lunedì 18 marzo 2013

Agenzia per la Promozione Culturale (4/8):NEL1970 FINALMENTE L’ISES AVVIA LA “SUA“ BIBLIOTECA

SI ARRICCHISCE L'OFFERTA CULTURALE DELLA CITTA'. LA SEDE DI VIA  SAN MICHELE COMINCIA AD ESSERE FREQUENTATA DA MIGLIAIA DI GIOVANI E ADULTI. MOLTE LE INIZIATIVE.

Uno dei primi manifesti  "artigianali"
per pubblicizzare le novità librarie
 di Nicola D'Adamo

DALLA CASMEZ-FORMEZ ARRIVANO I PRIMI 5.000 VOLUMI. Su pressione del direttore Alfonso Filippini, i dirigenti centrali abbandonarono l’idea di far continuare a utilizzare la Biblioteca Rossetti come fulcro delle attività e accettarono l’idea di dotare il Centro Servizi Culturali ISES di una ”propria” biblioteca, ben organizzata, dinamica e moderna, capace di fornire adeguate risposte all’utenza. Ad inizio anno la Cassa per il Mezzogiorno inviò un primo nucleo librario di 5.000 volumi, una dotazione essenziale scelta sulla base di indicazioni di Paolo Terni (un esperto di settore che aveva già pubblicato all’epoca Guida alla formazione di una biblioteca pubblica e privata). Oltre alle enciclopedie,  comprendeva collane e libri pubblicati negli ultimi anni, tra cui molti saggi di “intellettuali di sinistra”.
Anche nell'estate '70 l'ISES ha offerto
ai bagnanti il servizio Prestiti
a Vasto Marina.
Filippini con l’aiuto delle collaboratrici Anna Paparcone e Luisa Costa, passarono interi mesi a catalogare i volumi Casmez_Formez e gli altri volumi ricevuti dalla Biblioteca Rossetti per il nucleo della “Sezione Ragazzi”.
“Sistemati tutti i libri, la biblioteca è stata aperta al pubblico”. Per farla conoscere, oltre alla tradizionale pubblicità, è stata organizzata una serie di iniziative “presso la biblioteca stessa”, Come la Mostra del buon giocattolo, presentazione libri, incontri di poesia contemporanea, un ciclo di proiezioni di film per ragazzi e tanto altro ancora. E’ stata anche ampliata l’offerta della emeroteca.

I NUOVI LINGUAGGI: “INCONTRO CON LA GRAFICA”. Per arricchire l‘offerta culturale, l’ISES pensò di organizzare incontri sui nuovi linguaggi si   concentrò sulla “Grafica come mezzo di comunicazione che sta assumendo un ruolo primario nella vita contemporanea”. Il progetto sviluppato in collaborazione con la Scuola del Libro e l’Istituto d’Arte di Urbino (città natale del direttore Filippinj), prevedeva come utenza privilegiata allievi e docenti della Scuola d’Arte di Vasto e di Lanciano. A maggio si aprì la mostra  nel salone sottostante la biblioteca e si organizzarono quattro conferenze con relatori esterni per meglio comprendere questo nuovo linguaggio. 

L'inaugurazione della mostra: riconoscibile in fondo il
Sindaco Silvio Ciccarone



Ci fu molta partecipazione. “All’insegna della grafica, gemellaggio Abruzzo Urbino”,  titolava Il Resto del Carlino del 29 maggio 1970.

RASSEGNA DEL MANIFESTO INTERNAZIONALE. Sullo stesso filone l’ISES organizzò a novembre presso il Centro  la Rassegna del Manifesto Internazionale, aggiungendo che il manifesto non era “da vedere solo come messaggio visivo in funzioni reclamistiche, ma come elemento decorativo, mezzo di comunicazione artistica, testimonianza di prese di posizione”. Anche in questo caso furono organizzati dibattiti sull’argomento.  “La Rassegna ha registrato un forte afflusso di pubblico”.


MUSICA: SCATTA L’INTERESSE DEI GIOVANI. Ad aprile venne realizzata l’iniziativa “Incontro con la Musica contemporanea” che consisteva in due conversazioni e un concerto tenuti da due giovani che formavano un piccolo complesso jazz. 
Salone ISES:  una delle prime niziative musicali, 1970
Il largo consenso fece subito ipotizzare una successiva iniziativa a dicembre sulla Musica Pop. Si organizzarono due serate. La prima al Supercinema il concerto di “un complesso di rock progressivo che suonava musica originale”, a cui parteciparono oltre 300 giovani. La seconda al Centro  con la proiezione di “Roma Pop ‘70” con musiche di Jimi Hendrix ed altri, e successivo dibattito anche con i musicisti delle sera precedente. Grande successo.
L’esperienza fu determinante anche per il taglio da dare agli acquisti di dischi per la discoteca del Centro.

IL LAVORO CON I RAGAZZI. Alla riapertura delle scuole furono avviate una serie di iniziative per i ragazzi. Tra queste i “gruppi di lavoro sui libri di testo”,  esame approfondito di un argomento come riportato nel libro di testo e su altri libri o enciclopedie. E poi i “gruppi di lavoro sui Fumetti”, che hanno analizzato il fenomeno e studiato “uno dei più interessanti linguaggi del nostro tempo”. L’iniziativa si è conclusa con una mostra.

ATTIVITA’ NEL COMPRENSORIO: LE PRIME DIFFICOLTA’. Nel primo semestre dell’anno furono organizzate alcune proiezioni di film a 16 mm a Castiglione M.M. e S. Buono, ma gli operatori cominciarono a discutere sulla “reale possibilità e opportunità di un lavoro di tipo comprensoriale”. Per  questioni di bilancio e di personale fu deciso di sospendere temporaneamente le attività nel comprensorio a partire da luglio’70. Ma poi verranno riprese negli anni successivi.

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