venerdì 10 giugno 2011

Stasera il Centrosinistra festeggia la vittoria e chiude la campagna per i referendum


http://www.histonium.net/archivio_news/2011/chiusura-campagna-referendaria-e-festa-per-la-vittoria-elettorale-lapenna-in-piazza_17585.php

10 commenti:

Ciccosan ha detto...

Mi sono imbattuto in un quotidiano che riportava un manifesto dei Democratici di Sinistra che in occasione del referendum del 15 e 16 giugno del 2003, invitava a fare questo: "NON votare un referendum inutile e sbagliato, è un diritto di tutti: lavoratori e NON". Il NON è, nel manifesto, in maiuscolo grassetto e in rosso. E' proprio vero: tutto dipende dalla convenienza.

giusfra ha detto...

Forse anche qui - magari per par condicio - bisognerebbe mostrarlo...

nicolangelo ha detto...

Scusa Ciccosan, vuoi dire che ti va bene la privatizzazione dell'acqua e sei disposto ad ospitare nella tua regione una centrale nucleare?
Invece di parlar male del centrosinistra dovreste avere il coraggio di dire : voglio prvatizzare l'acqua e voglio le centrali nucleari! Con questo non assolvo chiunque abbia invitato a non andare a votare, compresa la Chiesa Cattolica.

Ciccosan ha detto...

Non ho alcun problema a dirlo, e anche d più.
Sono favorevole alla privatizzazione del servizio idrico, come del servizio postale, delle autostrade, della rete eletrica, e di qualunque attività dove lo Stato non riesca a fare meglio; inoltre sono favorevole alle scuole pubbliche, alla TAV, alla libera iniziativa, alla meritocrazia, alla divisione delle carriere dei giudici, alla riforma Gelmini ecc ecc.
Sono da sempre favorevole alle centrali nucleari (nel mio curriculum studiorum ci sono alcuni esami relativi a queste tecnologie) ed ho votato a favore anche nel primo referendum.
Dico anche qui che non andrò a votare, ma se decidessi all'ultimo momento sarebbe per 4 NO tondi tondi. Ho anche convinto diverse persone a fare come me.
Non credo che la Chiesa abbia invitato in un senso o nell'altro. Se per il referendum ci sono 3 opzioni, SI, NO e mi astengo (come in parlamento con le leggi), assumere una di queste 3 posizioni significa aver fatto comunque il proprio dovere. E se la Chiesa ha invitato a fare il proprio dovere io l'avrò ascoltata di certo.

Approfitto per esprimere compiacimento che la Chiesa venga nominata con positivi giudizi; probabilmente molti hanno cambiato idea rispetto a quando la criticavano a proposito del divorzio e dell'aborto.

Non ho niente contro coloro che non la pensano come me e ringrazio Dio che possiamo ancora farlo liberamente, loro ed io.

Ora mi dica dove ho parlato male della sinistra o centro sinistra o comunisti o estremisti.
Chiedo scusa da adesso.

Per capirsi, dir male intendo frasi come queste o peggio "...coloro che supinamente, anzi proni, accettano le scelte dell'uomo di Arcore e si permettono si sindacare la posizione della gente per bene. Adesso basta ! Vergognatevi soltanto di scegliere di boicottare referendum così seri!!!!".

Ciccosan ha detto...

L'Architetto D'Adamo, ha inserito un elemento di riflessione circa il diritto all'astensione sui referendum.

Provare qui: http://3.bp.blogspot.com/-VoIM9n_wclE/TfMPG1COZpI/AAAAAAAACe0/m82ygYYoisk/s400/il_manifesto_ds_2003%255B1%255D.JPG

T88 ha detto...

Su alcuni punti sono d'accordo con ciccosan, ma non su uno. Non credo che per un elettore astenersi dal voto voglia dire aver fatto il proprio dovere. Il dovere del cittadino è quello di partecipare attivamente alle decisioni, visto che riguardano anche lui. Altrimenti si può dire che abbia fatto il proprio dovere anche chi diserta le elezioni politiche o amministrative. Il voto è un diritto, ma anche un dovere civico (art. 48 Cost.).
Piccola aggiunta personale: in una tornata referendaria il cittadino va a votare circa un determinato quesito con la speranza che la propria posizione sia quella maggioritaria. Il non-voto motivato dalla volontà esclusiva di non far vincere la parte avversa non è politica, ma antipolitica.

