da www.piazzarossetti.it
Il Congresso mal gestito dalla segreteria provinciale e da chi ha interesse a dividere
Antonio Del Casale, 21 anni, studente universitario eletto consigliere comunale alle scorse amministrative di Vasto, è stato eletto questa sera, per alzata di mano e con due voti contrari e quattro astenuti segretario del Partito Democratico di Vasto. Al momento del voto all’interno del bar del Palazzetto dello Sport di via dei Conti Ricci erano presenti solo 143 iscritti rispetto ai 433 + 29 (questi ultimi sono quelli delle tessere recuperate martedì sera in un tiretto della sezione di Piazza del Popolo) annunciati nei giorni scorsi. Tutto, quindi, secondo previsione. La candidatura unica di Del casale ha spaccato il P.D. di Vasto con prospettive per il futuro certamente poco foriere di tranquillità e stabilità soprattutto amministrativa.
L’assenza di diversi amministratori della Città e l’astensione dal voto di personaggi del calibro di Nicolangelo D’Adamo, Fabio Giangiacomo, Ivan Aloè la dice lunga sullo scollamento che si è voluto creare all’interno del P.D. vastese rinunciando al dialogo ed al confronto.
D’altronde se chi doveva essere arbitro imparziale (vedasi la presenza sempre più ingombrante di Angelo Pollutri che nel mentre nella sua Cupello conserva pacchetti di tessere a Vasto viene a coordinare congressi ed altro) ha vestito i panni del super tifoso, non si può pretendere che tutto scivoli sulla pelle e che ci possa dormire sopra come se nulla fosse accaduto.
Domenico Molino, presente per il tempo necessario assieme a Maria Amato ai lavori congressuali, uscendo dal Palazzetto aveva dichiarato: "Faremo ricorso agli organismi del partito” contestando la legittimità del congresso. Tutto regolare secondo Camillo Di Giuseppe, un segretario provinciale che ha gestito nel peggiore dei modi il periodo del commissariamento ed ancora peggio quello antecedente questo Congresso. E dire che si era dichiarato super partes annunciando iniziative che non vi sono state!!!
Qualcuno sostiene che non è colpa sua. E’ colpa dell’”effetto poltrone” che colpisce chi occupa posti di responsabilità. Ma, l’educazione, è tutt’altra cosa. Vero Di Giuseppe?
Nel documento letto in assemblea dalla Amato si fa riferimento al vademecum per i congressi di circolo, pubblicato sul sito internet del Pd regionale: "Al punto 5 si legge: In apertura dei lavori, come primo adempimento, è eletta la presidenza dell’assemblea. E al punto 6: Le candidature a coordinatore di circolo e liste collegate per il coordinamento di circolo sono presentate alla presidenza dell’assemblea, entro un termine che essa stessa deve fissare subito dopo la propria elezione.
Diverse sono le modalità per la elezione a segretario cittadino, figura prevista dove ci sia l’unione comunale, cioè più circoli, e si legge nell’articolo 13: Le candidature a segretario cittadino devono essere presentate alla commissione provinciale con firma di almeno il 5% degli iscritti dell’unione comunale entro le ore 20 del giorno precedente la data di svolgimento della prima Assemblea di circolo facente parte dell’Unione Comunale, con la piattaforma politica del candidato.
In riferimento a quanto appena esposto anticipiamo la nostra intenzione di presentare ricorso".
Quanti non hanno partecipato al Congresso, contestandone diversi aspetti, hanno sostenuto che "mimetizzato da pacificazione e rinnovamento, è in corso in realtà un atto di forza, muscoli mostrati in anticipo, forza anche di chi come propria storia politica ha quella di altri partiti che, con tutto il rispetto, hanno poco della idea di riformismo moderno del Pd.
Non condividiamo questo richiamo anche sgradevole al nuovo, al ringiovanimento a tutti i costi, alla giovinezza come volano di rinnovamento. La freschezza e l’aria nuova in un partito si respirano nelle idee, nella ricerca del confronto, nelle regole e obiettivi condivisi, nel rispetto tra persone che resiste a visioni e prese di parte differenti. Essere partito giovane non dipende dall’anagrafe. La tanto sbandierata giovinezza del candidato alla segreteria, è un dato di fatto non un merito, così come non è un merito essere donna. In questo caso la giovinezza rischia di essere una foglia di fico, troppo piccola per coprire adeguatamente gli interessi dettati da antichi giochi di potere".
Molto seri ed articolati gli interventi del preside D’Adamo, del prof. Aloè, dell’avv. Giaangiacomo e di altri che hanno evidenziato gli errori commessi nella preparazione di questo importante appuntamento. Fabio Giangiacomo aveva chiesto una votazione vera per dare a tutti la possibilità di esprimere il proprio sì o no a Del Casale. Molto critico e riflessivo l’intervento dell’altra novità di questo congresso, il giovane Nicola Della Gatta che, quasi a voler bilanciare la giovane candidatura proposta dal gruppo di maggioranza per la segreteria, è stato invitato ad assumere la carica di vice segretario.
