mercoledì 7 marzo 2012

Taglio ai corsi di formazione professionale: perchè il Comune non interviene?

dal Consigliere  Andrea Bischia riceviamo e pubblichiamo:
A seguito delle numerose proteste da parte di cittadini che chiedono con forza la possibilità per i loro figli di accedere e poter usufruire dei corsi
 professionali, mi chiedo perché l’Amministrazione non interviene  con forza e si fà promotore di un sollecito che metta in evidenza la realtà sociale, quindi i problemi che nascono dalla mancata frequenza dei corsi da parte dei ragazzi adolescenti, costretti a rimanere al palo con tutte le problematiche che presentano e che possono sfociare in allarmanti situazioni di frustrazione e degrado  oltre che di emarginazione.
Mi chiedo perché questo silenzio, perché i cittadini devono essere considerati solo nel periodo di campagna elettorale, e invece ora che hanno necessità di essere tutelati, seguiti e difesi vengono completamente ignorati, lasciati in abbandono con i loro problemi?
Il Sindaco e l’Assessore di riferimento di tutto questo disagio cosa ne pensano, come pensano, se pensano, di intraprendere eventuali solleciti affinchè si sblocchi questa situazione? Perché questo ennesimo immobilismo da parte di chi dovrebbe aiutare, spalleggiare e scongiurare problemi di natura sociale da parte di questi ragazzi che rischiano seriamente di essere relegati in un vicolo cieco della società odierna, che li porterebbe verso una forma di emarginazione e frustrazione, con conseguenze altamente nocive che sfociano generalmente in azioni di violenza che vanno a ledere l’ equilibrio familiare e sociale?
Poi guarda caso dobbiamo rivolgerci alle videosorveglianze e alle ronde per combattere certi fenomeni.
A mio avviso e lo ripeto i problemi sono a monte, e sono principalmente di natura sociale, i ragazzi hanno necessità di essere tutelati, seguiti e formati e le Istituzioni devono garantire questi aspetti, non si può far finta di niente .
Vasto 6.3.2012  
Consigliere comunale PpV
       Andrea Bischia

2 commenti:

Davide Delle Donne ha detto...

bischia ...rischia...ma il comune se ne infischia...

maria ha detto...

Condivido la nota del Bischia... (anche se non sempre come detto nel precedente articolo, a mio avviso, queste situazioni sfociano in situazioni di violenza, se non in autolesionismo e scarza considerazione di se come individuo, almeno in casi gravi)
Purtroppo, non è mai importato veramente a nessuno dell'istruzione professionale...

Anche se mi è capitato di vedere corsi, in tempi lontani, istituiti e richiesti a livello politico locale, per dare posti ai pochi con l'illusione di molti...

Ho svolto un corso di formazione di 800 ore tra l'88 e l'89; già da allora c'era una bella e grande crisi nel settore lavorativo... Ho scelto, probabilmente, il corso sbagliato, ma era l'unico che sembrava offrire sbocchi professionali, in base alle mie aspirazioni, vista, all'epoca, l'imminente apertura della struttura di acqualand... cosa che avvenne più tardi del previsto, e tutti noi del corso, finimmo nel dimenticatoio.
Personalmente, l'ho presa come una bella esperienza ed ho avuto l'opportunità di conoscere persone un po' più vere delle solite che vedevo in giro ogni tanto... quindi, sono comunque contenta.
Ma non voglio e non posso dimenticare quanta poca importanza viene data, oggi come ieri, alla istruzione professionale dal mondo politico e dalla situazione locale; nella mentalità di molti "benpensanti" dove ragazzi che scelgono tale istruzione, sono da sempre comunque considerati di serie B... preferendo sempre e solo i soliti che possono sia per capacità che per opportunità economiche famigliari, frequentare i vari lunghi percorsi di studio.
A mio avviso, è la mentalità da cambiare...
Ogni ragazzo, o merita lo stesso identico rispetto, qualunque sia il suo percorso scolastico, oppure, deve essere messo nella stessa identica opportunità di scegliere un percorso di studi lungo... con agevolazioni economiche mirate... E non solo attraverso borse di studio per i primi, laddove sono e possono essere istituite.
Perchè se da un lato è giustissimo premiare chi vale, chi ha un cervello valido per il futuro, è giusto anche mettere alle stesse condizioni di tranquillità tutti gli altri cervelli, perchè non sempre riescono ad emergere da soli e con le proprie forze e economie famigliari!