“Se iniziassimo oggi ci vorrebbero 5 anni. Ecco,
perché, facendo un conto in termini ottimistici, ci vorrebbero 7-8 anni”. Parola del general manager della Asl Zavattaro.
Parole uguali a quelle dell’entourage
dell’assessore alla sanità Mazzocca nel 2006 che indicava in 3 anni la
realizzazione del nuovo ospedale di Vasto alle porte di San Salvo. All’epoca
noi dicemmo che ci volevano 20 anni. Piano piano ci stiamo avvicinando. Nella
previsione di stamattina siamo già nel 2020, ...un altro colpetto e arriviamo al 2026!
Ma ieri
avevamo rilanciato un’idea seria – la creazione di un unico grande centro ospedaliero
Vasto-Lanciano in Val di Sangro - che rimette in discussione il lavoro di
pianificazione sinora fatto, ma che indica una via d’uscita al vicolo cieco in cui si è cacciata la
questione dei nuovi ospedali. Vale a dire, carenza di fondi per la costruzione,
risparmi futuri nella gestione (risparmi sulle spese generali, niente doppioni),
e soprattutto qualità delle prestazioni diventando con quelle dimensioni una
struttura di primo livello.
Ma
queste sono decisioni coraggiose e la politica viaggia a basso livello, con l’occhio
fissato sempre al termometro del consenso quotidiano.
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