Al termine della S. Messa, celebrata da don Gianfranco
Travaglini, parroco della Cattedrale di S. Giuseppe, questa sera si è ripetuta
la tradizionale processione per le vie del centro storico, con la
partecipazione delle confraternite vastesi e fedeli devoti alla reliquia del
Legno della Croce.
Custodita nella chiesa di Sant’Antonio, prima della
demolizione della chiesa di S. Pietro, la Sacra Reliquia era conservata nella
cappella di S. Giovanni Battista, dov’era presente anche un bel quadro
dell’artista vastese Nicola Tiberi.
A Vasto la festa risale al 1690 quando il Cardinale Altieri,
protettore della chiesa di San Pietro, donò l’insigne Reliquia della S. Croce,
raccomandando che la si tenesse con grande venerazione e che se ne celebrasse
con grande solennità la festa il 3 maggio, giorno che la chiesa ci ricorda
l’Invenzione della Croce di Gesù.
Da subito cominciò a propagarsi il culto verso questa
Reliquia. “A testimoniare la verità
parlano chiaramente i numerosi ex voti dei fedeli in riconoscenza per le ricevute
grazie”, affermò nel 1930 il canonico don Domenico Suriani, penitenziere
della Cattedrale, nel discorso recitato la sera della festa nella chiesa di S.
Pietro, “ex voti, sino a pochi anni or
sono, si vedevano appesi alle pareti dell’artistica cappella dedicata a questa
Reliquia. Parlarono i nostri antenati, governanti della nostra città, i quali
vollero che questa Reliquia si esponesse alla pubblica venerazione in tutti i
giorni dei mesi di maggio, di giugno, di luglio e di agosto e si facessero fervide
preghiere per ottenere un abbondante ricolto”.
Per iniziativa del parroco don Romeo Rucci, nel 1922 venne
costruita una nuova cappella per accogliere degnamente la Sacra Reliquia. Ed ancora oggi, dopo oltre trecento anni,
questa tradizione continua a dimostrazione del forte attaccamento dei fedeli
vastesi verso la Reliquia del Legno della Croce.
Lino Spadaccini
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