sabato 11 giugno 2011

Ampia riflessione sullo sviluppo del Turismo: Vasto un "paese per vecchi" !


 Il punto di vista di un giovane

foto V. Di Lello
riceviamo e pubblichiamo
(E') un paese per vecchi...

Con l' archiviazione delle scorse elezioni comunali e la conferma del sindaco uscente Luciano Lapenna occorre soffermarsi e riflettere su una questione fondamentale per la crescita e lo sviluppo della citta' e quanto mai attuale visto il recente dibattito sulla limitazione oraria all' emissione notturna della musica nei locali date le lamentele della cittadinanza:Vasto non e' un polo turistico all' altezza. Ha delle potenzialita' enormi che pero' non sono mai state sfruttate dalle varie amministrazioni succedutesi, soprattutto in questi ultimi otto anni. Sono stati spesi soldi per tanti eventi che, se pur interessanti, non incentivano i consumi e non hanno fatto altro che produrre una perdita' di attrattivita' turistica per la nostra citta', oltre che in termini di ricchezza prodotta e distribuita. Le serate estive sono ormai "animate" dalla monotonia,soprattutto negli ultimi due anni in cui quei pochi stabilimenti balneari solitamente aperti la sera hanno smesso di organizzare iniziative ed eventi. Ma analizziamo le radici del problema:se i gestori degli stabilimenti non vengono coinvolti in un patto amministrativo che mette al primo posto i bisogni della popolazione economicamente attiva non saranno mai incentivati ad aprire la sera dato che non sarebbero loro garantiti i profitti oltre che per non sentirsi parte di un progetto che punta alla valorizzazione del sistema economico vastese. La nostra e' una citta' vecchia(viva solo il quindici e il sedici di agosto) dove si e' dato( e si vuole continuare a dare a quanto sembra) priorita' alle esigenze degli anziani che vengono a passare qui le loro ultime estati e ad iniziative che non fanno altro che rafforzare il letargo cittadino. Per carita', queste attitudini sono rispettabili ma non fanno crescere e sviluppare la citta'. Chi ci rimette? Tutti: giovani costretti a prendere le macchine durante la notte(con i pericoli annessi)per recarsi nelle localita' piu' o meno vicine e meglio attrezzate per passare una serata diversa all' insegna della "non-monotonia",imprenditori locali che perdono potenziali clienti e di conseguenza l' opportunita' di realizzare degli utili, il comune stesso che investe in attivita' che non producono ritorni e non promuovono la valorizzazione dei nostri luoghi, infinitamente belli e infinitamente poco sfruttati, le famiglie che scelgono spiagge e piazze diverse, piu' movimentate e meglio attrezzate per i loro figli. Ben vengano i bar aperti tutta la notte che cercano almeno in parte di colmare questo "gap" tra le nostre sere povere( in tutti i sensi) e altre, in altri luoghi, infinitamente piu' ricche. Che dovrebbero fare i gestori di queste strutture se non sostiturisi ad un' amministrazione incapace di promuovere la "cultura del turismo"? A chi si lamenta dovrebbe esser detto che se questi bar mettono musica alta per tutta la notte e' perche' c'e' un' amministrazione incapace di offrire delle valide alternative attraverso, per esempio, degli incentivi agli stabilimenti per l' apertura notturna o, ad esempio, l' organizzazione settimanale di eventi simili alla notte bianca dello scorso primo agosto(  con le tempistiche e le competenze adeguate). Ah, Se non ci fosse il mese del brodetto....
Nicolò Fabrizio

2 commenti:

Alessandro ha detto...

La prospettiva va allargata: Vasto come l'Italia non è un paese per vecchi, ma di vecchi.

NICOLA D'ADAMO ha detto...

da Enzo La Verghetta
Scusate se parto da lontano. Un problema tipicamente italiana è l’imprenditoria assistita, mi spiego, l’imprenditore vuole mettere l’idea e l’ente pubblico: Stato o Regione o Comune mettono i soldi. Finiti gli incentivi pubblici l’industria italiana è ormai preda di aziende straniere che stanno impadronendosi delle nostre vedi Parmalat vedi la grande distribuzione vedi la Banca Nazionale del Lavoro tutto in mano dei francesi.

L’imprenditore è qualcuno che deve investire in proprio e/o associandosi con altri vedi i famosi consorzi, nel nostro caso per costruire eventi . Non conosco i rapporti fra amministratori e gestori quindi non so dividere la responsabilità di quanto denunciato. Ma se in altre località i gestori degli stabilimenti organizzano manifestazioni notturne per i giovani perché questo non avviene a Vasto? Sarà tutta colpa dell’amministrazione? O questi imprenditori non vogliono rischiare e investire a medio termine. Certo il primo anno le serate negli stabilimenti forse non sarà in attivo, ma gli anni successivi dopo il famoso “avviamento” (che ha anche una quantificazione economica) potrebbero diventarle e il fenomeno dell’emigrazione potrebbe diventare immigrazione dei giovani gaudenti. Ma alla base c’è sempre una proposta allettante da parte degli esercenti che potrebbe avere anche dei risvolti positivi per l’attività diurna. Ma occorre prevedere anche un’adeguata dislocazione della loro offerta notturna, e questa non è il Centro Storico. Perché i diritti degli uni non devono ledere quelli degli altri .

Certo l’amministrazione comunale dovrebbe rivedere il calendario delle manifestazioni estive monitorando gli avvenimenti per scegliere quelli più redditizi per l’economia locale , che portano turisti, e limando/ eliminando quelli per pochi intimi oltretutto costosi.

Enzo La Verghetta