di Lino Spadaccini
Superato il Camping La Grotta del Saraceno, si prosegue a sinistra seguendo la strada asfaltata, che ci condurrà alla spiaggia di Vignola, adesso tranquillamente e liberamente accessibile, dopo che per tanti anni alcuni privati della zona ne avevano precluso l’accesso.
Questa baia prende il nome dalla proprietà della famiglia omonima, le cui tracce risalgono già nel 1500. Percorrendo il tratto di spiaggia sassosa verso nord si giunge fino alla Grotta del Saraceno, dove si può apprezzare il bellissimo trabocco, uno dei più antichi della nostra costa. Sul lato opposto alte rocce la dividono dalla successiva baia, quella di Canale. Arrampicarsi sugli scogli, passare da uno all’altro, cercando gli appigli migliori, quelli più sicuri, stando attenti a non scivolare è uno spettacolo unico, che vi ripagherà di tutti gli sforzi.
Questo tratto di spiaggia è molto intimo e non molto frequentato, ideale per chi vuole rimanere fuori dalla calca. L’acqua fresca e limpida è una tentazione per un bagno rinfrescante.
Voglio chiudere con il bellissimo brano del Maestro Aniello Polsi “Nustalgie di Vaste”, un vero inno alla nostra terra ed un piccolo omaggio alle nostre bellezze:
Vaste bbelle tra mare e giardine
paradise terrestre tu si'.
nghi lu core ti tinghe vicine,
"nnenz' a l'ucchie tu sempre mi sti'.
paradise terrestre tu si'.
nghi lu core ti tinghe vicine,
"nnenz' a l'ucchie tu sempre mi sti'.
Rit.: Vullari' vula', Vaste me',
pé 'na vodda sole da te.
Ma quande, quande sta lundananze
che chiù me separe?
Ma quande, quande i' chi lu ciele
turchine arimire?
Ah!...
pé 'na vodda sole da te.
Ma quande, quande sta lundananze
che chiù me separe?
Ma quande, quande i' chi lu ciele
turchine arimire?
Ah!...
Scaramuzze, Casarze, Vignole,
Cungarelle, lu Fare... che chiù?
La chiesette de Sande Nicole,
m'aricorde i' sempre de vu'. Rit.
Tra le cose cchiù care e cchiu' sande,
che cunsirve tu, Vaste, pé me,
ci sta mamme ch'aspette da tande
lu ritorne pé ma revedè'.
che cunsirve tu, Vaste, pé me,
ci sta mamme ch'aspette da tande
lu ritorne pé ma revedè'.
Rit.: Vularri' vula', mamma me',
pé 'na vodda sole da te.
Ma' quande, quande sta lundananze
che chiù me sapare?
Ma quande, quande i' chi lu nome
adurate arichiame?!...
Ah!...
pé 'na vodda sole da te.
Ma' quande, quande sta lundananze
che chiù me sapare?
Ma quande, quande i' chi lu nome
adurate arichiame?!...
Ah!...
TERZA DI 9 PUNTATE
2 commenti:
da ENZO LA VERGHETTAUn veloce commento alle foto su Vignola
Foto bellissime, fatte con amore da chi ama Vasto e forse egoisticamente non vuol dividere con gli altri “forestieri”.
Se mi permettete un piccolo rilievo, nelle ultime due foto ci sono dei residui di edilizia abbandonata che possono dare una sensazione di degrado.
Posso fare una domanda, che può sembrare polemica, ma qual è l’obiettivo di questo servizio sulla riscoperta della nostra scogliera?
Inebriarci fra noi di queste foto o divulgarle all’ esterno?
Nel primo caso “zitte a chi le sa”.
Nel secondo caso rinnovo l'invito ad un "imprenditore vastese" a sfruttare questo dono della natura per istituire un servizio turistico e portare i turisti con una barca a visitare questi luoghi, bagno compreso, e se vogliamo strafare includere nel servizio anche uno spaghetto con le cozze, niente di nuovo è qualcosa che fanno ormai ovunque.
Enzo La Verghetta
Enzo, il motivo l'ho detto nella prima puntata: CONVINCERE I NOSTRI AMMINISTRATORI CHE LA SCOGLIERA HA POTENZIALITà DI SVILUPPO SUPERIORI ALLE DUNE ED A PUNTA ADERCI.
Direttore, c'è stato un servizio fotografico, proprio su questo blog e forse l'estate passata, realizzato da un battello che si è fatto tutta la costa immortalandone lo scempio che ne ha fatto l'edilizia abusiva o legale.
Ho letto denunce di persone che si ritrovano l'accesso sbarrato alle diverse spiaggette, ad opera di non si sa chi.
Ora cosa ne vorresti fare?
Sono d'accordo e da lunga pezza, che una peculiarità della nostra zona è proprio la scogliera, ma è troppo tardi per qualunque recupero.
Si dovrebbe buttare giù ogni costruzione per una fascia di almeno 500 mt dalla riva.
Posta un commento