Attesa per il recupero e la selezione dei semi del "Pomodoro Mezzotempo"
C’è stata molta condivisione delle proposte lanciate a dicembre scorso dai cugini Nicolangelo D’Adamo e Nicola D’Adamo nel libro GLI ORTOLANI DI VASTO TRA STORIA E ANTROPOLOGIA. In particolare è stata molto apprezzata l’idea di organizzare anche il “MESE DEGLI ORTI” – oltre al Mese del Brodetto – per far conoscere con l’ausilio di Slowfood i prodotti degli orti locali e i gustosissimi “piatti” della tradizione culinaria ortolana. Oltre all’idea di recuperare e selezionare tramite l’ARSSA i semi della costoluta toscana, ovvero il noto pomodoro “mezzotempo”, indispensabile per il brodetto di pesce alla vastese. Un progetto uguale a quello di Francavilla per il “pomodoro a pera” che ha l’obiettivo di fornire ai produttori solo semi selezionati che hanno mantenuto nel tempo le qualità originarie, qualità che nei secoli si perdono sempre più.
Anche se la prossima stagione è a cavallo tra un’amministrazione che esce e l’altra che entra, l’auspicio è che si tenga conto in futuro di queste due originali proposte che sembrano incontrare i favori dei Vastesi
1 commento:
L'ARSSA ha preso molto sul serio il progetto di recupero e diffusione della caratteristica ed originale solanacea che i vastesi hanno da sempre chiamato "mezzotempo" con un esplicito riferimento ai tempi di maturazione rispetto alle altre cultivar. So per certo che intenzione dell'ARSSA è anche quella di studiare le proprietà organolettiche e nutraceutiche dell'ingrediente principe del brodetto di pesce "alla vastese". La sperimentazione, come vuole un recente protocollo di ricerca, durerebbe cinque anni e si pensa che alla fineil prodotto sarà geneticamente migliorato visto che il seme, autoprodotto in azienda, ha perso in parte alcune caratteristiche biomorfologiche e produttive.
Veramente una bella iniziativa nata dalla pubblicazione , recente, della ricerca storica ed antropologica sugli ortolani vastesi fatta dai cugini D'Adamo.
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