Otto puntate
-------------------------------------------------
Ricostruzione storica dei primi anni dell'ISES. Una istituzione che ha avuto un ruolo fondamentale all'inizio dello sviluppo socio-economico del Vastese
di Nicola D'Adamo
Da quasi 50 anni opera a Vasto l’Agenzia per la Promozione Culturale
con sede in via Michetti. Una Istituzione importante per il territorio,
specialmente se si considera che al suo arrivo nel 1967 pochissime erano le iniziative destinate alla
crescita culturale e che dal mondo
esterno in rapida trasformazione arrivavano nel Vastese solo echi lontani.
Erano gli anni della prima industrializzazione con l’avvio della SIV (1962) e della Magneti Marelli (1972), l’inizio della trasformazione della società da agricola a società industriale. Su questo terreno fertile il Centro Servizi Culturali ISES (come si chiamava allora) ha facilmente potuto attivare innovativi programmi culturali che, dopo le difficoltà dell’inizio, hanno dato grandi risultati sul piano della crescita culturale di tutto il comprensorio.In queste pagine vogliamo ricostruire la storia di questa importante istituzione cittadina concentrandoci sui primi anni del difficile avvio, quando, come si diceva, c’era l’effettiva necessità di dare una svolta culturale alla città. Nel tempo l’ente ha assunto diversi nomi: avviato nel 1967 come ISES (ente di diritto pubblico), nel 1978 è divenuto Centro Servizi Culturali della Regione Abruzzo (con Legge regionale n.35) , e più recentemente ha assunto il nome di Agenzia per la Promozione Culturale, sempre regionale.
I PRIMI MESI
Alfonso Filippini Direttore Centro Servizi Culturali |
Per avviare il Centro Servizi Culturali ISES a Vasto nel 1967 arrivò Alfonso Filippini, che aveva già avviato i centri di Ragusa, Siracusa e Gela in Sicilia, Isernia e Campobasso in Molise.
Nel primo Programma di Lavoro si legge che “Dal 1° aprile 1967 la Cassa per il Mezzogiorno ha affidato all’ISES l’incarico di istituire un Centro Comunitario, meglio definito come Centro di Servizi Culturali, nella città d Vasto. Il Centro ha carattere comprensoriale”, vale a dire con competenza su tutti i comuni del Vastese. Tanto che nei primi tempi, avendo il progetto iniziale obiettivi molto ambiziosi, vennero ipotizzate tre aree di intervento: i 29 comuni del Vastese vennero divisi in 3 “sub-comprensori” di Vasto, di Gissi, di Castiglione M.M. Nella convenzione con la Cassa del Mezzogiorno veniva anche fissata la mission del Centro che doveva “imperniare” la sua attività di promozione e animazione culturale “intorno a “moderni servizi di biblioteche locali (già esistenti, ndr) ed alla scuola”. Il lavoro dei primi anni fu impostato su questi due obiettivi.
LA PRIMA SEDE: UN APPARTAMENTO IN CORSO NUOVA ITALIA. I primi mesi di attività del 1967 furono dedicati in buona parte a risolvere i problemi organizzativi e conoscere l’ambiente.
Corso Nuova Italia, primi anni '60 |
L’ISES trovò ospitalità in un appartamento del palazzo “Monti” in Corso Nuova Italia 36, ma dopo sei mesi non ancora riceveva “gli arredi per l’ufficio e le attrezzature per l’attività”.Gli operatori però iniziarono con “uno studio preliminare d’ambiente”, che senza “pretese scientifiche” diede la possibilità di venire a contatto con la realtà locale, di fare un’analisi di alcuni caratteri socio-demografici, economici e culturali” relativi al comprensorio di intervento. Il resto del tempo fu dedicato ai rapporti con le autorità e i rappresentanti del territorio per illustrare le finalità del nuovo centro.
CONTINUA DOMANI
IL '68 A VASTO
Nessun commento:
Posta un commento