sabato 7 luglio 2012

Il sindacato ANAAO: nuovi ospedali e migliori prestazioni per evitare disagi ai cittadini

Dal dott. Luciano Paolo Marchionno Segretario Aziendale ANAAO ASL2 Abruzzo, riceviamo e pubblichiamo
Luciano Paolo Marchionno
segretario ANAAO
Caro sig.Nicola nell’assumere, pro tempore, la carica di segretario Aziendale dell’ANAAO, il sindacato più rappresentativo dei medici a livello provinciale, regionale e nazionale ho posto la “questione dei nuovi ospedali” ai miei colleghi  della Provincia di Chieti.
Sono riuscito, con le difficoltà che puoi immaginare, ad organizzare a Lanciano un Convegno su questi argomenti, nel Dicembre 2011, CONVINCENDO il Presidente Chiodi, l’allora Commissario dr.ssa Baraldi, ad accettare un confronto, democratico, con i Sindaci di Lanciano e Vasto per capire “che fare”.
Non suscita
molto entusiasmo “vedere la realtà” di una Regione che avendo 1 milione di Abitanti in passato ha “prodotto PIL” con 35 Ospedali, con grande merito di chi pensava di fare il “bene comune”.
Oggi le considerazioni che leggo sulla rassegna stampa della mia ASL, e che tu fai, dovrebbero far riflettere.
Chi dovrebbe riflettere ?
Nel comunicato che ti invio (VEDI SOTTO) a seguito “dell’incendio all’ospedale di Lanciano”, nella parte finale si dichiara l’impegno a “fare un referendum” tra i medici della nostra Provincia…. Che risulterà complicato da organizzare.
Se potessi immaginare che le soluzioni che tu auspichi potessero contribuire a…….. “convincere la Honda” a non licenziare in Abruzzo sarebbe, anche questa una funzione di un sindacato dei medici così distante dai problemi che la “recessione economica” sta portando alla luce nella nostra “magnifica Regione”.
Sognare ospedali/e nuovi e sicuri a sostegno del ” Parco dei Trabocchi” (nascerà mai?), dell’area industriale della nostra Provincia, a beneficio dei nostri concittadini è un dovere che accomuna.
Vediamo che si può fare.
Approfitto per inviarti anche delle riflessioni sulla scarsa attitudine di chi “comanda” ad saper evitare inutili disagi alle …..nonne di Raccaspinalveti. ( VEDI SOTTO Secondo Comunicato)
Ciao ciao.
Dott.L.P.Marchionno
Segretario Aziendale ANAAO ASL2 Abruzzo.
Buona Domenica

ADESSO  BASTA  RINVIARE  LE SCELTE  NECESSARIE  PER  AVERE  NELLA  PROVINCIA  DI   CHIETI  OSPEDALI  CHE  NON  METTANO  A  RISCHIO  LA  VITA  DEI  RICOVERATI E  DEGLI  OPERATORI

Con molta pazienza e con spirito di servizio, la segreteria dell’ANAAO della ASL Lanciano-Vasto-Chieti ha posto come strategica, per un’ efficacia erogazione dei servizi sanitari, la realizzazione di Presidi Ospedalieri Nuovi.
La scelta del sindacato dei medici più rappresentativo a livello provinciale, regionale e nazionale si è tradotta in iniziative finalizzate a realizzare le aspettative del nostro territorio per una sanità efficace ma anche per Presidi Ospedalieri sicuri.
L’impegno dell’ANAAO si è inizialmente tradotto nell’allestimento di un convegno a Lanciano, nel Dicembre 2011, per creare un clima costruttivo e di confronto tra Il Governo Regionale, il Commissario Straordinario per il Piano di Rientro e le Amministrazioni Locali interessate alla realizzazione di nuovi  Ospedali.
Purtroppo il clima di civile confronto e di approfondimenti necessari, per scelte così importanti per le nostre comunità, non ha prodotto una sintesi coerente di un progetto condiviso, sottovalutando la gravità dello stato di sicurezza dell’Ospedale di Lanciano che invece richiedeva.
Facciamo appello ai Commissari Chiodi e Zuccatelli a ricomporre un quadro istituzionale, con il sostegno del Governo e di tutte le Amministrazioni Locali, per divenire a soluzioni tali da non mortificare progetti e indicazioni utili prospettate dai Comuni della Provincia di Chieti.
L’ANAAO  si impegnerà, cercando l’aiuto e il contributo di tutte le altre sigle sindacali mediche e del comparto sanitario, a promuovere un referendum tra il personale sanitario che sappia suggerire il numero e la tipologia dei Presidi Ospedalieri indispensabili nella provincia di Chieti per una moderna e sicura sanità pubblica.
La Segreteria Aziendale ANAAO ASL Lanciano-Vasto-Chieti


