mercoledì 19 giugno 2013

Palazzo della Penna: settembre 1950 il ministro Spataro inaugura l'Orfanotrofio Genova Rulli


gruppo orfane metà anni '50
Inaugurazione, 1950: gli ospiti  d'onore,  Spataro al centro
terza puntata 
di LINO SPADACCCINI
L’Orfanotrofio intitolato ai fratelli Alfonso e Luigi Genova Rulli, iniziò l’attività nell’aprile del 1944, presso la Casa delle Figlie della Croce in Via Lago (oggi non più esistente a causa della frana del 1956), ed era strutturata come semiconvitto per orfane.
In realtà, anche se inaugurato alla presenza delle autorità civili e religiose, nei primi mesi di vita dell’Orfanotrofio c’era solo il nome, dato che le nove orfanelle vennero affidate dal vecchio Consiglio di Amministrazione alle Suore della Croce nell’ottobre 1944. In quel periodo,
con l’Italia ancora la guerra, le orfanelle venivano assistite soltanto di giorno, in quanto l’edificio era stato precedentemente requisito e era ancora occupato dalle truppe inglesi. La sede dell’ente, il Palazzo della Penna, anch’esso era stato requisito e veniva ancora usato per le esercitazioni dalle truppe alleate.
Molte furono le polemiche che accompagnarono gli esordi della nobili istituzione, tanto da costringere allo scioglimento del Consiglio “per l’amministrazione non tenuta in armonia alle disposizioni di legge, per il cattivo funzionamento dell’ente, e per la controversa questione del bestiame”, ed alla successiva nomina di un commissario prefettizio, dapprima l’avv. Scardapane, successivamente l’avv. Silvio Ciccarone, il dott. De Furia, ed infine Giulio Cardone.
In una dura lettera, pubblicata sulle colonne del periodico Histonium, il canonico don Vincenzo Pomponio, allora membro del Consiglio, in merito alla questione del bestiame, scriveva: “…Non credo che essa potesse legalmente dare diritto ad un drastico scioglimento, se vero che solo due su sette membri del Consiglio sarebbero stati impossibilitati a continuare la carica. Bastava, per non onerare l’Ente delle spese di gestione straordinaria, sostituire temporaneamente i due membri suddetti”, ed ancora, “D’altra parte va anche tenuto presente, che, in verità, essa questione del 1945 non poteva riguardare nessuno dei membri del Consiglio in particolare in seno ad esso non v’erano più utili gestori del Seminario di Vasto, che già aveva da alcuni mesi preso possesso dei beni di sua proprietà. E non potevano infine dirsi arbitrari la nostra prudente riserva circa la questione bestiame e l’accantonamento delle rendite relative agli animali, se lo stesso Commissario Cardone, dopo un sequestro giudiziario di essi ottenuto nel Settembre del 1945 ed una citazione fatta subito seguire, dovè nel Marzo dell’anno successivo ripiegare le vele ed accordarsi con il Seminario, cui riconobbe il diritto della proprietà di più che metà degli animali tutti, e quindi delle loro rendite. Risultato che certo si sarebbe potuto ugualmente conseguire in via bonaria, e senza aggravare l’Opera pia da lui amministrata di ingenti spese giudiziali, tra le quali alcune decine di migliaia di lire pagate al sequestratario del bestiame, che era – guarda caso – proprio il Commissario Cardone”.
Tralasciando le ulteriori polemiche e le risposte del diretto interessato sulla stampa locale, facciamo un passo in avanti di qualche anno, fino all’inaugurazione dell’Orfanotrofio, avvenuta nel Palazzo della Penna il 30 settembre 1950, alla presenza del Ministro Giuseppe Spataro e del Sottosegretario alle Finanze, Ferdinando Casardi.
Dopo la visita ufficiale allo stabilimento della SALTO, del Comm. Carlo Boselli, i due illustri politici si spostarono verso la spianata della Penna per inaugurare la nuova sede dell’Orfanotrofio. Ad accogliere Spataro e Casardi c’erano il prof. Giulio Cardone, Commissario prefettizio dell’Orfanotrofio, il sindaco Florindo Ritucci Chinni, le Suore della Croce, con la superiore la rev.da madre Albina Aurelia, la madre Provinciale e la Superiora della Casa Generale di Roma; ed ancora Giuseppe Perrozzi e la moglie Lucia Borghi, la sig.ra Michelina Cinquina, l’avv. Antonio Fanghella, Padre Ambrosio e Padre Pio da Ateleta del Convento dell’Incoronata, il Prefetto Ottaviano, il Presidente dei Combattenti e Reduci, Corradino Panerai, Don Romeo Rucci, Alfonso e Filoteo Ricci e numerosi altri illustri personaggi, oltre alla comitiva degli invitati della SALTO.
Nel cortile interno della provvidenziale istituzione dei baroni Genova Rulli”, si leggeva sulle colonne dell’Histonium, “le orfane istruite dalla passione di Suor Alessandra si sono esibite in un ingenuo riuscito programma accademico, che è stato più volte applaudito dagli eccezionali visitatori. All’orchestra il m.o Antonio Zaccardi e il prof. Lino Fuggetta, che hanno accompagnato con la loro valentia la bravura delle minuscole attrici”.
Una giornata davvero speciale, non solo per la nobile istituzione, ma anche per le tante ragazze sfortunate, accolte con amore e affetto dalle Suore della Croce, che almeno per un giorno hanno avuto la giusta attenzione.
Il primo piano dell’edificio era composto da ampie aule scolastiche, da un locale per attività del ricamo e cucito, da dormitori con relativi servizi igienici, da un locale adibito ad infermeria e da un alloggio per le suore. Al pian terreno c’erano i locali adibiti a cucina, la dispensa, il refettorio ed un salone per l’accoglienza dei visitatori.
Con il passare degli anni, con l’invecchiamento della struttura e, soprattutto, per il dissesto idro-geologico, l’edificio fu dichiarato inabitabile e l’attività dell’ente venne trasferita presso la sede dell’Istituto delle Figlie della Croce in Via Madonna dell’Asilo.
Nel 2001, il consiglio comunale di Vasto, deliberò di sopprimere l’ente passando ai Servizi Sociali del Comune le attività e la proprietà dell’ente. Il dottor Francesco Del Prete, in quel periodo presidente dell’ente, ricorse al Tribunale Amministrativo Regionale contro la delibera comunale, ottenendo il riconoscimento dell’orfanotrofio in ente morale autonomo, e condannando il Comune di Vasto a pagare le spese processuali.
Il mutare degli indirizzi legislativi, delle necessità e degli orientamenti pedagogici, hanno portato a trasformare l’Istituto in Casa di accoglienza, nella nuova e moderna sede costruita in località Incoronata, inaugurata il 21 giugno 2002.

Lino Spadaccini


30 sett. 1950 inaugurazione

inaugurazione, Spataro


fine anni '60

gruppo 1952
 
settembre 1950 recita,  inaugurazione

ricamo, primi anni '50

visita parenti, fine anni '50













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