Da Capaci a via
Palestro, da Tangentopoli alla Seconda Repubblica, dalla cattura di Bernardo
Provenzano alle infiltrazioni della mafia al Nord, passando per le mancate
riforme della giustizia, Ayala riflette su una stagione che si estende sino
agli anni più recenti e ci svela che Cosa Nostra, anche se ha rinunciato al
tritolo, non è morta. Anzi, lontano dai riflettori, ha ritrovato il suo habitat
naturale mimetizzandosi in un'area grigia protetta da silenzi e omissioni.
martedì 24 aprile 2012
Oggi Giuseppe AYALA a Vasto per presentare il suo nuovo libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento