All’Erce
Ai
piedi dell’Erce, alla marina,
chiare acque cantano
dove flutti rincorrenti frangono,
e il paguro ritroso s’annida.
chiare acque cantano
dove flutti rincorrenti frangono,
e il paguro ritroso s’annida.
Di gente nostra ritraccio qui
sul lungo sentiero i passi,
conservo memoria avìta.
Mi sommerge puntuale l’onda:
fra cielo ed alghe,
un lavacro battesimale
ancora,
come per un destino.
___________________________
Vasto, d’estate
Giuseppe Franco Pollutri
Giuseppe Franco Pollutri

Nessun commento:
Posta un commento