venerdì 13 maggio 2011

Stasera pienone al Ruzzi per Nicola Del Prete sindaco

A Vasto si dice che quando un politico riesce a riempire il Cinema Ruzzi vuol dire che ha grandi possibilità di riuscire. E' stato il caso stasera di Nicola Del Prete che ha voluto chiudere al Ruzzi come faceva la vecchia Democrazia Cristiana. Occupati tuti i posti a sedere e molta gente in piedi.
Ad aprire la serata, l'intervento dell'on. Carmelo Briguglio di FLI che nel criticare l'attuale situazione della politica nazionale ha lanciato parole di speranza sul futuro del Paese.
Nicola Del Prete da un lato ha messo in risalto i lati negativi dell'amministrazione Lapenna, dall'altro ha illustrato le iniziative inserite nel suo programma. "Durante questi giorni - ha detto Del Prete - sento Lapenna parlare solo di tutela dell'ambiente, pista ciclabile e raccolta differenziata. L'avete mai sentito parlare di sviluppo?"  "Noi invece vogliamo creare benessere e posti di lavoro, sviluppando il turismo e cercando di mantenere gli attuali livelli occupazionali in tutti gli altri settori". "Per far diventare Vasto un centro turistico di interesse nazionale abbiamo bisogno di rivedere il piano regolatore e creare strutture turistiche sulla costa e poi unire tutti i comuni della costa per creare un brand, un marchio. Io penserei al nome  "Costa Diomedea". Da San Vito fino a Campomarino compreso le Tremiti". E qui un passaggio da politico consumato: l'omaggio all'ex sindaco Notaro presente in sala - il sindaco più amato dai vastesi - che negli anni '70 già aveva un'idea del genere. Tra molti applausi,  ha illustrato  le altre iniziative del suo programma. Tutti interventti concreti e realizzabili. In conclusione, tutti i 72 candidati solo saliti sul palco per una storica foto con Del Prete, l'on. Briguglio (FLI), l'on. Toto (FLI), Marino Roselli (API).

8 commenti:

Alessandro ha detto...
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Alessandro ha detto...

Del Prete scopre l'acqua calda quando parla del turismo come risorsa. Ma purtroppo ha un'idea di turismo utile solo alla propaganda. Dove le vuole creare le strutture turistiche se la costa è già abbondantemente cementificata? Poi il suo ragionamento ha un grosso limite: quello di scindere lo sviluppo dalla tutela, come se la tutela fosse da intralcio allo sviluppo. È proprio perché a Vasto lo sviluppo non è mai stato accompagnato dalla tutela che ci ritroviamo in una cittadina sempre più brutta e una costa che anno dopo anno diventa irriconoscibile.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Caro Alessandro permettimi di risponderti. La riqualificazione dell'esistente, secondo modalità diverse da quelle attuali, già significa realizzazione di strutture turistiche. La tutela del paesaggio, dei monumenti delle tradizioni e quanto altro, è il punto di partenza, non il punto di arrivo. Dalla tutela parte lo "sviluppo" non ci si può fermare alla prima.

NICOLA D'ADAMO ha detto...

Il segreto sta nel giusto punto di equilibrio tra la tutela e lo sviluppo. In altre parole non ingessare ma tutelare per averne un beneficio economico e creare posti di lavoro. Perchè poi la gente deve mangiare.

Anonimo ha detto...

Peccato che Nicola non si sia ripresentato (ma questa volta non nella parte inattivamente-sbagliata). Buon senso e ragionevolezza ci vuole. Pensare ...non è ancora fare. Può essere un ciarlare in politichese (là dove le buone intenzioni lastricano il tappeto rosso dei candidati) ma sono poi distanti (spesso assenti) dalla realtà fisica e quotidiana.

Nota per l'Admin del blog:
com'è che il mio commento allo spettacolare comizio tutti in piedi di Grillo è stato azzerato. Curioso che questo accada dopo che la mia battuta è stata ripresa e citata da qui-quotidiano di ieri! O è proprio per questo? Perchè poi?

Alessandro ha detto...

La tutela più che un punto di partenza o di arrivo è una condizione indispensabile perché ci sia vero sviluppo. Poi io per riqualificazione non intendo tanto l'edificazione (al massimo a Vasto ci vorrebbe qualche demolizione), ma riqualificazione culturale. A Vasto manca una moderna cultura del turismo. Gli stabilimenti balneari sono rimasti fermi agli anni '70; per non parlare di quelli in cui permettono ai "clienti" di giocare alla stramaledetta passatella. D'estate la maggior parte dei negozi in centro non rimangono aperti dopo le otto di sera. Gli stessi alberghi costano troppo, considerando quello che offrono, anzi quello che non offrono. È vero che la gente deve mangiare, ma fino ad adesso hanno mangiato soprattutto i costruttori.

NICOLA D'ADAMO ha detto...

Risposta per UASTEMè.
SU GRILLO HO MESSO DUE POST E I COMMENTI SONO Lì. SUL PRIMO 10 COMMENTI , SUL SECONDO ZERO.
IL TUO E' FRA I 10.
NON CREDO CHE BLOGGER CHE E' STATO FERMO UN GIORNO NEL MONDO NON ABBIA RICARICATO TUTTI I COMMENTI.

Davide Delle Donne ha detto...

mi raccomando votate bene! Fate vincere Vasto!