Davide D'Amelia |
Perth, gemellata con Vasto, dove risiedono migliaia di Vastesi |
Davide, quali studi hai fatto ?
Maturità linguistica,
laurea in Economia e Commercio e Master di specializzazione in Banca e Finanza.
Quali sono state le tue
esperienze di lavoro?
Ho iniziato lavorando come
praticante commercialista in studi di consulenza fiscale, poi ho scelto di
specializzarmi più nel settore bancario e della finanza. Pertanto ho lavorato
per una società di consulenza gestionale e organizzativa per banche a Padova
fino a trovare un impiego in un’azienda assicurativa a Lussemburgo nella
contabilità dei fondi comuni d’investimento.
Quante lingue parli?
Come le hai imparate?
Due. Inglese e spagnolo.
Le ho studiate al liceo linguistico, poi ho affinato la conoscenza mediante
percorsi di studio all’estero (Master negli USA) e lavorando in un contesto
internazionale all’interno dell’azienda assicurativa lussemburghese sopracitata
per due anni.
Perché hai voluto
sondare il mercato del lavoro in Australia?
Io abito a Padova, ma mio
padre è vastese e tutti i nostri amici mi hanno sempre parlato bene delle
potenzialità che offre Perth. Spinto da questa curiosità, visto che già avevo
girato un po’ all’estero e conosco le lingue, ho voluto sondare di
persona quali erano le reali possibilità di lavoro in Australia. Parlo di un
impiego, senza pretese, ma comunque adeguato ai miei studi ed alle mie
pregresse esperienze di lavoro.
Quindi in Australia
com’è oggi la situazione?
Per l’Australia e gli
australiani buona, comparata al resto del mondo. Dipende cosa si analizza,
l’economia è stabile e ha margini di miglioramento in diversi settori, anche se
della contrazione fisiologica per la crisi è avvenuta anche lì. Riguardo il
mercato del lavoro è senz’altro più difficile rispetto al passato. L’Australia
è un paese che offre tuttora lavoro, ma la domanda è notevolmente aumentata
negli ultimi anni, questo ha portato a un innalzamento dei requisiti
d’ingresso, una maggiore competitività e selettività che fa gioco alle realtà
imprenditoriali inserite nel territorio, meno a chi il lavoro lo richiede.
Riguardo il discorso immigrazione e quindi visti, studiare e/o lavorare temporaneamente
in Australia non è un così grande ostacolo, eccetto ovviamente per i fattori
lingua, ambientazione e costo della vita (che non è poco). Non ho trovato
difficoltà ad ottenere il Working Holiday, che permette un periodo di lavoro
temporaneo di un anno, ma ben diverso è ottenere il visto permanente che
richiede un processo ben più lungo ed oneroso e, senza una “sponsorizzazione”,
non è così scontato si riesca a portare a termine. Se, invece, l’intenzione
dell’immigrante è esclusivamente quella di fare un’esperienza di vita e/o un
periodo di lavoro temporaneo all’estero (senza pretese), approfittando magari
di migliorare le proprie abilità linguistiche, il Working Holiday rimane un
visto adatto a questo tipo di esigenze.
Che progetti hai per il
tuo futuro?
Vorrei partire con una mia
attività indipendente qui in Italia, in quanto necessito di indipendenza e
stabilità. Ho intenzione, però, di coltivare sempre la mia passione per le
lingue e per l’estero, pensando magari in un futuro di poter legare entrambe le
ambizioni.
Trovare il lavoro è
difficile, cosa consigli ai giovani che intraprendono l’università o sono in
cerca di lavoro?
Trovare lavoro è difficile
in senso generale in questo momento. I migliori consigli che posso dare ad uno
studente universitario o a chi cerca lavoro è di scegliere ciò che più piace ed
è indicato alle proprie attitudini, ma valutando le esigenze di mercato nel
periodo che si sta attraversando e le caratteristiche del settore nel quale ci
si vuole introdurre.
E con Vasto come la
metti? Ci torni ogni tanto?
Vasto rimane nel mio
cuore, è stata una parte importante della mia infanzia. Appena posso non vedo
l’ora di ritornarci!
Tanti auguri a Davide per il suo futuro lavoro. Bene ha fatto ad illustrare la reale situazione in questo momento a Perth. Indubbiamente in questa fase di crisi mondiale molti premono per entrare in Australia, da tutte le nazioni del mondo. Superare le previste procedure per i visti permanenti non è cosa facile, come d'altronde non lo è nemmeno per gli USA.
NICOLA D'ADAMO
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