DISAGI ALLE NONNINE DI ROCCASPINALVETI...
ADESSO CHE LA BARALDI NON C’E’ PIU’ FACCIAMO AFFIDAMENTO NEI MASCHIETTI CHIODI E ZUCCATELLI

Sapevamo che l’Abruzzo non è la Svezia o la Francia ma nelle proposte di “genere”, del  personale femminile impegnato a proporre o organizzare politiche sanitarie a tutela dei cittadini, speravamo di essere almeno al livello della Spagna o della Grecia.
Nella valutazione del perché nella nostra Regione le indicazioni fornite per l’abbattimento delle liste di attesa fossero così inefficaci ci siamo imbattuti nell’interpretazione della “donna-funzionario”, dr.ssa Maria Crocco, che sostiene, non da adesso, che pur in presenza di fondi destinati allo scopo, non è possibile incrementare la produttività dei nostri servizi ambulatoriali pubblici se questo comporta incremento di reddito/costo del personale impegnato.
In questa interpretazione “personale” degli obblighi di legge derivanti dal Piano di Rientro, che sono in netto contrasto con le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni che danno indicazioni opposte, la Dr.ssa Crocco si appoggerebbe anche al parere “illuminato” dell’Advisor Kpmg che sapevamo offrisse consulenze solo sull’andamento tendenziale del Bilancio della Sanità, ma non opinioni, anche, sulla sospensione della contrattazione aziendale o regionale.
Non si possono erogare prestazioni aggiuntive nei nostri ospedali, distretti, ambulatori pubblici, perché è il “Tavolo Massicci che lo impone”
L’Advisor Kpmg supporta l’interpretazione di “genere” della Crocco, che ha determinato il riversamento di questi fondi per l’abbattimento delle liste di attesa, da parte di tutti i D.G., verso investimenti, essenzialmente, di nuove apparecchiature e di nuovi contratti con le strutture private accreditate come “magistralmente” spiegato dal Prof.Varrassi , appunto, Direttore Generale di Teramo.
Ora che il “Tavolo Massicci” possa risultare ostico, ci viene raccontato da tanti, ma dubito che l’incremento di spesa per “Beni e Servizi” non risulti altrettanto monitorato/sotto- osservazione  come la spesa per il personale,   e quindi tutto questo ci appare come  un “falso ideologico” o della Kpmg o  della Crocco o di entrambi.
Del resto qui stiamo parlando del perché una “nonnina” da Roccaspinalveti debba recarsi a Chieti,a 102 km di distanza dalla sua residenza, per l’esecuzione di una semplice prestazione ambulatoriale, che avrebbe potuto ottenere a  Lanciano,  64 km ; a Casoli, 52 km; a Vasto,  45 km; ad Atessa,  37 km; a Gissi, 23 km se proprio non si può ottenere un ecodoppler  recandosi  solo in Ospedale, con prenotazione CUP.
Si sta assistendo, con le attuali indicazioni fornite ai CUP, siano di Asl o Regionali (esistono?), a questi risultati irrazionali, che sono fonte di difficoltà anche per chi accompagna questi cittadini in “gita CUP”,  pur di non contrattare con i Sindacati medici e non, prestazioni aggiuntive.
E’ evidente che la signora Crocco non dispone di una lettura di “genere svedese”, dove la prossimità e la territorialità sono tra i primi requisiti di accesso alle prestazioni sanitarie di quella Nazione-Civile e gli atti amministrativi che si promulgano o si “condizionano” debbono raggiungere questi risultati, nella realtà dell’assistenza erogata, e non nelle “fantasie oniriche  delle funzionarie della Sanità”.
