DALLA CASMEZ-FORMEZ ARRIVANO I PRIMI 5.000 VOLUMI. Su pressione del direttore Alfonso Filippini, i dirigenti centrali abbandonarono
l’idea di far continuare a utilizzare la Biblioteca Rossetti
come fulcro delle attività e accettarono l’idea di dotare il Centro Servizi
Culturali ISES di una ”propria” biblioteca, ben organizzata, dinamica e
moderna, capace di fornire adeguate risposte all’utenza. Ad inizio anno la Cassa per il Mezzogiorno
inviò un primo nucleo librario di 5.000 volumi, una dotazione essenziale scelta
sulla base di indicazioni di Paolo Terni (un esperto di settore che aveva già
pubblicato all’epoca Guida alla
formazione di una biblioteca pubblica e privata). Oltre alle
enciclopedie, comprendeva collane e
libri pubblicati negli ultimi anni, tra cui molti saggi di “intellettuali di
sinistra”.
Anche nell'estate '70 l'ISES ha offerto ai bagnanti il servizio Prestiti a Vasto Marina. |
“Sistemati tutti i libri, la biblioteca è stata
aperta al pubblico”. Per farla conoscere, oltre alla tradizionale pubblicità, è
stata organizzata una serie di iniziative “presso la biblioteca stessa”, Come la Mostra del buon giocattolo, presentazione
libri, incontri di poesia contemporanea, un ciclo di proiezioni di film per
ragazzi e tanto altro ancora. E’ stata anche ampliata l’offerta della
emeroteca.
I NUOVI LINGUAGGI: “INCONTRO CON LA GRAFICA ”. Per arricchire l‘offerta
culturale, l’ISES pensò di organizzare incontri sui nuovi linguaggi si concentrò sulla “Grafica come mezzo di
comunicazione che sta assumendo un ruolo primario nella vita contemporanea”. Il
progetto sviluppato in collaborazione con la Scuola del Libro e l’Istituto d’Arte di Urbino
(città natale del direttore Filippinj), prevedeva come utenza privilegiata
allievi e docenti della Scuola d’Arte di Vasto e di Lanciano. A maggio si aprì la
mostra nel salone sottostante la
biblioteca e si organizzarono quattro conferenze con relatori esterni per meglio
comprendere questo nuovo linguaggio.
Ci fu molta partecipazione. “All’insegna della grafica, gemellaggio Abruzzo Urbino”, titolava Il Resto del Carlino del 29 maggio 1970.
L'inaugurazione della mostra: riconoscibile in fondo il Sindaco Silvio Ciccarone |
Ci fu molta partecipazione. “All’insegna della grafica, gemellaggio Abruzzo Urbino”, titolava Il Resto del Carlino del 29 maggio 1970.
MUSICA: SCATTA L’INTERESSE DEI GIOVANI. Ad aprile venne realizzata l’iniziativa “Incontro con la Musica contemporanea” che
consisteva in due conversazioni e un concerto tenuti da due giovani che
formavano un piccolo complesso jazz.
Il largo consenso fece subito ipotizzare
una successiva iniziativa a dicembre sulla Musica Pop. Si organizzarono due
serate. La prima al Supercinema il concerto di “un complesso di rock
progressivo che suonava musica originale”, a cui parteciparono oltre 300
giovani. La seconda al Centro con la
proiezione di “Roma Pop ‘70” con musiche di Jimi Hendrix ed altri, e successivo
dibattito anche con i musicisti delle sera precedente. Grande successo.
Salone ISES: una delle prime niziative musicali, 1970 |
L’esperienza fu determinante anche per il taglio da
dare agli acquisti di dischi per la discoteca del Centro.
IL LAVORO CON I RAGAZZI. Alla riapertura delle
scuole furono avviate una serie di iniziative per i ragazzi. Tra queste i
“gruppi di lavoro sui libri di testo”,
esame approfondito di un argomento come riportato nel libro di testo e
su altri libri o enciclopedie. E poi i “gruppi di lavoro sui Fumetti”, che
hanno analizzato il fenomeno e studiato “uno dei più interessanti linguaggi del
nostro tempo”. L’iniziativa si è conclusa con una mostra.
ATTIVITA’ NEL COMPRENSORIO: LE PRIME DIFFICOLTA’. Nel primo semestre dell’anno furono organizzate alcune proiezioni di film
a 16 mm
a Castiglione M.M. e S. Buono, ma gli operatori cominciarono a discutere sulla
“reale possibilità e opportunità di un lavoro di tipo comprensoriale”. Per questioni di bilancio e di personale fu
deciso di sospendere temporaneamente le attività nel comprensorio a partire da
luglio’70. Ma poi verranno riprese negli anni successivi.
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