Per le altre cariche della segreteria cittadina tutto è stato rimandato al domani. Insomma, il “nuovo” sembra intenzionato a rispolverare il vecchio manuale “Cencelli” nella speranza di rabbonire gli animi. Probabilmente sarà tempo sprecato.
M.M.
L’assenza di diversi amministratori della Città e l’astensione dal voto di personaggi del calibro di Nicolangelo D’Adamo, Fabio Giangiacomo, Ivan Aloè la dice lunga sullo scollamento che si è voluto creare all’interno del P.D. vastese rinunciando al dialogo ed al confronto.
D’altronde se chi doveva essere arbitro imparziale (vedasi la presenza sempre più ingombrante di Angelo Pollutri che nel mentre nella sua Cupello conserva pacchetti di tessere a Vasto viene a coordinare congressi ed altro) ha vestito i panni del super tifoso, non si può pretendere che tutto scivoli sulla pelle e che ci possa dormire sopra come se nulla fosse accaduto.
Domenico Molino, presente per il tempo necessario assieme a Maria Amato ai lavori congressuali, uscendo dal Palazzetto aveva dichiarato: "Faremo ricorso agli organismi del partito” contestando la legittimità del congresso. Tutto regolare secondo Camillo Di Giuseppe, un segretario provinciale che ha gestito nel peggiore dei modi il periodo del commissariamento ed ancora peggio quello antecedente questo Congresso. E dire che si era dichiarato super partes annunciando iniziative che non vi sono state!!!
Qualcuno sostiene che non è colpa sua. E’ colpa dell’”effetto poltrone” che colpisce chi occupa posti di responsabilità. Ma, l’educazione, è tutt’altra cosa. Vero Di Giuseppe?
Nel documento letto in assemblea dalla Amato si fa riferimento al vademecum per i congressi di circolo, pubblicato sul sito internet del Pd regionale: "Al punto 5 si legge: In apertura dei lavori, come primo adempimento, è eletta la presidenza dell’assemblea. E al punto 6: Le candidature a coordinatore di circolo e liste collegate per il coordinamento di circolo sono presentate alla presidenza dell’assemblea, entro un termine che essa stessa deve fissare subito dopo la propria elezione.
Diverse sono le modalità per la elezione a segretario cittadino, figura prevista dove ci sia l’unione comunale, cioè più circoli, e si legge nell’articolo 13: Le candidature a segretario cittadino devono essere presentate alla commissione provinciale con firma di almeno il 5% degli iscritti dell’unione comunale entro le ore 20 del giorno precedente la data di svolgimento della prima Assemblea di circolo facente parte dell’Unione Comunale, con la piattaforma politica del candidato.
In riferimento a quanto appena esposto anticipiamo la nostra intenzione di presentare ricorso".
Quanti non hanno partecipato al Congresso, contestandone diversi aspetti, hanno sostenuto che "mimetizzato da pacificazione e rinnovamento, è in corso in realtà un atto di forza, muscoli mostrati in anticipo, forza anche di chi come propria storia politica ha quella di altri partiti che, con tutto il rispetto, hanno poco della idea di riformismo moderno del Pd.
Non condividiamo questo richiamo anche sgradevole al nuovo, al ringiovanimento a tutti i costi, alla giovinezza come volano di rinnovamento. La freschezza e l’aria nuova in un partito si respirano nelle idee, nella ricerca del confronto, nelle regole e obiettivi condivisi, nel rispetto tra persone che resiste a visioni e prese di parte differenti. Essere partito giovane non dipende dall’anagrafe. La tanto sbandierata giovinezza del candidato alla segreteria, è un dato di fatto non un merito, così come non è un merito essere donna. In questo caso la giovinezza rischia di essere una foglia di fico, troppo piccola per coprire adeguatamente gli interessi dettati da antichi giochi di potere".
Molto seri ed articolati gli interventi del preside D’Adamo, del prof. Aloè, dell’avv. Giaangiacomo e di altri che hanno evidenziato gli errori commessi nella preparazione di questo importante appuntamento. Fabio Giangiacomo aveva chiesto una votazione vera per dare a tutti la possibilità di esprimere il proprio sì o no a Del Casale. Molto critico e riflessivo l’intervento dell’altra novità di questo congresso, il giovane Nicola Della Gatta che, quasi a voler bilanciare la giovane candidatura proposta dal gruppo di maggioranza per la segreteria, è stato invitato ad assumere la carica di vice segretario.
Per le altre cariche della segreteria cittadina tutto è stato rimandato al domani. Insomma, il “nuovo” sembra intenzionato a rispolverare il vecchio manuale “Cencelli” nella speranza di rabbonire gli animi. Probabilmente sarà tempo sprecato.
M.M.
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