venerdì 12 settembre 2014

Il 12 settembre 1926 il PRINCIPE UMBERTO inaugura "tre grandi opere di civiltà e di progresso"


 di LINO SPADACCINI

II 12 settembre 1926 il Principe Ereditario Umberto di Savoia inaugurava a Vasto il monumento a Gabriele Rossetti, l'acquedotto del Sinello ed il primo palazzo scolastico.
Una giornata eccezionale con una partecipazione entusiastica e straordinaria di tantissima gente, proveniente anche dai paesi vicini, che hanno letteralmente invaso ogni angolo della nostra città.
35 foto storiche e ampio resoconto della giornata >>>

 "Il giorno 5 settembre prossimo S. A. R. Umberto di Savoia Principe di Piemonte onorerà di sua presenza la città del Vasto, per la inaugurazione dell'Acquedotto e del Monumento a Gabriele Rossetti", con queste parole il periodico locale Il Vastese d'Oltre Oceano annuncia l'importante avvenimento. "E la città nostra, riconoscente", si legge ancora nell'articolo, "accoglierà col più schietto entusiasmo il giovane erede della corona d'Italia, che, attraverso le nostre vie infiorate ed imbandierate, in una gloria di sole, in una festa di giubilo, passerà come visione gentile; e lo scroscio fragoroso incessante dei nostri applausi dirà a Lui che la nostra fedeltà alla gloriosa Monarchia di Savoia, è pura come l'aria balsamica delle spiagge d'Abruzzo, granitica come i massi delle sue montagne. Cittadini vastesi! In quell'ora di patriottismo e di fede, un grido solo erompa dai vostri petti: Viva Umberto di Savoia Principe di Piemonte!".
Il grande evento viene spostato di una settimana, al 12 settembre, ma già dal mese di luglio si registra un gran fermento tra i circoli culturali e politici, e la costituzione di un Comitato festeggiamenti, con il compito di organizzare  l'evento nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso.

Molto attiva nei preparativi anche la locale sezione del Partito Nazionale Fascista. In un manifesto affisso sulle mura della città, a firma del Segretario Politico Peluzzo, si legge:

Fascisti!
Il 12 corrente tre grandi opere saranno inaugurate in Vasto:
Acquedotto del Sinello
Monumento a Gabriele Rossetti
Edificio Scolastico
Tre opere di civiltà e di progresso realizzate sotto gli auspici del Governo e dell'Amministrazione Fascista.
S.A.R. il Principe Ereditario Umberto di Savoia, con la sua augusta presenza, consacrerà la nostra festa di rinascita civile.
Esigo che TUTTI i tesserati alla Sezione di vasto partecipino in camicia nera, all'inquadramento.
Fieri della nostra passione ardente nel Fascismo, prepariamoci a dare uno spettacolo di forza e di disciplina, in omaggio al futuro Re d'Italia.
Viva Casa Savoia! Viva il Fascismo!

Molte le personalità invitate per l'occasione: oltre alle tante autorità politiche e militari, anche i discendenti diretti del Rossetti, i nipoti Olivia, Elena, Geoffrey e Gabriel Arthur. E proprio quest'ultimo, a causa dell'impossibilità di essere presente a Vasto il giorno dell'inaugurazione, invia al Sindaco una lunga e accorata lettera, ancora oggi conservata presso l'Archivio Storico "G.Rossetti".

"Oggi per l'eroismo e lo spontaneo sacrificio di milioni di gente", scrive il nipote del Tirteo d'Italia, "l'ideale di Rossetti è stato realizzato; e Vasto, sua città nativa, commemora il Suo nome e la Sua memoria. Io sono felice di poter dire che ciò avviene alla presenza di tre persone della sua progenie, ora di nuovo italiane; le nipoti di Rossetti, le mie sorelle, Olivia Rossetti Agresti ed Elena Rossetti Angeli, entrambe italiane per matrimonio, e la figlia di quest'ultima, Imogene Lucia Angeli, nata su terra italiana da padre italiano. Ed il mio unico figlio Geoffrey Guglielmo Rossetti, sarà, lo spero, anch'egli con voi; egli che pur essendo un inglese, comprende la nobiltà dell'ideale per il quale i suoi antenati insorsero, pronti, se se ne fosse presentata la necessità, anche a morire".

Con l'aiuto del periodico locale Il Vastese d'Oltre Oceano, diretto da Luigi Anelli, cerchiamo di ricostruire gli avvenimenti di quella straordinaria giornata.
Alle 8,40, a bordo del treno reale, il Principe Ereditario giunge alla stazione di Vasto, tutta addobbata e imbandierata. A riceverlo ci sono il sindaco Pietro Suriani, Raffaele Paolucci e altre autorità civili e militari. Dopo un breve saluto del Sindaco, ed dopo aver passato in rivista una compagnia d'onore del 121° fanteria, Umberto di Savoia sale sulla in automobile, sulla Ansaldo a 6 cilindri, una potente automobile messa a disposizione dall'avvocato Oreste Ricci.
Accolto da fragorosi applausi, il corteo arriva alle 8,50 al Palazzo della Sottoprefettura, dove ha luogo la presentazione delle autorità e delle rappresentanze di Vasto e del suo Circondario. Un breve saluto del Principe anche ai nipoti del poeta esule, Elena Angeli Rossetti e Goeffrey Rossetti, venuti a Vasto per l'importante occasione. Successivamente l'incontro con l'on. Ciccarone, il parroco di S. Maria Maggiore, D. Pio Pomponio, che a nome delle Arciconfraternite del Gonfalone e del SS. Sacramento e S. Spina, offre all'ospite una grossa medaglia, rappresentante da un lato la reliquia della Sacra Spina e nel rovescio il SS. Sacramento, e poi don Romeo Rucci, che a nome della parrocchia di S. Pietro dona un album con numerose fotografie della chiesa e delle sue opere d'arte.
Dopo aver visitato il Museo Civico, accompagnato da prof. Luigi Anelli, S.A.R., a bordo della Ansaldo, fa il suo ingresso in città, partendo da Porta Nuova, attraverso un tripudio festante. "All'arrivo del corteo", scrive Luigi Anelli, "tutte le bandiere delle rappresentante civili, politiche e militari si levano in alto nel sole; la folla che gremisce il Belvedere Romani ed il Corso Rossetti applaude freneticamente S. A. R. che saluta e dolcemente sorride a questa affettuosa e spontanea manifestazione del popolo vastese. Al suo solo apparire tutti i cuori sono già conquisi; tutti gli occhi, e molti umidi per commozione, sono rivolti su Lui; è un successo unanime di regalità, di gioventù, di bellezza".

