Al centrosinistra non quadrano i conti: le liste del 2011 molto più deboli di quelle del 2006. Molti candidati "buoni"si sono spostati su liste avversarie, altri non si sono ricandidati.
Lapenna sa bene che il centro sinistra ha grosse difficoltà e stavolta al primo turno potrebbe prendere meno del 2006 quando si era attestato sul 40%. (Vinse secondo turno con l’apporto del 20% di Peppino Forte). Da aggiungere che dentro il 40% del primo turno c’era oltre il 20% della Margherita di Nicola Del Prete.
In sostanza Lapenna è stato eletto con i voti dei moderati, non della sinistra.
Il dato è venuto fuori anche dalle primarie del mese scorso, quando il 44% del popolo di centrosinistra ha detto che voleva Peppino Forte, non Luciano Lapenna come candidato sindaco.
La preoccupazione allora qual è? Che questa moltitudine di gente voti come consigliere uno del PD e come sindaco Nicola Del Prete o qualcun altro.
L’appello di Lapenna domenica sera in piazza ha appunto questo significato. Ha scritto Vastoweb: “Una frase sembra un appello a scongiurare il voto incrociato, che pure costituisce un'incognita di queste elezioni: "Nessun voto del centrosinistra deve andare agli avversari. Basta questo per confermarci alla guida della città".
Ma come è possibile che “nessun voto del Centrosinistra ( del 2006 ndr) vada agli avversari” quando molti candidati di buon peso politico si sono spostati sulle liste avversarie?
Come è possibile compensare i voti di quelle decine di candidati di peso del 2006 che questa volta non si ricandidano? Altro che 3.000 voti che aveva ipotizzato Gabriele Cerulli il mese scorso! Sono tanti, tanti di più.
Perciò il nervosismo aumenta.
nda
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