Lettera aperta all'assessore allo sport Sputore
Carissimo Vincenzo
Sto dedicando tutto il mio tempo a
parlare con sportivi, a scrivere articoli, a firmare petizioni. Tutto questo,
per
capire la ragione per la quale non si riesce a formare una nuova società
sportiva che riporti Vasto nel mondo del calcio cosiddetto “importante”.
Ritengo che il Vasto Marina sia già una realtà e che andava già a suo tempo
aiutata. Ritengo che la proposta del San Paolo sia da non trascurare. Ritengo
che persone impegnate nell’ambito calcistico in passato siano da considerare
risorse e non “fardelli”. Ritengo che i tifosi, meritino una considerazione
diversa rispetto all’attuale.
La mia intenzione era quella di
riunire intorno ad un tavolo gli “interessati”, così da raggiungere l’obiettivo
di far “rinascere” la squadra di calcio cittadina.
Mi sono chiesto però: perché un
comune cittadino come me dovrebbe fare questo? Esistono le istituzioni
preposte. Magari l’Assessorato allo sport.
Il mio impegno di questi giorni
sta addirittura portando qualcuno a pensare che dietro ci sia qualche altro
fine. Abituati come siamo in questa città a vedere sempre “reconditi
interessi”, quando non addirittura “malafede”, nei comportamenti altrui. Tu,
più di tanti altri, sai che io non ho secondi fini se non la solita
“stramaledetta” passione per questa “Città”.
Caro Vincenzo, le problematiche
inerenti il “rinascimento” del calcio a Vasto sono tante e tu le conosci bene.
Dalle eccessive pretese di alcuni, al rancore personale, allo scoraggiamento di
tanti. (Se permetti tra queste problematiche metto anche “la politica”).
Allora, dai una svolta alla
situazione. Fai tua la mia idea. Fai qualcosa che a Vasto non è stato ancora
fatto. Organizza un tavolo con TUTTE le parti interessate e le realtà sportive
cittadine. Raccogli la disponibilità e le potenzialità che le parti intendono
mettere a disposizione per riportare il calcio a Vasto e comunica anche quello
che il Comune può fare. Attenzione però, non bastano semplicemente obiettivi a due o tre anni (capiscimi), ma servono
azioni buone per i prossimi giorni.
Ho scritto in precedenza che
l’Amministrazione comunale, in merito alla “rifondazione” di una squadra di
calcio cittadina, dovrebbe essere coinvolta in qualche maniera, solo dopo la
concreta realizzazione di un progetto “unitario”, ma i tempi sono strettissimi.
Quindi ti esorto, se pensi che la squadra di calcio sia una priorità (non solo
sportiva) di questa città, e ti dico: fai presto! Ti ho indicato la “Road map”.
Tu invita le realtà sportive cittadine a sedersi attorno ad un tavolo e a “decidere”.
Francescopaolo D’Adamo
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