"L’impianto di entrate e uscite di questo Comune va rivisto globalmente". Con la raccolta differenziata i costi invece che diminuire sono aumentati. "Tagliare i tanti rami secchi, si deve e si può".
Dal consigliere DAVIDE D'ALESSANDRO riceviamo e pubblichiamo
In attesa del voto di decadenza
sul senatore Berlusconi (tema che impegna da diversi mesi i parlamentari), c’è
un’altra decadenza che appassiona i consiglieri di minoranza e migliaia di
cittadini vastesi: la decadenza di Vasto. La nostra città ha intrapreso prima
di
altre una pericolosa parabola discendente, decade sotto gli occhi attoniti
di oltre quarantamila residenti, ma non
bastano le immagini degli esercizi commerciali che chiudono, dei
lavoratori rimasti a piedi, del centro storico che si spopola, delle strade che
si spappolano, ad allarmare l’Amministrazione Lapenna. Sembra volerci altro.
Eppure, la gestione del quotidiano non basta più, tassare, raccattare denari
per coprire i costi ingenti di una macchina comunale lenta e con ampie sacche
di inefficienza, non basta più. Persino il grido di dolore di chi è in attesa
della mannaia delle nuove tasse su case, servizi, rifiuti e quant’altro, sembra
restare inascoltato.
Ci avevano detto che i cittadini
vastesi, con la raccolta differenziata, avrebbero risparmiato. Non solo
lavorano ogni giorno per separare i rifiuti, ma gli aumenti, anno per anno, come
dimostrato dai consiglieri di minoranza, sono stati progressivi e implacabili.
La speranza è che l’Amministrazione Lapenna, per quanto di sua pertinenza, tenga
ai minimi e non porti ai massimi, i coefficienti relativi alle tasse in arrivo.
L’impianto di entrate e uscite di
questo Comune va rivisto globalmente. Non si può continuare, in un contesto
così drammatico, a chiedere sacrifici economici a cittadini in seria difficoltà,
vendendo servizi che non vi sono e, quando vi sono, non qualitativamente alti.
La revisione di spesa deve riguardare anche il Comune di Vasto. Tagliare tanti
rami secchi si deve e si può. Ai consiglieri di minoranza tocca l’impegno di vigilare
e di far sentire alta la voce dentro e fuori le sedi istituzionali per impedire,
dopo gli accanimenti del governo centrale, ulteriori accanimenti del governo
locale contro chi è stanco di pagare senza che gli venga restituito alcunché.
L’Amministrazione Lapenna non è certo responsabile della grande crisi economica
che investe l’intero Paese, ma può contribuire, se non opera con estrema
attenzione, ad assestare, all’intera città, il definitivo colpo di grazia.
Davide D’Alessandro
Consigliere Comunale indipendente
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