giovedì 19 gennaio 2012

Teatro Rossetti: mantenere l'attività spendendo meno soldi

Non alimentare la polemica, operare con senso di responsabilità
Non intendevo più intervenire sul Teatro Rossetti, ma una nota pubblicata oggi su LaVoce a firma di Ivo Menna  con sue personali considerazioni mi costringe a riconfermare i termini della diatriba. Anche perché quello che fa l’incaricato pro tempore che si occupa della gestione del Rossetti e la sua associazione d’appoggio a me personalmente non interessa.
La Giunta e il Consiglio stanziano fondi a bilancio e il gestore del Teatro – che viene regolarmente retribuito - è incaricato di organizzare  il cartellone dei concerti.
Dov’è lo scandalo? Sta nel fatto che se avanzano soldi dopo aver organizzato il cartellone degli spettacoli e “fuori programma” (si badi bene “fuori programma”) il gestore si può permettere di chiamare il 30 dicembre un’orchestra di pregio per oltre 15.000 euro per un pubblico di max 156 persone (questi sono i posti certificati per il Rossetti)  vuol dire che Giunta e Consiglio hanno assegnato al Teatro Rossetti troppi soldi.
Tutto ciò è scandaloso perché l’Amministrazione di continuo dice che nelle casse del Comune non c’è un euro e proprio la settimana prima del Concerto aveva varato l’aumento dell’addizionale IRPEF (100-200 euro a famiglia) per accumulare 1.250.000 euro per il bilancio 2012.
Il cartellone del Rossetti deve continuare ad esistere ma - come ho già detto – in tempo di magra si fanno meno cose o cose più economiche. Non faccio esempi su come tagliare le spese: potrebbe alimentare la polemica, che non serve!
E bisogna stabilire sempre delle priorità. Durante questi giorni, amici mi hanno fatto notare che quest’anno è saltato – per la prima volta - il tradizionale concerto di San Michele per mancanza di fondi. Con i 15.000 euro – se proprio  avanzavano - non si poteva fare il concerto di San Michele?
La responsabilità quindi è politica: di chi prepara e di chi vota il Bilancio di Previsione, non del gestore del teatro.  

Nicola D’Adamo

1 commento:

Alessandro ha detto...

"Dov’è lo scandalo? Sta nel fatto che se avanzano soldi dopo aver organizzato il cartellone degli spettacoli e “fuori programma” (si badi bene “fuori programma”) il gestore si può permettere di chiamare il 30 dicembre un’orchestra di pregio per oltre 15.000 euro per un pubblico di max 156 persone (questi sono i posti certificati per il Rossetti) vuol dire che Giunta e Consiglio hanno assegnato al Teatro Rossetti troppi soldi."

Oppure vuol dire che se avanzano soldi la gestione del Teatro è stata oculata, non che sono stati destinati troppi soldi. Cosa rara in Italia dove i buchi di bilancio sono all'ordine del giorno.