Tutta la città è un tripudio di tricolori e arazzi che pendono dalle finestre e dai balconi. La piccola Ines Giacomucci, figlia del tenente Giuseppe Giacomucci, caduto eroicamente a Gorizia, dona al Principe le chiavi d'oro della città, artistico lavoro dell'orefice Giuseppe Suriani, mentre il piccolo Nino Laccetti offre un mazzo di fiori.

A Piazza Rossetti si trovano schierati i fascisti, le associazioni cittadine, gli avanguardisti, i balilla, le piccole italiane, le scuole e i combattenti. Al cielo salgono le note dell'Inno di guerra su versi di Gabriele Rossetti, musicata dal compositore pesarese Gioacchino Rossini, cantato da 200 balilla e piccole italiane. Dopo i discorsi di rito, in particolare del Gr. Uff. Gelsomino Zaccagnini, presidente del Comitato per l'erezione del monumento e del Consorzio dell'acquedotto del Sinello, avviene prima l'inaugurazione del monumento a Gabriele Rossetti, alla presenza dell'artista Filippo Cifariello, autore della scultura in bronzo, e poi dell'acquedotto con un altissimo getto d'acqua che si eleva dalla fontana della piazza.

Successivamente Umberto di Savoia scende dal palco reale e si avvia verso il palazzo scolastico per il taglio del nastro.
Dopo il saluto del Vescovo Mons. Monterisi e la celebrazione della Santa Messa nella Cattedrale di S. Giuseppe, S.A.R. viene accolto a Palazzo d'Avalos da don Carlo d'Avalos e dalla sua consorte Giuseppina. Dal balcone, che domina la piazza sottostante, il Principe assiste alla sfilata delle truppe della Milizia, dei Fasci, dei Podestà, dei Segretari politici dei circondari, dei Combattenti, dei Mutilati e delle Associazioni cittadine.

Alle 12,20 al Palazzo della Sottoprefettura ha luogo la colazione con il seguente menu: Consumato fresco in tazza, Filetti di sogliole all'Adriatico, Medaglioni di fegato alla diplomatica, Pollardine alla Vasto, Insalata all'italiana, gelati, pasta al cioccolato e Tortellini al Cester.

Dal giardino sottostante il coro delle fanciulle in costume vastese, diretti dall'avv. Florindo Ritucci Chinni, intonano i brani "La saldarelle", "Cungittì" e "Oilì-oilà", molto apprezzate dal Principe, che s'intrattiene con loro per alcune foto ricordo.
Alle ore 14, ora della partenza, accompagnato alla stazione, il Principe saluta il calore e l'affetto di Vasto e della sua gente.
"Verso la fine di Corso Garibaldi", scrive ancora Luigi Anelli sulle colonne del suo periodico, "un gruppo di non giovani contadine, ferme dinanzi alle loro umili case, attendono il passaggio del Principe; e quando questi giunge, colpite dalla maschia e bella figura di Umberto di Savoia, con gli occhi umidi di commozione, gli gridano con tutto il loro fiato: - Chi sci bbindatte! Chi sci bbindatte!
E al Principe, che non comprende il significato di quella esclamazione dialettale e che ne domanda la spiegazione, il Sindaco, che gli siede a lato, risponde: - È una invocazione a Dio perché la benedizione del Cielo scenda sul capo di Vostra Altezza.
Ma la più grandiosa manifestazione della giornata, è quella che riceve il Principe quando arriva sotto la Madonna delle Grazie. Tutto il popolo del Vasto si è raccolto lungo la Via Adriatica, da S. Antonio a Porta Palazzo, migliaia e migliaia le voci che gridano: Viva Umberto di Savoia; migliaia e migliaia le braccia che sventolano i fazzoletti per salutare il bel Principe che parte. E S. A. R., visibilmente commosso dinanzi a così imponente dimostrazione, non si stanca di rispondere con la mano agli evviva ed ai saluti augurali che dalla città lo accompagnano sino a quando arriva alla Stazione".

Ha così fine una delle più straordinarie giornate vissute dalla nostra città, soprattutto per chi ha avuto la fortuna di essere presente, ma anche per i posteri grazie alle preziose e suggestive immagini immortalate dai fotografi vastesi Nicola Anelli e Nicola Scotti, e dalle riprese girate e prodotte dalla Aprutium Film di Nicola Bonacci.
(Un doveroso e sentito ringraziamento per il prezioso materiale messo a disposizione a Stefano D'Adamo, Francescopaolo D'Adamo, Beniamino Fiore, Giuseppe Ferrara e Ida Candeloro, ed al personale della Biblioteca "R.Mattioli" e dell'Archivio Storico "G.Rossetti").

Lino Spadaccini


















































































































































































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