Segnalazioni per un'urgente verifica giungono da più parti
Da anni Palazzo d’Avalos
è il “contenitore d’arte e cultura” della città, la sede dei musei civici che
contengono inestimabili patrimoni d’arte, cultura, archeologia. Ma lo storico edificio in più punti ha bisogno di radicali interventi.
Sotto il cortile è vuoto. Cedimento della pavimentazione (dove ora c'è l'erbetta), proprio sopra la grande cisterna del palazzo |
Per esempio, l'accesso di pesanti automezzi dentro il
cortile qualche anno fa, per l’installazione
di un’assurda pista di pattinaggio su ghiaccio, ha provocato il cedimento dell’acciottolato
di circa 20 centimetri di profondità per una lunghezza di 7 metri. Non tutti sanno che sotto il cortile interno, dove d’estate
si tengono gli spettacoli, esiste una
cisterna di grandi dimensioni, collegata al pozzo. Più volte abbiamo prospettato -
senza risposta - la criticità di tale struttura e la necessità di una accurata verifica sulla sua staticità e sulla raccolta delle acque, la cui pressione potrebbe provocare lesioni sui muri. Questo è il pericolo maggiore che incombe sulla staticità di Palazzo D'Avalos.
senza risposta - la criticità di tale struttura e la necessità di una accurata verifica sulla sua staticità e sulla raccolta delle acque, la cui pressione potrebbe provocare lesioni sui muri. Questo è il pericolo maggiore che incombe sulla staticità di Palazzo D'Avalos.
Ma richieste di
intervento giungono da più parti.
Marco di Michele Marisi,
responsabile di "Giovani in Movimento", sottolinea che Palazzo d’Avalos
è ammalato e ha bisogno di urgenti cure. Il cortile sta sprofondando, le sale
vengono utilizzate sempre più raramente perchè vanno adeguate alle norme di
sicurezza. Nei sotterranei sono comparse
crepe che vanno valutate al più presto.
Anche il consigliere
regionale del Movimento Cinquestelle, Pietro Smargiassi, alcuni mesi fa ha
sottolineato che Palazzo D'Avalos versa
in pessime condizioni. A parte la folta vegetazione, sul lato di Piazza del Popolo si nota che c’è ancora un’importante ala da ristrutturare.
Nel cortile si possono poi notare: l'acciottolato divelto raccolto in barile accantonato
in alcuni angoli, lo spettacolare
cedimento della pavimentazione nei pressi del pozzo, infine le macchie umidità
che "decorano" le pareti
interne.
Eppure, il Consiglio
Comunale, in un documento approvato, ha previsto - per la ristrutturazione e il
restauro dell’edificio - un investimento di un milione e quattrocentomila euro.
Ma l’amministrazione comunale non ha o disponibilità di fondi, allora chiede alla
Regione, che a sua volta non ha la
disponibilità di fondi.
GIUSEPPE CATANIA
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