mercoledì 21 marzo 2012

Un Giuseppe Catania "arrabbiato così" non l'abbiamo mai visto!



La Voce del Vastese (di Nicola Del Prete) ha pubblicato sabato 17 marzo una nota a firma del presidente Assostampa Giuseppe Catania. Colpisce, nella nota, l'irritazione  di un cittadino onesto a fronte di una gestione "approssimativa" della cosa pubblica. Sinceramente - dopo decenni di conoscenza - un Giuseppe Catania "arrabbiato così" non l'avevamo mai visto! Ecco il testo dell'articolo pubblicato su La Voce.

Il presidente dell’Associazione Vastese della Stampa, il cav. Giuseppe Catania, interviene sui temi più attuali della politica amministrativa locale
“Vasto preda di vandali, ladri e spacciatori”
Abbiamo sollecitato il Presidente della
stampa locale, Giuseppe Catania, ad un’approfondita disamina sui temi più attuali della politica amministrativa. E lui, con  chiarezza e capace di una critica severa ma costruttiva, ci ha rimesso questi articolati ed interessanti spunti su cui riflettere.
“Caro collega direttore, l'opinione pubblica ha il diritto di essere informata, ma non solamente delle addomesticate note diffuse dal Palazzo, bensì attraverso gli incontestabili avvenimenti scaturiti da episodi veri, come quelli provenienti dalla magistratura o da atti violenti accaduti, sistematicamente pubblicati dalla stampa cittadina. E se la stampa ha il dovere di informare la popolazione su quello che avviene in Città, e lo fa con obiettività, libertà e imparzialità, come riscontro anche su La Voce, ritengo legittimo intervenire per affermare che la Città, da qualche tempo, è "preda" di violenti e che, purtroppo, a seguito di imprese delittuose, di furti, in appartamenti e nei negozi, o di distruzione del patrimonio pubblico e privato, i cittadini più volte hanno espresso pubblicamente la paura. Per convenire che non c'è sicurezza, non solo, ma si è ormai convinti che è meglio lasciar correre. Quante volte a Vasto sono stati organizzati tavoli, con l'intervento delle istituzioni di tutela provinciale e comunale sul problema della sicurezza?  Tanti. Risultati: nessuno. E quante volte si è discusso, la stampa cittadina ha impiegato fiumi di inchiostro (una volta si diceva così, ora il computer ha superato tutto) per annunciare l'installazione delle telecamere? Ebbene su questo aspetto si profila una inversione di pensiero, perché l'Assessore Marra annuncia che è meglio impiegare i soldi per venire incontro alle esigenze dei giovani (!), perché la "sicurezza" è una "chimera" e che la paura della gente e degli esercenti…chi se ne importa! Infatti, a Vasto, da quel che constatiamo, tutto è "approssimativo", senza vera certezza. Prendiamo il Piano di Recupero e Ristrutturazione del Centro Storico, affidato all'urbanista Cervellati. A che punto è. Se lo chiedono tutti. Da quel che il progettista ha dichiarato alla stampa non ci crede nemmeno lui. E il borgo antico, quello che gli appassionati e studiosi delle vicende della civiltà antica definiscono "quartiere latino" è abbandonato, degradato, e destinato all'inesorabile distruzione urbana.
Ma c'è, però, chi per vanagloria ed altri ritengono ricatto, ha deciso di passare agli annali civici, spendendo soldi pavimentando un tratto di strada di piazza Rossetti, scatenando le reazioni contrarie dei commercianti, mentre se ne poteva fare a mano, giacché l'attuale asfalto sistemato sulla preesistente pavimentazione di mattonelle di tufo ha resistito al transito dei "Leopard" carri armati pesanti delle truppe angloamericane durante l'ultimo conflitto mondiale. Che fine ha fatto il problema delle norme tecniche di attuazione del PRG? Annullato dal TAR per assenza di valutazione ambientale strategico e della mancata valutazione di conformità della variante alla pianificazione! Ed i Vastesi allora hanno il diritto di chiedere che ci stanno a fare a Palazzo di Città coloro i quali sono stati chiamati a risolvere problematiche cittadine. Hanno le idee chiare e la effettiva capacità per mandare avanti la cosa pubblica? E le continue bufale sulle biomasse? Preferiamo non parlarne per carità di patria perché i giornali oggi giorno accusano i tentennamenti degli amministratori. Intanto si va avanti con la riserva naturale di Punta Erce mentre si profilano altri insediamenti a Punta Penna e c'è qualcuno che, pur di passare alla storia degli avvenimenti cittadini, ha pensato di indicare una irrealizzabile ( se ne è parlato trenta anni fa) teleferica tra Vasto alta e la marina. Con quali soldi? Quando nemmeno si profila la vendita degli immobili che il Comune intende effettuare per risanare (in arte) le casse comunali. E il turismo? Preferiamo stendere un velo pietoso sul problema anche perché l'amministrazione e i responsabili del settore, non hanno idee precise e nessuna politica progettuale (lo abbiamo visto al recente forum) che ha sollevato le giustificate proteste degli albergatori e concessionari. Come riscontrato una città in affanno, mortificata da avvenimenti che l'hanno classificata "centrale della droga" con sequestro di ville faraoniche costruite senza che nessuna se ne sia accorto da anni, dove l'approvvigionamento idrico viene tolto ogni giorno dalle ore 16,30 fino alle sette del mattino dopo.
E vogliamo definirla méta di soggiorno e turismo? Dove le strade su cui dovrebbero camminare i potenziali turisti, sono sgretolate e piene di buche? Di questo o di altre cose debbono occuparsi i nostri solerti amministratori.
GIUSEPPE CATANIA

1 commento:

Alessandro ha detto...

Il cav. Catiania è presona gradevolissima, un un galantuomo di altri tempi e posso capire il suo sdegno. Ci troviamo di fronte a problemi che sono frutto di uno sfaldamento sociale che si sta verificando da diversi anni e che è stato accentuato dalla crisi. A questo si aggiungono problemi causati dalla cattiva gestione della città che non sono esclusivamente imputabili all'attuale amministrazione, come invece si cerca di dimostrare in questo articolo.