Alessandro ha detto...

Cicco, la tua posizione è molto contraddittoria. Da una parte esprime istanze di un moderno partito liberale, dall'altra invece sostiene iniziative del tutto illiberali come ad esempio la legge sul legittimo impedimento. Dev'essere molto difficile sentirsi liberali e berlusconiani allo stesso tempo, vero? Così come dev'essere molto difficile sostenere la gestione dell'acqua ai privati in Italia visti i precedenti: tariffe aumentate e servizi come o peggio di prima.
È sbagliato astenersi, insieme alle amministrative questo è l'unico modo per partecipare alla vita politica, visto che i liberali amici tuoi con la legge elettorale hanno tolto il voto di preferenza.

nicolangelo ha detto...

Se per il buon Ciccosan il governo Berlusconi è un governo liberale, io posso dire di essere un monaco trappista....Suvvia!

Ciccosan ha detto...

Contraddizioni? Può essere; chi non ci incappa?
Cosa dovremmo dire di alcune democrazie avanzate dove storicamente la partecipazione al voto è piuttosto scarsa? Negli USA superare il 60% è un record, e lasciamo stare la Svizzera.
Ma a nessuno lì viene in mente di accusare il 40% di alcunché.
E come mai l'astensione è praticata sistematicamente anche in Parlamento? Addirittura con l'uscita plateale dall'aula per far mancare il quorum; sotto gli occhi dei Presidenti che non hanno nulla da ridire.
Quale sarebbe la differenza tra andare al seggio e votare scheda bianca (diversa dal voto nullo) e il non andarci proprio? Lo trovo stupido, e di chi non vuol far vedere a chi lo conosce che non è andato a votare.
Non facciamola però troppo sofisticata la riflessione; siamo una popolazione pragmatica, piuttosto egoista e "mors tua vita mea" è lo slogan più diffuso, almeno nei comportamenti.
I DS nel referendum nel 2003 per l'estensione dell'art.18 anche alle piccole aziende, capirono che l'unico modo per evitare quella estensione, che non volevano, era far fallire il referendum.
Così invitarono, come sanno fare solo a sinistra, a disertare le urne e il loro popolo li seguì; quel referendum appunto fallì con una adesione del 25%.
Io non dico che hanno sbagliato: se l'astensione è l'unico strumento che ti dà la possibilità di vincere, lo adoperi.
Critico invece il doppiopesimo, l'incoerenza, l'ipocrisia.
Quando parla il Papa e la gerarchia ecclesiastica, li sto ad ascoltare e talvolta sono per me importanti elementi di riflessione. Però li ascolto sempre; quando sono a favore dell’unità della famiglia, quando richiamano a riflettere sulla vita, sull’aborto facile, sul degrado dei valori.
Non tiro la tonaca solo quando dicono cose che mi convengono.

E' un errore identificare un liberale con Berlusconi; tanto quanto assimilare uno di sinistra con un marxista-leninista.
Ognuno di noi ha una sommatoria di aspirazioni e di idee sulla vita, sul sociale, e quando si tratta di votare ricerca quella parte che maggiormente si avvicini al suo modo di pensare.
Io che sono a favore di molte cose cui la sinistra è contraria, da quale parte dovrei votare?
Dovrei votare Casini, ondivago e inconcludente, solo perché dalla mia parte c’è Berlusconi?
Non ho niente da ridire con chi vota dall'altra parte, anche se di là ci sono facce che a me fanno lo stesso effetto che Berlusconi fa agli altri: D’Alema, Veltroni, Franceschini, Di Pietro, Vendola, ed altri. Voi ne avete uno, beati voi; io ne ho molti di più.
Ma non mi sogno di dire che chi vota a sinistra voti per quelle facce.

Alessandro ha detto...

Cicco, hai proprio ragione "siamo una popolazione pragmatica, piuttosto egoista e "mors tua vita mea" " per questo abbiamo consegnato l'Italia a Berlusconi per tutto questo tempo. Lui ha proprio "stuzzicato" la nostra parte peggiore facendoci credere che l'egoismo di ognuno corrispondesse al bene di tutti. Ma non è così.
Se poi pensi di non essere sufficientemente rappresentato a Destra, beh, non hai tutti i torti e non sei il solo, anche il compianto Montanelli aveva lo stesso problema, ma almeno non votava Berlusconi.