Da Alessandro Cianci coordinatore provinciale di SEL riceviamo e pubblichiamo:
Su “Il Centro” di giovedì 31 ottobre sono state riportate
un’intervista ad Angelo Pollutri, Sindaco di Cupello ed una lettera
dell’Onorevole Maria Amato (ambedue del PD, ndr) che, con motivazioni differenti, di fatto danno il
personale via libera alla petrolizzazione dell’Abruzzo.
In particolare, il Sindaco di Cupello si avventura in un
paragone – piuttosto incauto – con quanto avvenuto 50 anni fa, periodo durante
il quale “i nostri
padri non ci pensarono
due volte a sfruttare il metano” , palesando con tale affermazione
un’arretratezza di pensiero non da poco.
Innanzitutto,
l’Italia del 1950 non è quella del 2013 e - sebbene il Sindaco Pollutri
li accosti nel raffronto - il Metano non
è il Petrolio.
Pensare che il futuro passi per il petrolio e la
petrolizzazione della nostra costa significa, inequivocabilmente , essere
rimasti fermi, per l’appunto, a 50 anni fa.
Più articolata la posizione dell’Onorevole Amato che, senza
specifiche competenze in materia, si avventura in discorsi legati allo sviluppo
industriale.
Si ricorda, dunque, ai lettori che c’è praticamente
unanimità tra gli esperti del settore circa il fatto che dal punto di vista
economico la petrolizzazione dell’Abruzzo non porterà alcun beneficio netto ai cittadini.
La posizione dei due esponenti politici appare più vicina a
quella promossa dal dott. Paolo Primavera, presidente di Confindustria, che, ad
andar bene, persegue gli interessi di una piccola cerchia di imprenditori.
L’Onorevole Amato, con velato risentimento verso chi – tra
cui il sottoscritto – le suggeriva di astenersi da analisi economiche
quantomeno imprecise - prosegue nella
lettera chiedendosi se sia al pari legittimo per “un ingegnere occuparsi di sanità o un avvocato di politiche dello
sviluppo”.
La risposta è elementare. Tutti possono parlare di tutto, ci
mancherebbe. La democrazia fortunatamente è anche questo.
Diverso è parlare adeguatamente e con cognizione di un
argomento. Se poi si vuole comunque sconfinare in altri campi va benissimo,
soprattutto quando si ricoprono importanti incarichi politici. Tuttavia, si
aumenta il rischio di dimostrare i propri – inevitabili - limiti.
La petrolizzazione dell’Abruzzo rappresenterebbe un colpo
durissimo per le nostre economie e non avrebbe alcun vantaggio tangibile per le
industrie locali: si ricorda che a Gissi esiste una Turbogas che non ha evitato
la chiusura delle aziende della zona, senza aggiungere che gli idrocarburi
mettono costantemente a rischio il nostro ambiente e, quindi, la salute degli
Abruzzesi.
Ci chiediamo quale sia, pertanto, la posizione ufficiale del
PD, quella espressa in campagna elettorale o, piuttosto, quella espressa da
Amato e Pollutri in questi giorni.
Abruzzo regione verde dell’Europa. Questa è la battaglia che
porteremo avanti. Spero, come Sinistra Ecologia e Libertà, di poter portare
avanti questa battaglia insieme a tutto
il PD. In caso contrario faremo senza, lo faremo assieme ai cittadini ed alle
associazioni abruzzesi. Sicuramente non censureremo il nostro modo di pensare
per calcoli politici.
Alessandro Cianci
Coordinatore provinciale
Sinistra Ecologia e Libertà –
federazione di Chieti.
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