26 e 27 agosto – Giardini di Palazzo d’Avalos – ore 21.30 –
ingresso libero
Il New Acoustic Music Festival giunge alla
ventiduesima edizione, oltre venti anni di appuntamenti spesso imperdibili con suoni ed autori marginali al grande show business, ma in perfetta sintonia con l’arte di fare musica e di comunicare ad un pubblico che ascolta. Compie ventidue anni anche l’attenzione con cui le istituzioni, Regione e Provincia prima, Comune di Vasto oggi, hanno sostenuto lo spirito di tale manifestazione, a dimostrazione di come l’espressione artistica legata all’approccio “umano” possa raccogliere “consenso” anche presso chi è più abituato a chiederlo che a darlo. Dopo aver raccolto l’eredità dell’associazione “Amici di Kurtz”, che ha ideato e organizzato il festival nei primi anni, l'ARCI di Vasto ha tenacemente seguito il sentiero che conduce al non-luogo dove la limpidezza di artisti come John Martyn, John Renbourn, Bert Jansch e Evan Lurie si incontra con l’estro di Peter Hammill, David Thomas e Robyn Hitchcock, con le musiche mongole, il jazz di Trovesi/Coscia e Charlie Mariano ed il blues di John Hammond, il new rock di Steve Wynn, Peter Case e Dufus, l’approccio “classico” di Terry Allen e Elliott Murphy e le proposte di frontiera di molti ospiti nazionali. I
musicisti che nello spirito di questa manifestazione hanno calcato i palchi vastesi (teatri, arene e giardini) sono stati innumerevoli e in tale occasione abbiamo ritenuto doveroso continuare a tenere vivi questi vent’anni di puro piacere di godere della musica a stretto contatto con gli artisti ed il pubblico, senza transenna alcuna.ventiduesima edizione, oltre venti anni di appuntamenti spesso imperdibili con suoni ed autori marginali al grande show business, ma in perfetta sintonia con l’arte di fare musica e di comunicare ad un pubblico che ascolta. Compie ventidue anni anche l’attenzione con cui le istituzioni, Regione e Provincia prima, Comune di Vasto oggi, hanno sostenuto lo spirito di tale manifestazione, a dimostrazione di come l’espressione artistica legata all’approccio “umano” possa raccogliere “consenso” anche presso chi è più abituato a chiederlo che a darlo. Dopo aver raccolto l’eredità dell’associazione “Amici di Kurtz”, che ha ideato e organizzato il festival nei primi anni, l'ARCI di Vasto ha tenacemente seguito il sentiero che conduce al non-luogo dove la limpidezza di artisti come John Martyn, John Renbourn, Bert Jansch e Evan Lurie si incontra con l’estro di Peter Hammill, David Thomas e Robyn Hitchcock, con le musiche mongole, il jazz di Trovesi/Coscia e Charlie Mariano ed il blues di John Hammond, il new rock di Steve Wynn, Peter Case e Dufus, l’approccio “classico” di Terry Allen e Elliott Murphy e le proposte di frontiera di molti ospiti nazionali. I
26 agosto PAOLO ANGELI
Vederlo suonare è un’esperienza visiva, oltre che musicale,
che non si dimentica facilmente. Perché quella che Paolo Angeli suona
non è una semplice chitarra, bensì uno spettacolare strumento a 18 corde (6
normali, 8 posizionate di traverso e 4 sospese) corredato da una serie di
martelletti, pedaliere, eliche e pick up. Un ibrido tra una chitarra, un
violoncello e una batteria. Nel 2003 Pat Metheny assiste a una delle sue
perfomance e ne resta folgorato: vuole anche lui una chitarra così. Così oggi
al mondo ne esistono due. Per costruirle Paolo si è rivolto alla liuteria
Stanzani di Bologna e al “meccanico” Francesco Concas, che ha accettato di
mettere in gioco la sua antica arte per dare forma, pezzo dopo pezzo, a quella
che lui chiama chitarra sarda preparata. Pat Metheny l’ha ribattezzata Paolo
Angeli’s guitar.
A partire dai 9 anni, Paolo impara i rudimenti della musica
da suo padre e comincia a suonare dentro un autobus abbandonato. Si diploma
presso l’Istituto Nautico de La Maddalena e nel 1989 lascia la Sardegna. Come
prima tappa, sbarca a Bologna dove, tra facoltà occupate, circuiti alternativi
e bande musicali, entra in contatto con il jazz e la sperimentazione.
