Parla l'assessore Suriani
http://www.comune.vasto.ch.it/e_view.asp?E=10735
Ha ragione l'assessore sulle ricerche petrolifere sul mare. Ma io sono anche preoccupato per il verde cittadino. Ci sono 5 buche vuote per alberi sul marciapiede di piazza Rossetti (lato edicola) e l'assessore non riesce a trovare 5 alberetti da ripiantarci. Oltre ai famosi 10 alberetti da mettere in Piazza Del Popolo. Per questi ultimi una soluzione si potrebbe trovare: basta cambiare nome alla piazza: da piazza del Popolo e Piazza Aderci e il giorno dopo le piante appariranno come d'incanto!
3 commenti:
Spiritoso e pungente, Nic. Così mi piaci. Nu scaffataune a lu mîsse, a ciascuno il suo.
Su questo argomento si sta facendo un dibattito acceso, come se le trivelle fossero già in funzione. Mi sembra di rivivere la vicenda del ripascimento della spiaggia di Casalbordino, dove tutti hanno detto qualcosa e non sempre a proposito.
In verità la trivellazione di prova è soggetta ad un altro e successivo processo di autorizzazione VIA. Quindi tranquilli perché nessuno trivella e c’è ancora tempo per interferire.
A me sarebbe bastato che un decimo di questo clamore fosse stato destinato alla recente scoperta di quella solida e gradevole villa sorta invisibile a tutti quale ristrutturazione di un casello ferroviario; ed un altro decimo avrei apprezzato per quell’altra villa con recinzioni in muratura a pochi metri dal mare di Vignola.
Per quanto riguarda le prospezioni della Petroceltic, mi rimetto agli esperti locali che vedo essere tanti, tra geologi, biologi marini e veterinari.
Tra parentesi, il parere positivo VIA è stato firmato da 43, contateli, professionisti, tra Prof. Avv. Arch. e Dott. Ma immagino che siano considerati tutti dei venduti.
Per quanto mi riguarda ho provato a leggere i risultati di una ricerca dell’ENI sulle conseguenze degli scoppi d’aria che producono questi air-gun sui pesci della foce del Po’; ma dire ENI significa indicare un ente interessato quindi inutile leggere, anche se aggiungessi che di fatto gli studi li ha condotti l’università di Ferrara, Dipartimento di Biologia evolutiva e funzionale.
Per l’unico curioso che spero ci sia, trascrivo le conclusioni della sperimentazione del cap. 4, poi se ne ha voglia, gli posso passare il link specifico:
“La presente sperimentazione ha quindi permesso di concludere che:
1- l'air gun non ha provocato alcuna mortalità e neppure gravi lesioni ai pesci;
2- gli effetti cronici manifestatisi a medio-lungo termine sono stati irrilevanti e
dovuti allo stress secondario;
3- solo nei siluri di grande taglia è stata registrata una relazione diretta tra
l'impatto dell'air gun (stordimento) e la taglia;
4- l'air gun ha indotto un leggero stordimento prevalentemente nei pesci (siluri)
collocati nelle gabbie di fondo (2 metri sotto l'air gun);
5- i lievi danni verificatisi sono da porre in relazione alla distanza delle gabbie
dalla sorgente d'emissione delle onde elastiche.”.
Per chi ama i numeri aggiungerei che la concessione riguarda 730 km2, cioè un’area pari a quella di un quadrato con lato di 27 km; per farsi un’idea, la distanza in linea d’aria dalla sirenetta alla punta di Termoli è di circa 26 km e un peschereccio che navigasse a 5 nodi (ca 10 km/h) impiegherebbe meno di 3 ore a percorrere questo tratto.
Si possono leggere anche altri studi che dimostrano gli enormi danni che provocano ai fondali le idrovore delle vongolare e le reti a strascico, ma questi sono dettagli.
Grazie Ciccosan! Speriamo che a Vasto ci siano più lettori interessati alle Sue notizie. Purtroppo i danni dell'ambientalismo da un tanto al chilo ci fanno rifiutare persino l'eolico in mare e qualsiasi altra forma di approvvigionamento energetico, ma ovviamente tutti vogliono più KW in casa, così come tutti rifiutano le antenne, ma hanno due telefonini in tasca....
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