Nelle Scuderie di Palazzo Aragona, ha preso il via la XLIV edizione del Premio Vasto d’Arte Contemporanea “Vitalità dell’Arte”, a cura di Sandro Parmiggiani.
Non molta la gente presente, a causa dell’abbondante pioggia caduta proprio quando ormai era tutto pronto per l’inizio della manifestazione. Padrone di casa il Segretario del Premio, avvocato Roberto Bontempo, che ancora oggi, nonostante i limitati mezzi economici, riesce ad organizzare una mostra comunque di alto livello, degna della tradizione del Premio Vasto.
L’Assessore Anna Suriani ha ricordato i grandi tagli che hanno colpito il settore della cultura, ma volontà dell’Amministrazione Comunale è stata quella di preservare i grandi eventi, come appunto il Premio Vasto. Un plauso anche per le Scuderie di Palazzo Aragona, ancora una volta al centro di grandi eventi, dopo la grande mostra di Leopoldo Marciani e la collettiva “Ignis”, da poco conclusa, nell’ambito delle Proposte del Premio Vasto. “Una location particolarmente gradita”, ha affermato l’Assessore, “anche se un po’ decentrata rispetto a Palazzo d’Avalos e ad altre strutture presenti nel centro storico”.
A Sandro Parmeggiani, curatore della rassegna, il compito di illustrare brevemente la scelta delle opere e alcune linee guida per comprendere meglio la mostra. “Il titolo della rassegna è semplice”, ha affermato il critico emiliano, “ma anche particolarmente impegnativo, in quanto riprende il nome utilizzato in una memorabile mostra organizzata alla fine degli anni ’50 a Venezia. In questo caso il titolo vuole dire che nel nostro paese ci sono dei giovani che con estremo vigore stanno portando avanti il loro percorso attraverso molteplici linguaggi, e al tempo stesso generazioni di artisti più anziani che si sono integrati e altri che, dopo avere conosciuto riconoscimenti e apprezzamenti, hanno subito nel tempo, dentro l’imperversare delle mode, un’inclinazione”. In questi ultimi decenni si sono affermati artisti attraverso vere e proprie operazioni di marketing. In questa edizione del Premio Vasto vengono presentati autori che, lontani dalle manipolazioni delle leggi di mercato o delle riviste specializzate, continuano a lavorare e chiedono “solo uno sguardo attento e partecipe, personale, per comunicare il tramando della memoria e il mistero della poesia che in esse s’annidano”.
Venticinque gli artisti presenti, che vanno dall’astrattismo al figurativo e all’informale, che offrono “tante tendenze, tante esperienze, tanti linguaggi, ma non una babele”.
La mostra rimarrà aperta fino al prossimo 30 ottobre con il seguente orario: Lug./Ago. 18,00/23,00 – Set./Ott. 17,00/20,00
Domenica anche 10,30/12,30 (Lunedì chiuso)
Lino Spadaccini
4 commenti:
Guardando le foto l'unica cosa che incuriosce è il vedere 2 noti personaggi come il PROSPERINO e SBARRONE che come il prezzemolo si trovano ovunque.
Notare il loro look a dir poco indecoroso.
Perchè indecoroso il look?
Che c'è di strano in quel look, onestamente, non riesco a comprenderlo?
La cosa che, invece, più mi incuriosisce, è vedere una scaletta di opere contemporanee e guardare, gustarmi la contemporaneità di ogni edizione, per farmi una idea su come e se il contemporaneo sia da identificarsi solo nella cultura contemporanea, appunto, o se questa arte, man mano che passano gli anni, debba prendere, al di là del contemporaneo che è stato, un nome diverso che ne identifichi l'anno ed il periodo.
Commento da profana, chiedo scusa... Ma la curiosità c'è.
Per quanto riguarda l'arte in generale mi ritengo un profano in materia ma vedere 2 personaggi tra cui uno vestito con pantaloncini da mare e sandali , suscita in me enorme curiosità ! Perchè ? Perchè li ritengo più profani di me ! Non so se ho reso l'idea !
Mi sarei aspettato anche un'altra osservazione. Chiedersi come può un Assessore e un Presidente interessarsi all'arte (al bello, alla forma, alla creatività...) ed essere così disinteressati al decoro, all'arredo urbano (insomma all'immagine) della Città di cui sono amministratori. Prospero a parte, rappresentante della Regione (ma il discorso vale anche per lui).
Aspettiamo che la Anna Suriani - per quanto riguarda l'arredo urbano - faccia "il salto di qualità" che le ha chiesto il Primo Cittadino nell'assegnare le deleghe.
Aspettiamo.
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