Ieri nell’Auditorium dell’Agenzia per la promozione
culturale di Vasto un’équipe di medici
ha illustrato l’esperienza dei volontari in favore dei bambini malati del
Bangladesh.
L’incontro è stato promosso dalla dottoressa Elena Vescovi
che
da anni coinvolge la cittadinanza nella diffusione dei calendari benefici
della Onlus. Il dott. Antonio Scarpa, pediatra ecografista, responsabile del
programma di prevenzione Talassemia è stato il primo ad illustrare la sua esperienza di volontario in favore dei
bambini malati del Bangladesh.
Il dott. Scarpa, ogni anno trascorre quattro-cinque
settimane in questo poverissimo paese, dove il servizio sanitario è a pagamento
e la mortalità per i più poveri che non hanno la possibilità di potersi curare
è elevatissima. L’associazione “Operare per” cerca di contribuire a migliorare
lo stato di salute dei bambini con gravi malformazioni genetiche che
rischiano di morire. Attraverso la proiezione di immagini davvero toccanti il
professionista ha illustrato quanto viene fatto in Bangladesh e come è stato
possibile salvare molte persone di età compresa tra i 0 ed i 21 anni. Il suo racconto dettagliato ma anche quello di
Simona Fontechiari infermiera, Sergio Vescovi anestesista, Alberto Attilio
Scarpa chirurgo pediatrico hanno permesso al pubblico in sala di prendere
coscienza di una realtà drammatica ed inimmaginabile. “In Bangladesh –hanno
detto non c’è il Cup per le prenotazioni. C’e un medico ogni diecimila abitanti
ed un posto letto ogni 3500 abitanti. Gli interventi finora realizzati sono
stati 2300 al costo di 280 ciascuno. Per Alberto Scarpa, partire per il
Bangladesh è stato un po' come tornarci. «E' da quando ho sette anni che ci
penso – ha raccontato- tante volte ho sentito i racconti di queste missioni da Carmine
Del Rossi Fondatore della Missione e della Onlus. Nel Bangladesh ci sono
ospedali che sembrano hotel a quattro stelle dove all’ingresso prendono in
consegna la macchina per parcheggiarla e poi ci sono i poveri, quelli che
dormono in strada in mezzo all’immondizia davanti all’insegna di una
multinazionale”. Sergio Vescovi anestesista ha parlato della sua esperienza raccontando la gente e i suoi sorrisi,
la gioia dei bambini nonostante la povertà” Simona Fontechiari infermiera,
coordinatrice della Onlus ha ricordato che durante le missioni si vive molto il
gruppo, rafforzando i rapporti».
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