A qualche mese dall’uscita, il volume SAN SALVO E LE SUE
AZIENDE di Nicola D’Adamo continua a riscuotere consensi e interesse per due
ordini di motivi: perché è il primo volume che fa un bilancio sui primi 50 anni di industrializzazione nella zona; e
poi per il fatto che è una indagine sul campo raccontata dagli stessi
protagonisti,un lavoro che con il tempo
assumerà grande valenza storica. Lo stesso autore è stato responsabile della
comunicazione in una delle due grandi aziende.
Pubblichiamo una interessante recensione di Gabriella Izzi Benedetti che coglie
pienamente lo spirito del volume
Recensione
SAN SALVO E LE SUE
AZIENDE di
Nicola D’Adamo
(Terra e Cuore Edizioni
.NET, San Salvo, 2015)
di Gabriella
Izzi Benedetti
Il volume San Salvo e le sue aziende realizzato da
Nicola D’Adamo (con la collaborazione di Orazio Di Stefano e Antonio Cilli) si
presenta di fattura composita; lavoro di documentazione capillare che abbraccia
tempi e situazioni, e offre un percorso d’indagine economica e sociale lunga
oltre mezzo secolo, riferita in particolare al territorio di San Salvo.
Il passaggio da un tipo
di società agricola- artigianale- familiare, a industriale- aziendale, è
analizzato con la chiarezza e la competenza di chi a questa metamorfosi ha in
parte assistito, divenendone partecipe.
Il libro, che si divide
in due parti, la prima, dedicata alle grandi aziende NSG/Pilkington e Denso, la seconda alle medie e piccole imprese,
prende l’avvio da un quadro storico drammatico, dalla crisi dell’economia
rurale all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, quando, in San
Salvo, “la maggior parte della
popolazione attiva era costituita da mezzadri, braccianti, piccoli proprietari
contadini; a seguire una piccola schiera di artigiani, commercianti e
professionisti”.
Un luogo dove spesso il
proprietario- contadino era, per necessità, anche un bracciante, dove esisteva
solo la scuola elementare e mancava perfino la Caserma dei carabinieri.
E’ molto efficace la pur
breve descrizione delle lotte contadine e del temperamento dei salvanesi. E’ un
supporto per comprendere come questa terra, anche dopo eventi che la portano ad
assumere peculiarità imprenditoriali, a trasformarsi economicamente e
culturalmente, non perde quel collegamento con formule di saggezza antica, non
contrappone il nuovo al vecchio, ma opera una transazione che permette il
perdurare di metodi di vita tradizionali.
In questo quadro
l’elemento femminile, con la sua forza morale, quale valore equilibrante fra
tradizione e innovazione, ha una grande incisività, così come importante appare
la capacità comunitaria propria della zona, il post familiare che non perde
significati e valori interlocutori.
Il testo, oltre alla
completezza e pluralità documentativa, si presenta strutturato con razionalità,
offrendo una lettura stimolante, rara, in saggi storico- economici.
E così ripercorriamo la
vicenda dell’ industrializzazione del Vastese che “rientra nel più ampio
processo di sviluppo economico che ha avuto luogo in Italia … con la Legge n.
634 del 29 luglio 1957 con cui lo Stato proroga la durata della Cassa del
Mezzogiorno fino al 1965 e assegna alle Partecipazioni statali l’ obbligo di
localizzare nel Mezzogiorno il 40% degli investimenti”.
Rivalutiamo (con
nostalgia, alla luce di protagonismi e conflittualità recenti) la stagione
della coralità d’intenti politici e tecnici (pur con tutti i distinguo) e
vengono citati nomi illustri, da Enrico Mattei a Giuseppe Spataro, ad Aldo
Moro, per dirne alcuni. Ma anche in zona locale l’opera di Vitale Artese (ma di
nomi che hanno ben operato in zona c’è un buon elenco) viene evidenziata in
tutta la sua dinamicità.
Inaugurazione della SIV (ora Pilkington) 5 dicembre 1966 A sinistra il ministro Giuseppe Spataro, al centro il presidente del consiglio Aldo Moro |
La nascita di imprese di
tipo familiare, di Banche, completa il quadro evolutivo che
l’autore propone,
un processo che si articola all’interno delle varie fasce sociali, interagendo
fra realtà agricole, artigianali e imprenditoriali. E producendo un adattamento
equilibrato alle nuove metodiche ed esigenze.
Scrive Lia Giancristofaro
nella prefazione: “… le prospettive comuni non si sono completamente travasate
nell’individualistica e consumistica cultura del presente assoluto, la quale è
foriera di disorientamento e di altre pericolose dissoluzioni socio- culturali,
come sottolinea Marc Augé nella sua analisi dei non luoghi”.
L’editore Antonio Cilli
cita a riguardo René Dubos, “pensare globalmente, agire localmente” per
indicare l’attuale mentalità del territorio.
Interessanti sono le
interviste, come quella a Graziano Marcovecchio presidente Pilkington Italia
spa che dà una chiave di lettura ottimistica della situazione aziendale, e
conclude: “Se nello Stabilimento sono tutti consci che è il risultato aziendale
a dare certezza del futuro, i profitti arrivano. E se ci sono profitti vivrà
sempre”.
Nella parte conclusiva,
però, l’autore va cauto, pur elencando la validità della risposta industriale:
“ … il sistema San Salvo, pur nelle sue difficoltà, ha retto discretamente fino
ad oggi, affrontando anche l’ultima dura sfida della crisi economica mondiale
dal 2008 ad oggi. Ma questa nota positiva, nel desolante quadro industriale del
centro meridione d’Italia, non ci autorizza al facile ottimismo, perché il
modello di sviluppo basato sulle due aziende “motrici” si presenta oggi in
tutta la sua fragilità”.
In realtà, spiega, la
NSG Group e Denso operano nell’automotive e sono tutt’e due multinazionali
giapponesi. La dipendenza dal mercato auto e il fatto che le multinazionali
tendono a destinare le produzioni negli stabilimenti di qualsiasi nazione che
coniugano la qualità a costi aziendali bassi, sono motivo di insicurezza, non
essendo in Italia i costi tra i più bassi. Ci sono, però, elementi confortanti:
queste grandi aziende dimostrano di non voler abbandonare San Salvo; le aziende
dell’indotto tendono a cercare rapporti di lavoro con altri gruppi italiani ed
esteri; e infine importanti sono “… il ricambio e la diversificazione del
tessuto produttivo”.
Una ricerca di considerevole spessore, un manuale, una sorta
di thesaurus da tenere da conto.
GABRIELLA IZZI BENEDETTI
Nicola D’Adamo, SAN SALVO E LE SUE AZIENDE 50 anni di storia
di uomini e imprese, Terra e Cuore edizioni a.NET, San Salvo, 2015, pp.
328, €15. (in vendita presso la Libreria della Stadio a San Salvo, Nuova Libreria
e Universal a Vasto). Info: 328 9169155
Nessun commento:
Posta un commento