domenica 18 marzo 2012

Presentato il vocabolario dialettale di Raffaele Artese




Salone  gremito alla presentazione del “Vocabolario della lingua salvanese” dello scrittore Raffaele Artese
Artàrìhunë  al cròjje   e ‘nghiummeië  la chiòspe”.

di Michele Molino
Il dialetto salvanese è in via d’estinzione. Sopravviverà all’erosione della civiltà dei consumi “la  bbelle parlatùre pajsàne frésche gnè l’acque de la fundanélle”?  Potremo continuare ad individuare gli appartenenti di un ceppo familiare attraverso l’antico soprannome di un loro antenato?
La scuola ha il dovere di mantenere vivo il ricco patrimonio culturale del dialetto che il popolo ha creato con tanti secoli. Le associazioni culturali e le forze politiche locali non
possono restare indifferenti, in attesa che “la parlatùrë  salvanése”, patrimonio di inestimabile valore, tramandata di padre in figlio, di generazione in generazione , intraprenda la via del tramonto.  
Molto bene ha fatto  il Lions Club di San Salvo nell’organizzare  una bella tavola rotonda per presentare il  vocabolario del compianto Raffaele Artese, uomo di cultura, storico e poeta sansalvese. Silvana Marcucci ha magistralmente presentato la figura di Artese, storico attento, poeta, dirigente scolastico, uomo di grande equilibrio. Giuseppe Tagliente nella sua veste di editore ha spiegato le ragioni che hanno portato alla pubblicazione di una ricerca utile a recuperare una lingua in via di estinzione. Luigi Murolo, storico noto, ha parlato del valore di un’opera come “il Vocabolario del dialetto di San Salvo” e degli aspetti linguistici legati al dialetto di San Salvo. Presenti alla manifestazione la moglie  Anna e la figlia dello scrittore Marina Artese.
Ha partecipato ai lavori  la signora Anna Stivaletta Artese,
moglie dell'autore 
Tanta buona  musica ha fatto da cornice alla serata. Si sono esibiti due gruppi folk:  “I rondoni” e “Gli amici delle tradizioni di San Salvo” . Il gruppo del cantautore Matteo Musci ha presentato alla vasta platea due canzoni scritte da Artese stesso.
“ Esprimo l’augurio  - ha scritto Artese (prima della sua scomparsa ndr) nella prefazione   nel  dizionario - ”che lo sforzo profuso per lunghi mesi per portare a termine questo lavoro, serva come punto di riferimento per accedere,  attraverso il lessico dialettale alla conoscenza  della sofferta vita nel passato degli abitanti della mia terra, e serva anche a considerarlo un segno tangibile dell’amore che ho nutrito  e nutrirò sempre per  il paese, ora città, che mi ha dato i natali”.
Completa l’opera  un’ appendice che comprende:  il gergo parlato dei muratori, i modi di dire, proverbi, i cognomi di antiche famiglie salvanesi,  i tratti del temperamento dei  Salvanesi.
Marina Artese, figlia di Raffaele, intervistata dai media 
Dobbiamo rendere grazie a Raffaele per aver dato agli “abitanti della sua terra”  un vocabolario del dialetto, che lascerà sicuramente un segno indelebile nella storia di San Salvo.
Ci auguriamo,  che il prezioso scrigno,  sarà presente in tutte le case e le scuole della nostra  della nostra città.
Michele Molino

1 commento:

maria ha detto...

“Artàrìhunë al cròjje e ‘nghiummeië la chiòspe”
Devo chiedere a marèteme (e non maritime come mi dilettavo a dire) se anche lui la pensa allo stesso modo espresso tra virgolette... :)