lunedì 2 aprile 2012

L’anfiteatro di Piazza Rossetti può diventare un’ attrazione per turisti ?


“I sogni son desideri che sono in fondo al cuor”recitava una canzone di decenni fa. Sarebbe bello riscoprire il vecchio anfiteatro, seguendo il consiglio di  pavimentare in vetro tutto il complesso, con rampe per visitare il sito. Ma purtroppo resterà un desiderio, ci sono troppi problemi da
risolvere dalla segnalata stabilità degli edifici intorno, alla creazione di una struttura che consenta anche l’agibilità della piazza, che oggi è fondamentale per la viabilità cittadina, e non  ultimo interrogativo dove piazzare zio Gabriele. Sì, potrebbe essere un richiamo per i turisti,  ma teniamo presente che non avrebbe il richiamo dell’unicità e poi c’è l’incognita sulla validità attrattiva dei reperti  recuperabili dagli scavi. Last but  not least, saremmo in grado di valorizzare questo ritrovamento sotto un profilo turistico? In base a quanto oggi rileviamo e alla storia, vedi la gestione dei resti termali, del museo, della  pinacoteca ecc,  non c’è questa certezza al contrario ci sono forti dubbi. Forse è preferibile che l’anfiteatro resti nel nostro immaginario dove  sarà più bello di quello recuperabile e in alternativa si proceda a portare avanti lavori più urgenti per la nostra città, che certo non mancano. Già siamo forniti di materia prima per richiamare i turisti mentre siamo carenti sul saperla valorizzare. Mi spingo scavalcando i limiti dell’obiettività, abbiamo un diamante grezzo ma non riusciamo a trasformarlo in un brillante da mostrare a tutti. Questo è il nostro problema e il cruccio di molti vastesi, in particolare dei non residenti ma sempre innamorati della loro città. Consentitemi, siamo però giustamente incazzati nel vederci sorpassare da città meno dotate dalla natura e dalla storia ma gestite da chi sa valorizzare al meglio anche le loro risorse limitate. Sono realtà che riescono ad ottenere la reciproca soddisfazione di chi propone e chi raccoglie l’offerta. Abbiamo tanto da imparare e se facciamo squadra senza litigare per decidere chi deve tirare il gruppo potremmo recuperare lo svantaggio accumulato.
Enzo La Verghetta


1 commento:

maria ha detto...

Ma il problema, non è l'anfiteatro in se, che molti sapevano già l'esistenza dello stesso...
Il punto è: che bisogno c'era di rifare la pavimentazione, in virtù delle spese da fare con parsimonia, proprio in quella zona dove tutto sommato le cose stavano bene e si sapeva anche, comunque, che molto probabilmente si sarebbe (ri)scoperta l'esistenza dell'anfiteatro?
Ed ora che fanno: procedono con la ripavimentazione sopra... e tutto, fino a quando dei posteri più saggi e più accorti, riusciranno finalmente a valorizzarlo questo anfiteatro...(zio Gabriele permettendo che verrà sloggiato, ma questa volta, da "busto" e per una giusta causa)
Beh, certo sig. Enzo, comunque, in un territorio di epoca romana, sarebbe una situazione di unicità se ritrovassimo dei resti maya... mi rendo conto...
Magari, però si potrebbe anche sperare, un giorno, di scoprire non dei resti, ma dei comportamenti tipici, come la leggenda vuole, degli antichi abitanti dell'isola di Pasqua...
Ed avremmo tanti moai (abitabili) ma praticamente inabitati anche per le 4 stagioni non più tanto "vivaldiane"...
E non di certo per la centrale a biomasse brucia oli che vorrebbe sorgere a Vasto, o quella brucia ceppato, tra le più grandi nella nostra bella italia del sud che abbiamo a due passi...