mercoledì 9 settembre 2015

Le grandi feste al Rossetti: momenti di brio e spensieratezza

Una foto d’epoca con noti personaggi



In un periodo storico al Teatro Rossetti si organizzavano anche i "Veglioni".
Dopo la fine dell'ultima guerra il teatro Comunale veniva occupato delle truppe di "liberazione" che lo trasformarono in magazzino, trafugando anche l’artistico sipario (opera del pittore Franceschini di Orsogna con l'incoronazione del tredicenne istoniese Lucio Valerio Pudente, proclamato poeta latino dall'Imperatore, nel 106 dopo Cristo).
Andate via le soldataglie,  il teatro venne ripulito, restaurato ed aperto alle proiezioni cinematografiche ed alle rappresentazioni teatrali dialettali (tra cui Lu zie spiccicate di  Luigi Anelli) ed alla musica (tra cui Core mè di Espedito Ferrara e Aniello Polsi). Tra i gestori del cinema teatro ricordiamo con piacere Nicola Bonacci e Gaetano Del Borrello, fautori della rinascita del "Rossetti".
Ma non solo, perché le platea liberata dalle poltrone frequentemente ospitava le comitive che organizzavano i mitici "veglioni" che richiamavano le folle di spettatori per gustare momenti di brio e di spensierstezza. La foto che pubblichiamo ne è un classico esempio, non solo per la correttezza ed eleganza con cui le comitive frequentavano i veglioni, ma soprattutto per la serietà che li distinguevano.
Nella foto:da sinistra in alto:  Lello Petroro, Silvio Cicchini, Paolo Saraceni, Tonino Sasso, Lillino Bacceli, Nino Troilo. Seduti: Pino Molino, Silvio Petroro.

GIUSEPPE CATANIA 

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