Grazie all’interessamento del parroco Don Antonio Bevilacqua e dell’arch. FP D’Adamo (progetto e direzione lavori), ed alla generosità dei parrocchiani
Il parroco don Antonio Bevilacqua |
di Lino Spadaccini
Mons.
Bruno Forte ha presieduto la cerimonia di riconsacrazione dell’antica chiesa
tratturale di San Lorenzo Martire.
Un
avvenimento che rimarrà negli annali di storia vastese quello di oggi
pomeriggio, che ha visto la riapertura al culto della storica cappella rurale,
per tantissimi anni caduto nel più assoluto abbandono, con il tetto
parzialmente crollato e le mura pericolanti.
Grazie
all’interessamento del parroco Don Antonio Bevilacqua e dell’arch.
Francescopaolo D’Adamo, che ha curato il progetto e la direzione lavori, ed
alla generosità dei parrocchiani, la chiesa è stata restaurata e aperta al
culto dopo poco più di due anni dall’approvazione del progetto, non senza
difficoltà e imprevisti di ogni genere.
L’antica
chiesa venne edificata nel 1786, come ricorda la
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lapide originaria murata sulla
parete di sinistra della cappella, per volere del Barone Giuseppe Tambelli,
primogenito di 19 figli (primato tuttora esistente mai raggiunto da alcuna
coppia vastese), dei coniugi Francescantonio e Grazia Felicia Del Greco.,
Don
Antonio Bevilacqua, nel breve discorso di saluto al Vescovo, ha sottolineato
l’importanza della riapertura al culto di questa antica e bella chiesa
tratturale dedicata a San Lorenzo Martire e alla devozione della Madonna della
Salette, “diventata lungo la strada
tratturale uno dei punti di riferimento spirituali per i tanti che percorrevano
questa autostrada del passato con le loro merci e la loro mercanzie”.
“Gioisce la nostra comunità lorenzese”,
ha sottolineato ancora il parroco, “per
un fatto molto importante della nostra storia locale che è tornata a vivere ed
a riappropriarsi, come testimonianza autentica, di un passato molto importante
e un insegnamento di vita soprattutto per le nuove generazioni per un cammino
di fede di autenticità umana e cristiana, che certamente fa onore e ci da forza
per procedere nella giusta direzione di vita personale e sociale. Questo tempio
continua ad essere punto di costante riferimento per tutto il territorio
lorenzese, come lo è stato per il passato, almeno fino al 1954, anno
dell’inizio della costruzione della nuova chiesa parrocchiale così grande e
imponente per poter raccogliere oggi nella preghiera e nella fede cristiana
tutto l’ampio territorio lorenzese con i suoi numerosi abitanti, per una
crescita in positivo in prospettiva di un futuro migliore per tutti”.
Molte
le persone che non sono volute mancare all’appuntamento e tanti anche i preti
che si sono stretti intorno a Don Antonio Bevilacqua, tra i quali ricordiamo
Don Mario Pagan, per tanti anni alla guida della parrocchia.
Al
termine della cerimonia di riconsacrazione della chiesa, si è formata la
processione verso la nuova chiesa, con le statue di Santa Maria della Salette e
di San Lorenzo Martire. A seguire la celebrazione solenne
della Santa Messa Giubilare del parroco Don Antonio Bevilacqua, in occasione
dei suoi 50 anni di sacerdozio.
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