Non credo che a “Massicci” faccia piacere sapere che le “sue prescrizioni” in termini di efficienza e di umanizzazione della Sanità Abruzzese  stanno producendo questi risultati, determinando   “disagi inutili” a molti pazienti anziani o in generale a chi si rivolge alla prenotazione CUP.
Purtroppo anche la Dr.ssa Silvia Cavalli, Direttore Amministrativo della nostra ASL2, pur rappresentando, come donna,  il fenotipo “svedese”,  ha abdicato a questa vocazione di saper proporre soluzioni “di genere nordico”.
E’ probabile che la dr.ssa Cavalli non sappia che per raggiungere Chieti da Roccaspinalveti  si impiega , mediamente,  1 h e 40 min. di macchina  e  forse sarà stato l’impegno a svolgere il proprio mandato di Direttore Amministrativo, lontano da casa, che la porta  a sottovalutare gli effetti di una non  coerente utilizzazione dei fondi “liste di attesa”.
Ma mentre per la dr.ssa non sono previste soluzioni da Accordi Stato-Regioni per i cittadini ci sarebbe una convenienza di “sistema” a trovare soluzioni diverse da quelle imposte  dalla Dr.ssa Crocco ed accettate dalla Dr.ssa Cavalli senza sostenere  “…..i fondi sono miei e me li gestisco io”.
Da una “Bocconiana”, nel confronto con la “Non-bocconiana” Dr.ssa Crocco, si potevano argomentare  soluzioni diverse da quelle consigliate ed adottate per esempio documentando di quanto è il “ consumo di reddito famigliare”, incrementato, a paziente/prestazione da queste politiche di “non abbattimento” delle liste di attesa.
Si poteva calcolare, nella Provincia di Chieti, ma anche in Abruzzo, di quant’è  “l’incremento del costo del lavoro” per assentarsi dai luoghi di produzione pubblici o privati, quanto è il tempo sottratto “ alle proprie attività femminili” per accompagnare, in luoghi distanti dalla propria residenza, famigliari o amici per eseguire semplici o complesse prestazioni sanitarie.
L’intelligenza di genere  non ha saputo analizzare i provvedimenti dell’Assessorato alla Salute, valutando gli atti amministrativi, appunto, con un’ottica al femminile  come regolarmente avviene in tutti i paesi europei.
Questa epidemia di “scarsa sensibilità” viene giudicata, anche in altri contesti dell’attività pubblica, come il modo di agire dell’Alta Burocrazia ormai “governante in proprio”. Ci si “inventano interpretazioni legislative”  senza saperne valutare i risultati, a volte CATASTROFICI, sulla quotidianità delle persone.
Peccato doversi  appellare  alle responsabilità di supervisione dei due “maschi”, Presidente Chiodi e dott. Giuseppe Zuccatelli , ma non abbiamo alternative.
Se la dr.ssa.Baraldi fosse rimasta a lavorare in Abruzzo  ci saremmo rivolti alla “sua intelligenza di genere”, per correggere atti amministrativi, delle burocrazie-femminili dell’Assessorato e della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti ,   emanati in difformità degli obiettivi dati dalla Conferenza Stato-Regioni di contenimento delle Liste di Attesa.
                                                                                 Il Segretario Aziendale ANAAO ASL2 Abruzzo
                                                                                                    Dott.L.P.Marchionno


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