sabato 2 novembre 2013

Petrolizzazione dell'Abruzzo: SEL frena, dopo le aperture del PD

Da Alessandro Cianci coordinatore provinciale di SEL riceviamo e pubblichiamo:

Su “Il Centro” di giovedì 31 ottobre sono state riportate un’intervista ad Angelo Pollutri, Sindaco di Cupello ed una lettera dell’Onorevole Maria Amato (ambedue del PD, ndr) che, con motivazioni differenti, di fatto danno il personale via libera alla petrolizzazione dell’Abruzzo.
In particolare, il Sindaco di Cupello si avventura in un paragone – piuttosto incauto – con quanto avvenuto 50 anni fa, periodo durante il quale “i nostri
padri non ci pensarono due volte a sfruttare il metano” , palesando con tale affermazione un’arretratezza di pensiero non da poco.
Innanzitutto,  l’Italia del 1950 non è quella del 2013 e - sebbene il Sindaco Pollutri li accosti nel raffronto  - il Metano non è il Petrolio.
Pensare che il futuro passi per il petrolio e la petrolizzazione della nostra costa significa, inequivocabilmente , essere rimasti fermi, per l’appunto, a 50 anni fa.
Più articolata la posizione dell’Onorevole Amato che, senza specifiche competenze in materia, si avventura in discorsi legati allo sviluppo industriale.
Si ricorda, dunque, ai lettori che c’è praticamente unanimità tra gli esperti del settore circa il fatto che dal punto di vista economico la petrolizzazione dell’Abruzzo non porterà alcun beneficio netto ai cittadini.
La posizione dei due esponenti politici appare più vicina a quella promossa dal dott. Paolo Primavera, presidente di Confindustria, che, ad andar bene, persegue gli interessi di una piccola cerchia di imprenditori.
L’Onorevole Amato, con velato risentimento verso chi – tra cui il sottoscritto – le suggeriva di astenersi da analisi economiche quantomeno imprecise -  prosegue nella lettera chiedendosi se sia al pari legittimo per “un ingegnere occuparsi di sanità o un avvocato di politiche dello sviluppo”.
La risposta è elementare. Tutti possono parlare di tutto, ci mancherebbe. La democrazia fortunatamente è anche questo.
Diverso è parlare adeguatamente e con cognizione di un argomento. Se poi si vuole comunque sconfinare in altri campi va benissimo, soprattutto quando si ricoprono importanti incarichi politici. Tuttavia, si aumenta il rischio di dimostrare i propri – inevitabili -  limiti.
La petrolizzazione dell’Abruzzo rappresenterebbe un colpo durissimo per le nostre economie e non avrebbe alcun vantaggio tangibile per le industrie locali: si ricorda che a Gissi esiste una Turbogas che non ha evitato la chiusura delle aziende della zona, senza aggiungere che gli idrocarburi mettono costantemente a rischio il nostro ambiente e, quindi, la salute degli Abruzzesi.
Ci chiediamo quale sia, pertanto, la posizione ufficiale del PD, quella espressa in campagna elettorale o, piuttosto, quella espressa da Amato e Pollutri in questi giorni.
Abruzzo regione verde dell’Europa. Questa è la battaglia che porteremo avanti. Spero, come Sinistra Ecologia e Libertà, di poter portare avanti questa battaglia  insieme a tutto il PD. In caso contrario faremo senza, lo faremo assieme ai cittadini ed alle associazioni abruzzesi. Sicuramente non censureremo il nostro modo di pensare per calcoli politici.
Alessandro Cianci
Coordinatore provinciale 
Sinistra Ecologia e Libertà – federazione di Chieti.


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