mercoledì 13 marzo 2013

Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo (1/8): IL DIFFICILE AVVIO


Otto puntate  
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Ricostruzione storica dei primi anni dell'ISES. Una istituzione che ha avuto un ruolo fondamentale all'inizio dello sviluppo socio-economico del Vastese

di Nicola D'Adamo

Da quasi 50 anni opera a Vasto l’Agenzia per la Promozione Culturale con sede in via Michetti. Una Istituzione importante per il territorio, specialmente se si considera che al suo arrivo nel 1967  pochissime erano le iniziative destinate alla crescita culturale e che dal  mondo esterno in rapida trasformazione arrivavano nel Vastese solo echi lontani.
Erano gli anni della prima industrializzazione con l’avvio della SIV (1962) e della Magneti Marelli (1972), l’inizio della trasformazione della società da agricola a società industriale. Su questo terreno fertile il Centro Servizi Culturali ISES (come si chiamava allora) ha facilmente potuto attivare innovativi programmi culturali che, dopo le difficoltà dell’inizio, hanno dato grandi risultati sul piano della crescita culturale di tutto il comprensorio.

In queste pagine vogliamo ricostruire la storia di questa importante istituzione cittadina concentrandoci sui primi anni del difficile avvio, quando, come si diceva, c’era l’effettiva necessità di dare una svolta culturale alla città. Nel tempo l’ente ha assunto diversi nomi: avviato nel 1967 come ISES (ente di diritto pubblico), nel 1978 è divenuto Centro Servizi Culturali della Regione Abruzzo (con Legge regionale n.35) , e più recentemente ha assunto il nome di Agenzia per la Promozione Culturale, sempre regionale.


I PRIMI MESI

LA NASCITA DELL’ISES IN ITALIA . Partiamo da lontano. La nascita dell’ISES ha radici profonde. Nel’immediato dopoguerra in Italia fu istituito il comitato UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Agency) che aveva il compito di dare aiuti alla popolazione e favorire la ricostruzione. Nel 1946 fu costituito il comitato UNRRA Casas con lo specifico compito di edificazione di nuovi quartieri con un innovativo approccio “tecnico-sociologico”. La nuova filosofia voleva che nelle zone di nuova espansione urbanistica venissero anche realizzati edifici da adibire a “centro comunitario”, luogo d’incontro sociale e culturale. Nel 1963 il comitato UNRRA Casas fu soppresso e sostituito da un nuovo ente di diritto pubblico, l’ISES (Istituto per lo sviluppo dell’Edilizia Sociale). La filosofia di intervenire sul sociale fu sposata appieno da Giulio Pastore, fondatore della CISL, allora ministro per il Mezzogiorno e le zone depresse. Fu così che l’ISES, con il sostegno dell’illuminato ministro, alla sua attività nell’edilizia popolare, affiancò anche quella culturale con la creazione e la gestione di ben 45 Centri Culturali ISES sparsi in maggioranza nel centro sud che operavano ”in convenzione” con la Cassa del Mezzogiorno. (Convenzione significa che i programmi erano totalmente finanziati dalla Casmez). Nel 1973 l’ISES fu sciolto e i suoi Centri Servizi Culturali passarono alla Regione.

L’AVVIO DEL CENTRO SERVIZI CULTURALI ISES A VASTO.
Alfonso Filippini Direttore
Centro Servizi  Culturali
Per avviare il Centro Servizi Culturali ISES a Vasto nel 1967 arrivò Alfonso Filippini, che aveva già avviato i centri di Ragusa, Siracusa e Gela in Sicilia, Isernia e Campobasso in Molise.
Nel primo Programma di Lavoro si legge che “Dal 1° aprile 1967 la Cassa per il Mezzogiorno ha affidato all’ISES l’incarico di istituire un Centro Comunitario, meglio definito come Centro di Servizi Culturali, nella città d Vasto. Il Centro ha carattere comprensoriale”, vale a dire con competenza su tutti i comuni del Vastese. Tanto che nei primi tempi, avendo il progetto iniziale obiettivi molto ambiziosi, vennero ipotizzate tre aree di intervento: i 29 comuni del Vastese vennero divisi in 3 “sub-comprensori” di Vasto, di Gissi, di Castiglione M.M. Nella convenzione con la Cassa del Mezzogiorno veniva anche fissata la mission del Centro che doveva “imperniare” la sua attività di promozione e animazione culturale “intorno a “moderni servizi di biblioteche locali (già esistenti, ndr) ed alla scuola”. Il lavoro dei primi anni fu impostato su questi due obiettivi.

LA PRIMA SEDE: UN APPARTAMENTO IN CORSO NUOVA ITALIA. I primi mesi di attività del 1967 furono dedicati in buona parte a risolvere i problemi organizzativi e conoscere l’ambiente. 
Corso Nuova Italia, primi anni '60
L’ISES trovò ospitalità in un appartamento del palazzo “Monti” in Corso Nuova Italia 36, ma dopo sei mesi non ancora riceveva “gli arredi per l’ufficio e le attrezzature per l’attività”.Gli operatori però iniziarono con “uno studio preliminare d’ambiente”, che senza “pretese scientifiche” diede la possibilità di venire a contatto con la realtà locale, di fare un’analisi di alcuni caratteri socio-demografici, economici e culturali” relativi al comprensorio di intervento. Il resto del tempo fu dedicato ai rapporti con le autorità e i rappresentanti del territorio per illustrare le finalità del nuovo centro.

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IL '68 A VASTO

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