Gli autori Fernando D'Annunzio, Paolo Calvano e Giuseppe Tagliente con Lia Giancristofaro Universita di Chieti |
Presentato ieri sera il “Lunarie de lu Uaste”, Almanacco dei Vastesi, edizione 2014.
Diventato
ormai un appuntamento fisso e molto atteso dai vastesi, ieri sera, presso la
Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, è avvenuta la presentazione del volume, alla
presenza dei tre autori, Giuseppe Tagliente, Paolo Calvano e Fernando
D’annunzio, con la partecipazione dell’antropologa Lia Giancristofaro,
dell’attore e
registra teatrale Stefano Angelucci, che ha avuto il compito di
presentare la serata, con gli intermezzi musicali affidati al cantautore
Stefano De Libertis ed il giovane Michael Zappitelli, lo scorso anno
protagonista della trasmissione televisiva “Ti lascio una canzone”.
All’Avv.
Giuseppe Tagliente il compito di spiegare i motivi della pubblicazione del
Lunario: “Il Lunario vuole essere la
consegna di un patrimonio di usi e costumi alle nuove generazione per
ricollegarle con quelle del passato, quelle del presente e con quelle che
verranno. Questo è in buona sostanza il motivo che ci ha spinto sin dall’inizio
a dare vita a questo Lunario, soprattutto in un periodo, che è quello che
viviamo, in cui si avvertono i segni dello scollamento, della lacerazione
sociale, non che con questo povero mezzo si possa, porre fine o rimedio in
assoluto, ma certamente è un piccolo contributo per evitare che queste
lacerazione, che questi attentati all’identità, che questi pericoli che
incombono sulla comunità, possano trovarli”.
Preziosa
e toccante la breve testimonianza della signora Claudia della Casa Famiglia
Manuela, da quasi cinque anni a Vasto, nella struttura in località San Lorenzo,
dove insieme al marito Gioacchino accolgono in affidamento bambini
bisognosi.
Tra
le principali novità di quest’anno è senz’altro da segnalare la presenza del CD
con le poesie del mai dimenticato poeta vastese Giuseppe Perrozzi, recitate da
lui stesso e registrate il 27 luglio 1972: un’occasione davvero imperdibile per
ascoltare direttamente dalla voce dell’autore, scomparso quarant’anni fa, alcune
delle sue liriche più belle, per riassaporare la
genuinità della bella parlatura paesana.
All’interno
del libro sono da segnalare ancora la storia della Società del Mutuo Soccorso, che
quest’anno celebra il 150° dalla fondazione, con un interessante saggio scritto
dal prof. Paolo Calvano, il culto di San Nicola, i giochi e passatempi di una
volta, le poesie in vernacolo di Fernando D’Annunzio, il tutto condito da tante
fotografie, molte delle quali inedite, che rendono il libro, come del resto
tutti quelli che lo hanno preceduto, un piccolo cofanetto di memorie da
custodire e trasmettere alle generazioni future.
Lino
Spadaccini
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