Stefano Benni e Fausto Mesolella ieri sera al cortile di Palazzo d'Avalos |
La chitarra di Fausto
Mesolella, pilastro degli Avion Travel
dalla
loro nascita fino alla separazione, è il trait d’union dell’intera performance in cui
l’improvvisazione fa da padrona. Dopo la prima nazionale tenutasi a Roma
il 2 luglio in occasione della manifestazione “I concerti nel parco” a
Villa Doria Pamphili, il tour dei due artisti ha fatto tappa anche a
Vasto.
L’evento, di notevole livello culturale, è stato promosso dall’organizzazione
Sideshow in collaborazione con la Cantina San Michele Arcangelo di Vasto, l’Assessorato
alla Cultura del Comune di Vasto ed il “Centro Europeo di Studi Rossettiani”. Esso ha concluso il IV
festival della letteratura “Book&Wine”, curato dall’organizzazione Sideshow.
La responsabile del festival Mascia Di Marco così commenta quest’edizione: “Il
festival di quest’anno è stato nobilitato della presenza di Stefano Benni, uno
dei più grandi scrittori italiani. La partecipazione di un nutrito pubblico per
tutte le serate da noi proposte dimostra che la cultura non è morta in Italia,
magari potrebbe sembrarlo solo in relazione a manifestazioni troppo retoriche
ed accademiche. Bisogna saper scegliere gli eventi da proporre.” Di sicuro, il numerosissimo pubblico che ha
accolto Benni e Mesolella nella splendida cornice di Palazzo D’Avalos, ha
apprezzato moltissimo la performance. Con spirito brillante Benni ha spaziato
da un argomento ad un altro, toccando con ironia sottile svariati temi:
l’amore, il razzismo, il senso della vita, Dio e…Totò naturalmente. Lo ha fatto
con molta fantasia, tracciando insoliti accostamenti immaginativi; penserete
mai a un Dio che va in giro per il mondo
sulla motocicletta o a diavoli interessati più agli immobili che alle anime?
Non sono mancati momenti di riflessione, conditi con una punta di amarezza.
Principale cruccio dello scrittore è proprio la mancanza d’originalità e
creatività nel mondo dell’arte. Se si ripropongono vecchie idee degli anni
Venti spacciandole per nuove, Benni chiede la creazione di almeno una mezza
idea..se non altro un quarto…Dopo queste vane invocazioni, non resta che
chiamare in causa il principe della comicità, Peppino De Curtis, che d’idee
geniali e nuove ne ha avute tante. Il coinvolgimento del pubblico è d’obbligo.
Benni invita tutti a cantare insieme il ritornello dell’ inedito “Ci manca Totò”, mentre nelle strofe,
accompagnato dalla voce di Mesolella, non risparmia né intellettuali né altri
personaggi che si vedono in televisione. Un ulteriore omaggio al principe è
stato eseguire la famosa canzone
“Malafemmene”, della quale Totò è autore di testo e musica. Anche se con un
pizzico di nostalgia, Benni e Mesolella hanno ricordato in modo inconsueto e
originale questo personaggio, essendo loro stessi esempi di bravura e di
creatività.
Nausica Strever
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