di
Lino Spadaccini
Domenica
16 alle ore 17 presso la chiesa di S. Francesco di Paola (Addolorata), sarà
celebrata una messa in suffragio di Mons. Andrea La Verghetta in occasione del
cinquantesimo anniversario della morte, avvenuta a Chieti il 17 novembre del
1964.
A
presiedere la celebrazione eucaristica sarà Mons. Decio D'Angelo, già suo vice
parroco a Chieti, nella parrocchia di
Sant'Antonio Abate, verso la fine degli anni '50.
Don Andrea è nato a Vasto in contrada Casetta, in una zona di campagna da
dove si ammira il panorama di San Nicola e della costa da Trave fino a Punta
Penna. Cresciuto sotto l’ala protettrice di Don Romeo Rucci, dopo soli pochi
mesi dal suo
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arrivo a San Pietro, fu il primo, insieme a Don Paolo Ruggeri, ad entrare nel Seminario diocesano. Dopo di loro altri seguirono le loro orme, tra questi ricordiamo Don Felice Piccirilli, Don Salvatore Pepe, Padre Giuseppe Del Casale e Don Giuseppe Cinquina.
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arrivo a San Pietro, fu il primo, insieme a Don Paolo Ruggeri, ad entrare nel Seminario diocesano. Dopo di loro altri seguirono le loro orme, tra questi ricordiamo Don Felice Piccirilli, Don Salvatore Pepe, Padre Giuseppe Del Casale e Don Giuseppe Cinquina.
Il
23 luglio 1933 fu una giornata straordinaria per la città di Vasto: per la
prima volta, nella Cattedrale di S. Giuseppe, si svolse un rito di ordinazione
sacerdotale. Nella gremitissima chiesa vastese ricevettero le imposizione delle
mani tre novelli sacerdoti: Don Paolo Ruggieri e Don Andrea La Verghetta di
Vasto, e Don Domenico Ferrari di Cupello. "…iniziata la celebrazione del Pontificale", si leggeva sulle
colonne del periodico Il Vastese d'Oltre
Oceano dell'epoca, "Mons.
Venturi compì l'ordinazione sacerdotale e cioè: l'imposizione delle mani, la
consegna dei vasi sacri, il potere di assolvere, la promessa d'ubbidienza ed
infine la benedizione. Compiuto il rito, S. E. l'Arcivescovo, salito sul trono,
rivolse un'omelia ai novelli sacerdoti per ricordare loro i doveri che
contraggono verso Dio quanti volontariamente s'impongono una vita di penitenze
e di preghiere per accrescere la falange dei propagatori della Fede; omelia
religiosamente ascoltata e che produsse in tutti la più profonda commozione".
La
settimana successiva, il giorno 30 luglio, in occasione della prima solenne
messa nella chiesa di San Pietro, fu una vera festa. Davanti a tantissima
gente, assiepata in ogni angolo della chiesa, Don Andrea celebrò la santa messa
trattenendo a stento l'emozione, con i suoi nuovi paramenti di colore verde
commissionati da Don Romeo Rucci e fatti ricamare in oro dalla signorina Barone
Grazia.
Enorme
gioia provò in quella giornata Don Romeo, per quel giovane che aveva visto
crescere spiritualmente e che aveva seguito nelle tappe fondamentali della
vocazione culminata con il del sacerdozio.
Pochi
mesi dopo, il 3 ottobre, fu nominato Vice-Rettore al Seminario Diocesano,
carica che ricoprì per quattro anni, fino al 15 agosto 1937 quando fu promosso
Rettore dello stesso Seminario. Il 15
agosto del 1944 fu nominato parroco a Paglieta e nell'ottobre del 1950 fu
trasferito nella parrocchia di Sant'Antonio Abate a Chieti.
La
sua attività fu contrassegnata da zelo, spirito di abnegazione e sacrificio. Di
carattere fermo e deciso, Mons. La Verghetta venne spesso accusato di rigore
eccessivo, con punizioni assegnate ai seminaristi a volte anche per semplici
sospetti. Ma tutto questo il sacerdote vastese lo faceva non per piacere di
persecuzione, ma, come spiega Don Gaetano Meaolo in una sua pubblicazione,
"perché voleva formare al
sacrificio, convinto com'era che soprattutto la vita sacerdotale è una vita di
rinuncia e di sacrificio".
In
una delle sue ultime pubblicazioni, data alle stampe nel 2011, Don Michele
Ronzitti ha voluto ricordate la figura di Mons. Andrea La Verghetta, a lui
molto vicino durante gli anni del seminario e nei primi
anni di sacerdozio. "Quando ritornava a Vasto", ricordava il compianto
Don Michele, "mi riportava 5 lire
d’argento consegnategli da mia madre insieme a qualche pagnotta di pane. Quando
Chieti diventava città dei rifugiati, dopo l’armistizio del 1943, il Seminario
Diocesano era pienissimo e lui personalmente girava nelle campagne per
comperare i viveri, che non sono mai mancati agli sfollati, che a Chieti,
dichiarata città aperta, erano circa centomila".
Dopo un'intensa attività apostolica, Mons. La Verghetta morì per un tragico
incidente, cadendo dalla finestra della sua abitazione, il 17 novembre del
1964. Le esequie si svolsero nella cattedrale di S. Giustino a Chieti con la
partecipazione di S. E. Mons. Giovanni Battista Bosio, del clero diocesano e di
numerosi fedeli di Vasto, Paglieta e Chieti.
La stessa partecipazione di fedeli ci fu ai funerali svolti nella
cattedrale di S. Giuseppe a Vasto, partendo dalla camera ardente allestita
nella chiesa di S. Filomena a Porta Nuova, di cui era rettore Don Paolo Ruggieri,
suo compagno al seminario.
Chiudiamo con le parole impresse sull'immaginetta stampata in occasione
della morte, che in poche parole descrive quello che Don Andrea è stato come
uomo, sacerdote ed educatore:
UMILE ED ENERGICO
PAZIENTE ED ARDIMENTOSO
MODESTO E DOTTO
DON ANDREA
CONSUMÒ IL SUO SACERDOZIO
IMMACOLATO E INFATICATO
IN PASSIONE D'AMORE
PER GESÙ E PER LE ANIME
2 commenti:
Una precisazione: I funerali a Vasto si svolsero nella Chiesa di S.Antonio e non nella Cattedrale
Una precisazione:I funerali a Vasto si svolsero nella Chiesa di S.Antonio e non nella Cattedrale
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