sabato 21 giugno 2014

Anche una poesia per la "Festa di Punta d'Erce"


All’Erce

Ai piedi dell’Erce, alla marina,
chiare acque cantano
dove flutti rincorrenti frangono,
e il paguro ritroso s’annida.

Di gente nostra ritraccio qui
sul lungo sentiero i passi,
conservo memoria avìta.

Mi sommerge puntuale l’onda:
fra cielo ed alghe,
un lavacro battesimale
ancora,
              come per un destino.
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Vasto, d’estate
Giuseppe Franco Pollutri

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