Una tappa doverosa, nell'ambito degli itinerari del vastese, specie in autunno, è quella del bosco di "Don Venanzio", esteso circa 8 ettari, lungo
il fiume Sinello, in territorio di Pollutri.
Trattasi di un relitto di bosco planiziare, unico esempio in Abruzzo per la
presenza di vegetazione forestale idrofila, che risulta ben conservata e sottoposta
alla tutela della Legge Regionale 11.9.1979.
Caratteristiche peculiari assume questo bosco costituito in prevalenza da
Quercus Robur e da Fraxinun Angustifolia, vera
osai di verde dalle varie colorazioni.
L'area comprende notevoli attrezzi della civiltà contadina ancora ben conservati e numerosi cascinali esistenti nelle adiacenze, ancora ben conservati, tipici nella loro caratteristica architettonica di residenza di campagna dove il "signorotto" si recava all'epoca della campagna agraria (raccolto del grano e vendemmia) per "ammassare" i prodotti dei campi.
Qui, infatti, i "coloni" erano usi "riverire" il "padrone" e conferire le derrate previa attribuzione della "parte" spettante al mezzadro.
Nella "cascina" il "signore" sostava per tutta l'estate e fino all'autunno per "cacciare" l'abbondante selvaggina che si annidava nel bosco ai primi
freddi, mentre i contadini raccoglievano legna per le provviste invernali.
Giuseppe Catania
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