Il tema dello smaltimento dei rifiuti negli edifici scolastici dovrebbe costituire una azione di primaria importanza, finalizzata alla costruzione di quella coscienza ecologista necessaria, oggi più che mai, per la
salvaguardia dell’ambiente.Nelle mense scolastiche della nostra città, invece, si adotta tutt’altra filosofia; quella dell’utilizzo delle stoviglie usa e getta, filosofia questa che oltre ad essere diseducativa presenta aspetti contestabili sotto il profilo della sicurezza (per esempio, eventuale rovesciamento più facile da realizzarsi) e di mantenimento dei cibi ( caldo, freddo) assicurate finora.
Certo, l’utilizzo delle stoviglie mono uso consente un risparmio al fruitore del servizio, ma per il Comune si traduce in un aggravio di costi per il loro smaltimenti in discarica o negli inceneritori.
Il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, parte IV “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 179 dispone che le pubbliche amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei rifiuti.
Quindi la riduzione dei rifiuti è un compito preciso del Comune. Per questo motivo l’UDC di Vasto invita la giunta comunale ad adottare atti amministrativi che obblighino le scuole e le eventuali imprese che gestiscono le mense scolastiche ad utilizzare stoviglie lavabili, e con eccezioni sporadiche e motivate, ad utilizzare stoviglie usa e getta biodegradabili.
Il presidente UDC Vasto
Roberto Laccetti
1 commento:
Quando si comincia a discutere di ecologia, non si finisce più. Poi quando si inizia con la "costruzione di quella coscienza ecologista", allora è proprio una marchetta politica.
Potrei trovare articoli dove si rovesciano gli assunti: i piatti normali devono essere lavati, quindi energia per le lavastoviglie elettriche, detergenti, lucidanti, anticalcare, lavaggio pavimenti e superfici delle lavanderie, altri detersivi, altra acqua, ecc. ecc.
Quindi anche i piatti lavabili inquinano e a far di conto, forse molto di più di quelli monouso.
E' chiaro che il costo, tra attrezzature, bolletta e personale, il servizio con piatti lavabili è, non di poco, ma nettamente superiore a quello dell'impiego del monouso.
E su chi ricadrà questo delta costo? Sulle famiglie naturalmente che, sono convinto, saranno felicissimi di costruire questa coscienza ecologista nei propri figli.
Spero che analoghe iniziative siano prese per le sagre e per le festicciole in casa.
Ho visto foto di sagre e feste paesane, dove le consumazioni erano servite esclusivamente in prodotti monouso. Probabilmente una sola sagra, con migliaia di persone, consuma più monouso delle scuole materne messe assieme.
Ma direi anche le festicciole in famiglia, o tra amici, dove 15, 20 persone si riuniscono per festeggiare, rigorosamente in monouso.
Ho visto foto di bei gruppetti di vastesi che su o sotto i trabocchi, pranzavano beatamente in monouso.
E gli esempi possono continuare.
Mo' tutti i problemi di inquinamento sono i piattini di plastica dei bambini?
Molto più semplice si dovrebbe dire che il piatto di plastica fa schifo, rovina il cibo e dà la sensazione che anche quello che mangi sia di plastica.
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