sabato 20 ottobre 2012

OGGI - Presentazione del volume "Giuseppe Spataro tra popolarismo e Democrazia Cristiana"


Giuseppe Spataro padre della democrazia
20 OTTOBRE, ORE 18
SALA EX PALAZZI SCOLASTICI - PIAZZA ROSSETTI
Presentazione del volume
Giuseppe Spataro tra popolarismo e Democrazia cristiana (Rubbettino, 2012)
Interventi di Stefano Trinchese (Univ.“G.D'Annunzio”) e Mario Belardinelli (Univ. Roma Tre)  - modera Gianni Oliva.

Giuseppe Spataro (Vasto, 12 giugno 1897 – Roma, 30 gennaio 1979), politico e dirigente d'azienda italiano, si trasferì a Roma per
studiare giurisprudenza entrando nella Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI), di cui fu presidente dal 1920 al 1922. Impegnato in politica già da giovane, aderì al Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo, di cui fu vicesegretario nazionale.

Durante la dittatura fascista svolse un'importante opera di preparazione alla riorganizzazione democratica del Paese, tenendo insieme le file dell'ormai disciolto Partito Popolare e di alcuni ambienti antifascisti organizzando riunioni clandestine nella sua abitazione romana.

Partecipò al Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) centrale insieme a Giovanni Gronchi e Alcide De Gasperi e contribuì in maniera rilevante alla fondazione della Democrazia Cristiana e alla riorganizzazione del quotidiano il Popolo.

Dopo la guerra rivestì importanti incarichi di governo: fu sottosegretario alla presidenza del consiglio, ministro delle poste, della marina mercantile, dei lavori pubblici, dell'interno, dei trasporti. Dal 1946 al 1951 fu inoltre presidente della Radio Audizioni Italiane.

Nel 1960, fu ministro degli Interni del Governo Tambroni e, in tale veste, autorizzo' il congresso dell'MSI a Genova.

Da non dimenticare la sua opera culturale, essendo stato per molti anni presidente dell'Istituto Luigi Sturzo.


SCRITTI
Direttive e propositi della Radio italiana, Roma, Stab. tip. U.E.S.I.S.A., 1947;
La radio italiana dalla liberazione ad oggi. Dalla relazione al comitato consultivo per la determinazione delle direttive di massima culturali, educative ed artistiche, Torino, SET, 1947;
Per lo sviluppo del credito in Abruzzo, discorso pronunciato a Pescara il 3 luglio 1955, Pescara, tip. Artigianelli, 1955;


"Occorre sgomberare il campo da un diffuso pregiudizio che lega la figura di Giuseppe Spataro a una dimensione importante, ma subordinata, della funzione politica. Eterno vice di qualcuno, sia pure di Luigi Sturzo e di Alcide De Gasperi, elemento di collegamento tra generazioni diverse, propagatore di idee e fermenti cattolico-popolari che parevano in via d'estinzione. Un notabile cattolico, dunque, tra due generazioni di democratici cristiani, o al più il custode di un patrimonio politico-culturale da trasmettere ai successori di un'epoca al tramonto. Alla luce di questo volume invece, la figura di Giuseppe Spataro si staglia in tutta la sua statura di uomo politico e di statista di primario rilievo nazionale: nel delicato momento di snodo della storia politica italiana tra fascismo e dopoguerra, la sua principale e più preziosa funzione storica fu comunque quella del suo coraggioso e improbo impegno per mantenere in vita la fiaccola della democrazia quando questa era soffocata dalla dittatura fascista, per trasmetterla, nella sua integra vivacità, alle generazioni successive". (S.Trinchese)

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