di GIUSEPPE CATANIA
Più volte sono stati fatti tentativi per una necessaria indagine sulle varie pubblicazioni e sui giornalisti del passato a Vasto, per offrire un quadro, il più completo possibile, sull'attività dell’informazione e cercare, altresì, di tracciare una storia della stampa vastese.
Negli armi prima dell'ultimo
conflitto mondiale, a Vasto operava attivamente un dinamico e poliedrico esponente giornalismo, ingiustamente trascurato, ma che merita di essere ricordato per aver dato impulso alle comunicazioni sociali.
Nel 1927 Francescopaolo Celenza, di cui ci occupiamo, era presidente dell'Unione Sportiva Vastese - Opera Nazionale Dopolavoro, e operava attivamente anche in campo giornalistico.
Lo troviamo, infatti, fra i corrispondenti allora più noti di Vasto, redattore della "Gazzetta dello Sport" e del "Corriere Meridiano", insieme al Luigi Anelli (Direttore del Vastese d'Oltreoceano); all’avv. Luigi D'Alonso (Il Giornale d'Italia); all'avv. Antonio De Michele (Tribuna e Risorgimento d'Abruzzo); al prof. Filippo Del Greco (Il Messaggeri); Michele Russo (Corriere dello Sport); capitano Giuseppe Galante (La Capitale Sportiva).
Questo staff di esponenti della stampa vastese era indicato nel programma dei "Campionati Abruzzesi Dilettanti di Scherma" del 1927, organizzati dall'Unione Sportiva Vastese di cui era presidente onorario il principe Carlo D'Avalos.
Vasto poteva andare fiera per la passione dello sport, con particolare riguardo alla scherma, per aver espresso un campione di grande fama, Antonio Pomponio.
Questi, infatti, era risultato primo nel torneo di Genova di spada e primo di fioretto e sciabola a Cremona nel 1922; fu docente alla scuola magistrale di Scherma e alla Scuola di applicazione della Sanità Militare di Firenze; invitato alle grandi accademie di Francoforte sul Meno e di Offenbach - Germania; nel 1928 allenatore della Squadra Olimpionica italiana a Budapest.
Certamente Francescopaolo Celenza fu portato al giornalismo d'azione, perché, oltre a militare sotto diverse testate giornalistiche nazionali, creò degli organi di stampa di grande importanza a quell'epoca.
Nel 1938, infatti, fondò il "Gazzettino d'Abruzzo e Molise", edito a Pescara dall'Arte della Stampa, un quindicinale turistico letterario che ebbe grande successo.
Francescopaolo Celenza era iscritto nell'elenco speciale dell'Albo professionale dei Giornalisti di Roma e del Sindacato Giornalisti dell'Aquila.
Nel 1939 fondò un altro quindicinale "II Gazzettino della piccola pubblicità", il cui primo numero porta la data del 1 " gennaio (Arte della Stampa, del dott. L. Stracca di Pescara). Un periodico a carattere economico commerciale e di promozione dei prodotti industriali della regione e di valorizzazione delle località di soggiorno e turismo. Un giornale che si prometteva di elevare la piccola pubblicità a dignità giornalistica con diffusione rapida attraverso i dopolavori comunali, gli alberghi, i ristoranti,i caffè, i barbieri delle province del Lazio, Abruzzo e Molise. Perché "II Gazzettino della piccola pubblicità", oltre ad avere un avviato ufficio in via Santa Maria Maggiore a Vasto, vantava la Direzione Amministrativa a Pescara, a Corso Umberto n.27 e la Direzione a Roma (col 15 gennaio 1939) a via San Nicolo da Tolentino, 41, Angolo Piazza Barberini, ed uffici di corrispondenza all'Aquila, Viterbo e Frosinone. L'abbonamento allora costa va lire 8 (sostenitore lire 15) ed un numero 40 centesimi. Fra le rubriche quella grafologica, della cabala, dell'assistenza tributaria: "Questa complessa materia fiscale non è da tutti conosciuta"; vendite di mobili ed immobili, lavoro, affitto locali, indirizzi di professionisti, domande e richieste di cameriere d'albergo. Una novità assoluta del "Gazzettino" di Francescopaolo Celenza la "pagina azzurra", unica nel genere, destinata esclusivamente agli avvisi, richieste partecipazione di matrimonio. "Per venire incontro ai fidanzati ed in ottemperanza alle direttive del Regime - era fatto rilevare - per l'incremento demografico, il Gazzettino verrà spedito gratis a richiesta, con la riduzione del 50% sulle tariffe di inserzioni". "Il Gazzettino della piccola pubblicità" era un organo di diffusione giornalistica completo e venne organizzato per raggiungere capillarmente la destinazione di tutti gli strati sociali della popolazione delle regioni ove era diffuso.
La geniale inventiva di Francescopaolo Celenza lo portò anche a cimentarsi, oltre che nel giornalismo e nella imprenditoria, in alcuni brevetti di prodotti per cosmesi: saponi, profumi, dentifrici, che ebbero notevole successo, di cui, oggi, dopo la morte avvenuta nel 1965, resta qualche etichetta gelosamente custodita, con nostalgica emozione, dagli eredi.
Purtroppo, molte carte, la maggior parte delle pubblicazioni ed altro materiale prezioso, attraverso il quale si poteva ricostruire l'aspetto storico, sociale, di costume locale di quel tempo, è andato distrutto da quanti non ne hanno saputo apprezzare il valore documentaristico.
Francescopaolo Celenza fu anche un qualificato e autorevole rappresentante dal 1951, della Compagnia della Navigazione Fratelli Grimaldi, e si adoperò, con slancio e generosità, per venir incontro a tanti vastesi emigranti, agevolandone la soluzione di problemi sulle pratiche di espatrio.
La cronaca giornalistica non poteva dimenticare questo degno ed illustre esponente della stampa vastese e noi, ricordando la sua memoria, abbiamo voluto rendere omaggio alla sua persona ed alla sua attività tutta dedita alla elevazione della nostra gente, onorando la Città del Vasto con il notevole contributo offerto dalla sua cultura.
GIUSEPPE CATANIA
Purtroppo, molte carte, la maggior parte delle pubblicazioni ed altro materiale prezioso, attraverso il quale si poteva ricostruire l'aspetto storico, sociale, di costume locale di quel tempo, è andato distrutto da quanti non ne hanno saputo apprezzare il valore documentaristico.
Francescopaolo Celenza fu anche un qualificato e autorevole rappresentante dal 1951, della Compagnia della Navigazione Fratelli Grimaldi, e si adoperò, con slancio e generosità, per venir incontro a tanti vastesi emigranti, agevolandone la soluzione di problemi sulle pratiche di espatrio.
La cronaca giornalistica non poteva dimenticare questo degno ed illustre esponente della stampa vastese e noi, ricordando la sua memoria, abbiamo voluto rendere omaggio alla sua persona ed alla sua attività tutta dedita alla elevazione della nostra gente, onorando la Città del Vasto con il notevole contributo offerto dalla sua cultura.
GIUSEPPE CATANIA
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