Da IVO menna riceviamo e pubblichiamo
Il PD DI VASTO NULLA HA CAPITO DEL VOTO E DEI
RISULTATI ELETTORALI. MENTRE E' EVIDENTE CHE SI VOTERA’ DI NUOVO E PRESTISSIMO E
CHE TUTTO PARE INGOVERNABILE
Ho cercato di partecipare sabato 9 marzo 2013
ad una riunione del PD per una prima analisi del voto dopo i risultati
elettorali che hanno visto a Vasto, sia alla camera dei deputati che al senato
della repubblica il M5S come primo partito. Una occasione per comprendere
quello che è stato, ritengo, un vero terremoto politico sociale e culturale che
ha attraversato l’Italia dopo il risultato elettorale. Una riunione
particolarmente importante per Vasto che dal giugno 2006 viene
ininterrottamente amministrata da una coalizione di centro sinistra
(PD,SEL,RIF,COM, ITALIA DEI VALORI, SOCIALISTI), e di quali riflessi il nuovo
scenario dovrà prefigurare, e di quali nuovi rapporti si creeranno tra le forze
politiche. Una partecipazione personale
che ho dovuto interrompere dopo i primi 5 interventi di esponenti PD, seguiti
dalla relazione del giovane turco PD Del Casale e altri. Confesso che il
linguaggio, l’esposizione dei ragionamenti, i temi affrontati, l’esiguo numero
dei militanti presenti, la spocchia, la miseria delle argomentazioni oltre
che una certa arroganza hanno
rivelato una profonda incapacità di comprendere il trauma politico inferto
dal M5S al PD e soprattutto di non comprendere quanto questo partito(?) sia
lontano dalla gente, dai suoi problemi, dalle sue richieste e sensibilità; di
quale serio segnale sia arrivato dal voto contro i partiti tradizionali, contro
gli apparati e le oligarchie - (fine di
Casini UDC, fine di FINI, fine di INGROIA CON Rivoluzione civile, fine di Di
Pietro, e del PCDI) -. Un campanello
d’allarme verso il PD di Bersani e del suo
gruppo dirigente il quale dimostra ancora una volta, dopo l’appoggio dato al
governo neoliberista di Monti una totale incapacità di analisi e di ascolto. Di
quanto settarismo si annidi tra i dirigenti locali, che invece di aprire porte
e finestre di questa eterogenea composizione
per arricchire di contenuti con proposte di analisi politiche, le chiude
addirittura, negando la parola al
sottoscritto che pure vanta una presenza politica in città. E’ risuonata
spesso la parola “democrazia” nei vari interventi, ma dopo averla chiesta, la
parola, viene negata perchè “non iscritto”. Ma sorvoliamo!
La prima delle regole di un gruppo dirigente quando si
perdono le elezioni è quella delle dimissioni. E questo non è avvenuto.
La memoria e la storia fanno difetto anche a Vasto. Vorrei
sottolineare come questa sconfitta venga
da molto lontano. Riprendere una analisi lezione, che spesso ho ricordato, di
Enrico Berlinguer nella intervista rilasciata nel 1981 al giornalista Eugenio
Scalfari in cui “I partiti di
oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata
conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali,
programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono
interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque
senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure
distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura
organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più
organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e
l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna
con un "boss" e dei "sotto-boss".” E continua “I
partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal
governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche,
le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV , alcuni grandi
giornali. Insomma, tutto è già lottizzato
e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico.
Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali
dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione
dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica.
Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura
vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data,
un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di
laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito
che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti
dovuti.”
Il
PD, quindi, viene sconfitto dalla mai risolta Questione Morale!E da qui che si doveva ripartire!. Gli scandali
stanno li’a dimostrarlo: (Cooperative rosse, Banca MPS, Unipol, sistema Penati,
intreccio politica e affari. Fine ingloriosa del centro sinistra regionale con
arresti del governatore Del Turco e tutti
quei transfughi socialisti passati al PD
(Quarta e Cesaroni, Lusi amministratore PD della Margherita) nell’ambito
della inchiesta sulla sanità dove (80% del bilancio regionale diventava
l’appetito dei soldi pubblici e tangenti) e arresti di altri autorevoli esponenti che continuano ancora a navigare nell’ombra e dettare la
linea ai nostri nuovi condottieri vastesi. Ma andiamo alla polpa delle mancate
risposte nella seduta di questa assemblea:
1)ancora non siamo riusciti a capire dal PD
se intende tra gli impegni prioritari l’abolizione del finanziamento pubblico
ai partiti.
2)dove si trovano le soluzioni o risposte
alla devastante crisi del mondo del lavoro.?
3)E’ vero o no che la crisi sociale sta
devastando e lacerando un tessuto umano e civile del paese?
4)E’ vero o no che il PD, che doveva
rappresentare il legame tra il disagio sociale (precariato, cococo,
disoccupazione giovanile, mondo del lavoro) è venuto meno perdendo così la
rappresentanza di questi strati sociali? Nella crisi delle nostre aree
industriali il PD non una parola ha pronunziato!
5)E’ vero o no che sull’art. 18 dello Statuto
dei lavoratori ha favorito la sua abrogazione in contraddizione con i suoi
alleati SEL E RIF. COM?
6)E’ vero o no che sui temi della
riconversione ecologica, investimenti sulla cultura, istruzione, riconversione
urbanistica, risanamento dei territorio dopo inquinamento e cementificazione,
nulla ha detto e nulla ha fatto per inserirli nel decreto sviluppo di Monti?
Anzi il PD ha votato a favore delle trivellazioni per infestare di petrolio il
Parco nazionale della Costa Teatina.
7)E’ vero o no che sulle pensioni delle
fasce deboli della popolazione è stato silente? Cosi’ come su pensioni d’oro e
privilegi vari dei manager pubblici e privati ha osservato la regola del
silenzio monacale?
8)E’ vero o no che sulla dittatura imposta
dall’Europa dei vincoli di bilancio i quali hanno come conseguenza crisi
economica, recessione, disoccupazione, sofferenza sociale, nuova emigrazione,
nuove povertà, austerità e impoverimento generale, con massacri sociali di
proporzioni vaste come la situazione greca si e’ dichiarato favorevole al
governo tecnico di Monti, e che lo stesso Monti ha pagato elettoralmente?
9)E’ vero o no che ci è voluta la Magistratura per
scoperchiare scandali, malaffare, corruzione, rimborsi elettorali, e altre
porcherie del genere supplendo alla debolezza dei ceti politici tutti
accomunati a reggere il loro potere di casta?
10)E’ vero o no che il PD ha sempre avuto
un atteggiamento di insofferenza verso le battaglie dei Movimenti su Acqua,
Tav, Spese Militari, riconversione industriale, riconversione ecologica e che
infine i movimenti hanno votato M5S?
11) E’ vero o no che dalle elezioni è
venuto il seguente verdetto: il 25% di astensione e il 25% dato al M5S? Oltre
il 50% dell’elettorato non vede più nella politica la guida del Paese. Non e’
rilevante questo dato ai fini di una discussione politica?
11) Su questi temi l’assemblea di Vasto
avrebbe dovuto interrogarsi e iniziare un nuovo percorso politico per
avvicinarsi ad una cittadinanza delusa e senza speranza. Questo non è stato.
Chiudo con la famosa invettiva di Dante
Alighieri del Canto Sesto per ricordare a tutti che il Paese è senza guida e i
pericoli si addensano forti: “ Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza
nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello!”
Vasto 10/marzo 2013 Ivo Menna Ambientalista
storico Lista La Nuova
Terra
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