Contemporaneamente, si riappropria della cultura musicale sarda con il maestro
Giovanni Scanu e comincia a fantasticare di una chitarra “sua”, ispirata alla
chitarra sarda ma in grado di dare voce a tutti gli stimoli musicali ai quali
Paolo nel frattempo si è sottoposto.
Dal 2005 vive a Barcellona, “perché qui c’è un clima
fantastico e dall’aeroporto posso muovermi velocemente e a buon mercato in
tutto il mondo”. Con oltre 10 albums all’attivo, collabora con musicisti
internazionali come Fred Frith, Evan Parker, Hamid Drake (con il quale sta per
pubblicare il suo ultimo lavoro), e si esibisce nell’ambito di festival,
teatri, gallerie e avant-jazz club di Europa, Canada, Stati Uniti, Russia e
Brasile.
Francesco Valente
È la seconda volta -la prima è stata nel 2012- che il
giovanissimo, ma già esperto Francesco Valente inaugura con una sua esibizione
il New Acoustic Music Festival. Dopo aver mosso i suoi primi passi con la
chitarra classica ed acustica presso la Scuola Civica di Vasto, ha
l‘opportunità di formarsi con maestri dello strumento come Roberto Laccetti e
Augusto Miccoli, Davide Notartomaso e Stefano Barbati.
Molte le occasioni in cui mostrare il suo talento: Francesco
è vincitore di numerosi concorsi, è stato ospite in diversi programmi di Radio
Rai 1, si è esibito con l‘Orchestra “I Giovani Accademici” presso l’Ambasciata
Italiana in Belgio, è finalista a Conegliano nel concorso chitarristi
fingerstyle ADGPA per l’anno 2014.
27 agosto LILIES ON MARS
Le Lilies On Mars sono Lisa Masia e Marina Cristofalo,
musiciste sarde con sede a Londra affascinate dallo spirito Do It Yourself.
Raffinatissimo duo, che predilige un approccio in bilico tra shoegaze ed
elettronica, un sound effettato, si sono fatte notare nel 2007 per aver
accompagnato Franco Battiato nel disco “Il Vuoto”, partecipando anche al
successivo tour. L’importanza di avere il maestro siciliano come sponsor ha
permesso alla band di far circolare tra i vari media il proprio nome,
seppur circoscritto nell’ambito underground. Nel 2010 vincono il contest
“Romaeuropa Webfactory” re-interpretando il brano di Christian Fennesz “The
Seventh string” con il quale si esibiscono al Teatro Palladium.
Il 25 marzo del 2013 le Lilies On Mars pubblicano il loro
terzo disco “Dot to dot”, per la Long Song Records/Elsewhere Factory, un passo
in avanti importante rispetto al precedente “Wish You Were A Pony” (secondo
lavoro autoprodotto del 2011), una sorta di sogno musicale malinconico che ha
nel cuore gli anni ‘90, ma con un mood del tutto contemporaneo. Le
registrazioni sono iniziate nel loro home studio a Londra, per poi essere
ultimate nella casa al mare di Lisa in Sardegna dove la calma e le passeggiate
in spiaggia hanno avuto un impatto fondamentale sull’ispirazione e la ricerca
di suoni nuovi. Già l’apertura “See You Sun” introduce in un mondo fiabesco e
noir, di quello caro alla cinematografia di Tim Burton, con suoni ed effetti
quasi da filastrocca e un cantato che è come un soffio sussurrato. In
“Oceanic Landscape”, primo singolo estratto dal disco, Franco Battiato ricambia
la partecipazione, per una perfetta miscela tra pop e sperimentazione.
Little Miss Squeezebox
Nikki Dagostino – il vero nome di Little Miss Squeezebox- ha
scoperto la fisarmonica all’età di 11 anni, per caso, sbirciando sotto il letto
delle sue nonne. Con un repertorio che spazia dai classici moderni ai ricordi
vintage, successi commerciali contemporanei, dance elettronica, Polkas tedesco,
musica di sottofondo ambient, nonché la molto amata Edith Piaf, Nikki si è
spesso esibita come solista dal vivo in tv ed ha partecipato a diversi grandi
festival internazionali supportando anche artisti del calibro di Toni Childs,
Drifters e Jebediah.
Little Miss Squeezebox è ampiamente riconosciuta come una
delle più coinvolgenti musiciste australiane, capace di mantenere viva la rara arte
della fisarmonica.
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