sabato 14 marzo 2015

Il Pi Greco Day torna di scena al “Mattei”

Grande mobilitazione, sabato 14 marzo 2015, all’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Mattei” di Vasto, dove si celebrerà una vera e propria festa della matematica con la sesta edizione del “Pi greco day”. 

Da anni, ormai, il 14 marzo (giorno in cui è anche nato Albert Einstein!) è internazionalmente dedicato al Pi greco (π), il numero più famoso e misterioso del mondo matematico. La scelta è stata ispirata dalla scrittura anglosassone per questo giorno, 3.14, che
richiama l’approssimazione con tre cifre di Pi greco.
Pi greco è un numero che nasce dal rapporto tra il perimetro della figura perfetta, il cerchio, e il suo diametro; lo ritroviamo nel disco del sole o in quello della luna, nei cerchi creati da un sasso lanciato in uno stagno, nell’aureola dei Santi, in una ruota e in mille altre situazioni. Le cifre decimali di π sono infinite e la loro successione sembra sfuggire a qualsiasi regola, anche se molti matematici pensano che non sia del tutto casuale: 3,14159265358979... Oggi sono state calcolate al computer 1.241.100.000.000 cifre e… siamo solo all’inizio! Il simbolo π è stato introdotto dal matematico gallese William Jones che, nel XVIII secolo, fu vicepresidente della Royal Society di Londra.
Sabato 14 marzo gli studenti del “Mattei”, coordinati dalla prof.ssa Nicoletta Di Sciascio e da un team di altri docenti di matematica e non solo, si sfideranno a suon di giochi matematici, sudoku, battaglie navali, futoshiki, cruci-matematici e altri giochi di logica di difficoltà graduata a seconda dell’età dei ragazzi. Le classi che otterranno i punteggi migliori assisteranno alla proiezione del film “A Beautiful Mind”. Prossimamente, inoltre, il “Pi greco day” avrà una prosecuzione per gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. L’obiettivo è chiaro: proporre un approccio diverso al mondo matematico, tale da aiutare i ragazzi a vincere, o almeno a ridurre, un timore piuttosto diffuso nei confronti della matematica, disciplina che può davvero affascinare.
                                                                                                                          
Paola Cerella


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