le funzioni del
Sindaco, della Giunta, del Consiglio e naturalmente del Presidente del
Consiglio. Quest’ultima figura,pur non essendo qualificata quale vero e proprio
organo dell’ente, viene istituzionalizzata dall’articolo 39 del T.U.. Infatti,
secondo quanto stabilito dal primo comma del citato articolo, i “Consigli
comunali dei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti” sono presieduti
da un Presidente eletto tra i consiglieri nella prima seduta del Consiglio.
Oltre ai poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del
Consiglio, di disciplina e polizia interna riguardanti il mantenimento
dell’ordine, della regolarità e della legalità delle sedute, il Presidente del
Consiglio deve assumere una marcata neutralità rispetto alle forze politiche e
non è legato da un rapporto di fiducia con il Sindaco, la Giunta o la maggioranza: per
tale motivo la sua revoca non può essere espressione di discrezionalità
politica, ma può avvenire solo per ragioni di carattere istituzionale legate
strettamente al modo di adempiere alle mansioni previste dalla carica.
La peculiarità degli incarichi esercitati dal Presidente del
Consiglio fa si esso rivesta un ruolo che, come viene descritto dallo stesso
Giuseppe Forte, lo porta ad essere “esule da qualsiasi forma di clientela
politica”.
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