mercoledì 20 giugno 2012

Giovani Vastesi nel mondo: MARIANNA VITELLI alla conquista dello Spazio!

Converrebbe rimanere in Italia, perchè "in fondo noi serviamo più in Italia che altrove", ma...
Marianna Vitelli, 30 anni, ingegnere aerospaziale, da 6 anni si occupa di satelliti presso Astrium Germany  sul lago di Costanza, azienda che fornisce anche l’ESA (European Space Agency) e  la Nasa. Opera nel campo della ricerca e sviluppo, svolgendo un lavoro ad alta competenza tecnica su tecnologie molto avanzate. Parla bene l’inglese e il tedesco.
L'ing. Vitelli  al laboratorio Nasa JPL (Jet  Propulsion Laboratory)
a Pasadena, che fa parte del California Institute of Technology
Marianna, quali sono stati i passaggi che da Vasto ti
hanno portata nel mondo dei satelliti sul Lago di Costanza?
Tutto e' iniziato per caso. Non volevo lavorare alla mia tesi a Pisa, in falcolta', sicche' ho chiesto al mio professore di Meccanica Orbitale di mandarmi all'estero. C'era un posto in Astrium, cercavano un tesista per lavorare all'interferometro di Lisa Pathfinder (progetto scientifico dell'ESA). Ed eccomi qui da allora. La tesi e' durata 10 mesi. Sono tornata a Pisa per laurearmi e dopo un mese ero di nuovo qui.

E come hai fatto con le lingue? 
La lingua di riferimento nel mio settore e' l'inglese, percio' dopo solo un mese di lavoro in azienda ho dovuto necessariamente perfezionarlo e portarlo a livelli elevati. In realta' e' stato molto naturale. Un learning by speaking diciamo. Non ho frequentato classi specifiche. La mia base era prevalentemente scolastica quando ho cominciato. Il resto e' venuto da se'. Il tedesco e' un osso duro. Ho frequentato classi di tedesco in azienda e fuori ma non e' per niente banale impararlo. E a dirla tutta, tutt'ora il mio livello e' solo sufficiente.
Satellite Lisa Pathfinder, pronto per la prova.(dal sito di Astrium)
Cosa fa in particolare la tua azienda?
Astrium Germany (sede di Friedrichshafen sul lago di Costanza) è un’azienda satellite del gruppo EADS (European Aeronautic Defence and Space Company),  comprendente tra le altre anche Airbus e Eurocopter. Astrium si occupa prevalentemente di ricerca spaziale, progettando e costruendo satelliti scientifici, per Earth-Observation e per Telecomunicazioni. I maggiori clienti sono l'ESA e anche la NASA, ma solo in alcuni casi specifici. 

E tu di cosa ti occupi?
Lavoro nel dipartimento di AOCS (Attitude and Orbit Control System) and Flight Dynamics. In pratica, mi occupo dello sviluppo algoritmico del computer di bordo e nello specifico del sistema di controllo che mantiene il satellite su una data orbita con un certo assetto. Ma in realta', durante questi 6 anni mi sono occupata anche di altro.

Di che cosa, senza entrare molto nei particolari?
All’inizio durante la tesi, sempre qui nel laboratorio di ottica del sito, ho lavorato alla costruzione di un interferometro ottico per il satellite Lisa Pathfinder che verrà lanciato nel 2014.
Al momento, sto lavorando su Bepi Colombo ovvero missione europea su Mercurio. In particolare mi occupo del calcolo delle microvibrazioni del satellite. Questo è un aspetto importante: le vibrazioni devono essere ridotte al minimo  perche' inficiano il funzionamento degli strumenti ottici (come un'high-resolution camera), dell' accelerometro scientifico a bordo, nonche' il puntamento e assetto del satellite stesso.
In parallelo, mi sto anche occupando del design dell'AOCS per un nuovo progetto scientifico dell'ESA , STE-QUEST (Space-Time Explorer and Quantum Equivalence Principle Space Test). Senza andare troppo nello specifico, lo scopo della missione e' quello di verificare il principio di equivalenza di Einstein sperimentalmente nello spazio. Sono molto felice di occuparmi del sistema di controllo di STE-QUEST. E' un po' una sfida date le peculiarità della missione.

Il tuo è un ambiente internazionale molto stimolante, da italiana come ti trovi?
L'ambiente internazionale e' molto variegato. Sono costantemente in contatto con persone provenienti da tutte le parti del Mondo e la cosa mi intriga parecchio soprattutto quando si tratta di scambiare opinioni su usi e costumi dei vari Paesi. Inoltre, sono frequentemente in viaggio per lavoro e la cosa mi stimola molto. Qui a Costanza oltre ad un bel gruppo di italiani, anche la comunita' iberico-messicana e' molto nutrita il che', a volte, mi fa dimenticare di vivere in Germania.
 
Tu lavori in un campo molto specialistico, cosa hai fatto per acquisire le giuste competenze?
In realta' dopo i miei studi non ho fatto altri corsi o master. Parecchi training tramite l'azienda. Ogni volta che mi approccio ad un nuovo studio apro i libri in materia e studio il da farsi.

Che progetti hai  per il tuo futuro?
Nel mio immediato futuro conto di rimanere qui, ma i progetti a lungo termine non mi vedono in Germania. Forse in Italia, chissa'.

E con Vasto come la metti?
Vasto e' sempre nel mio cuore ed e' la mia casa. Questo non e' cambiato negli anni e non cambiera' in futuro. Appena posso, scappo. La mia astinenza da Vasto dura al massimo 2 mesi non di piu'. E comunque non nascondo che un giorno mi piacerebbe tornare.
Cosa consigli ai giovani che intraprendono l’università o sono in cerca di lavoro?
Consiglio di studiare, imparare le lingue, essere eclettici e con una mentalita' aperta. Penso che solo cosi' si possono creare basi solide e competitive sia che si decida di lavorare all'estero sia che si decida, a ragione, di rimanere in Italia. Perche' in fondo, serviamo piu' all'Italia che altrove.

Auguriamo alla dinamica Marianna Vitelli una brillante carriera professionale, con la certezza che da oggi molti Vastesi alzando gli occhi verso il cielo per scrutare lo spazio diranno: “Su quel satellite c’è anche il contributo, il lavoro, la competenza  e la genialità della nostra Vasto!” Il che non è cosa di poco conto!

Nicola D’Adamo

2 commenti:

Ciccosan ha detto...

Capisco molto bene cosa sia per la brava Marianna vivere in un ambiente come quello, tra le tecnologie spaziali, la varietà delle provenienze dei colleghi, il confronto quotidiano con le culture diverse, il muoversi continuo.
Ma la capisco ancora di più quando dice: "Vasto e' sempre nel mio cuore ed e' la mia casa. Questo non e' cambiato negli anni e non cambiera' in futuro.".
E' meraviglioso constatare come questi sentimenti per la propria città rimangano gli stessi, generazioni dopo generazioni.
Sia che tu faccia il muratore a Brooklyn o la ricercatrice sul lago di Costanza.
E per questi che dobbiamo preservare questa città, prima di tutto difendendola dai turisti.

Alessandro ha detto...

...e soprattutto dai Vastesi.